Dopo lunga riflessione ho finalmente scelto le storie da votare in questo girone.
Allora, innanzitutto ho letto proprio in questi giorni
Lo strappo cronospaziale, e devo dire che è un'ottima storia ma secondo non al livello delle altre, così come
Ho sposato una strega.
Poi, personalmente ho una certa ritrosia nel preferire le parodie, quindi escludo anche
La Strada. E preferisco non votare neanche le storie puramente celebrative.
Quindi, per quanto I
l fiume del tempo sia indubbiamente bella, scritta a 4 mani da due dei migliori autori del Topo e con i disegni di Mastantuono, non credo meriti il passaggio del turno.
Escluderei anche
Topokolossal, che pure ho amato, perché una storia dal tono quasi esclusivamente comico-demenziale non è adatta per essere considerata la migliore di un personaggio come Topolino.
Le dolcezze del Natale anche la escludo perché anch'essa si può considerare parodia e perché di storie natalizie ce ne sono di migliori.
E poi,
Anderville. Caso assolutamente particolare, parliamo di un'idea fantastica, che meriterebbe sicuramente, ma non la scelgo proprio perché la considero il primo episodio di una serie che è stata inopinatamente chiusa prima del tempo e che peraltro, non sono neanche riuscito a finire, a distanza di così tanti anni, perché purtroppo, al contrario di quanto accade di solito, mentre i primi numeri te li tirano dietro, gli ultimi sembrano scomparsi dalla faccia della Terra e spuntano di rado e fugacemente su eBay a prezzi esorbitanti.
Fino all'ultimo sono stato in dubbio per
Dalla parte sbagliata, una fra le migliori del grandissimo Faraci di quel periodo, ma poi ho dovuto lasciarla fuori, sperando che arrivi almeno al ripescaggio.
E quindi il voto va a
Il mistero della voce spezzata, quello che forse è il miglior giallo apparso sul settimanale. Non la lessi in diretta, ero ancora troppo piccolo, ma me la ritrovai sul Topolino 2264 del 1999, celebrativo dei 50 anni del fumetto, come storia rappresentativa appunto del decennio dei '90, e ne rimasi incredibilmente colpito.
E poi naturalmente la
Sindrome Visionaria. Altra storia che mi affascinò così tanto che ricordo quanto andai in crisi quando, volendola rileggere anni dopo, scoprii che mi ero perso l'albo con la prima parte, e non la ricordavo con precisione, e non sapevo come recuperarlo, e ci sono riuscito solo un decennio e passa dopo grazie al mercatino del Papersera.
Doppio Mezzavilla insomma, che fa una Villa intera ( :
), per celebrare uno dei migliori sceneggiatori che ha lasciato il segno pur avendo realizzato pochissime storie.