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Entro il 30 settembre le 15 Regioni a statuto ordinario dovranno presentare al Parlamento italiano i progetti di riorganizzazione del loro territorio che cancella le province con meno di 3.500 kmq e con popolazione inferiore ai 350.000 abitanti. Poi il Parlamento ne discuterà per prendere decisioni definitive entro la fine dell'anno.

In Umbria (regione di oltre 8.000 kmq e 800.000 abitanti) ci sono due province: Perugia (6.000 kmq e 600.000 ab. circa) e Terni (2.000 kmq e 200.000 ab. circa).
La Provincia di Terni, secondo le nuove normative, potrebbe scomparire a meno che non accorpi diversi comuni della provincia di Perugia (Spoleto, Todi, Norcia, Cascia e, forse, Foligno) per un riequilibrio delle due province che così avrebbero entrambe (più o meno) 4.000 kmq e 400.000 abitanti, sufficienti per non essere cancellate.
Inizialmente Perugia ha rifiutato di perdere parte del suo territorio ma, in seguito, si è imposta la Regione che sta presentando progetti di riequilibrio dove i comuni interessati dovranno decidere se passare a Terni o rimanere con Perugia.
Contemporaneamente a Terni (la città dove vivo) è terminata la raccolta di 2.500 firme per indire un referendum locale che prevede il trasferimento della città sotto la regione Lazio (i ternani si sono spesso sentiti 'traditi' dalla propria regione e hanno più collegamenti - di ogni tipo - con Roma rispetto a Perugia).
Altra idea è quella di unire la provincia di Terni con quella di Rieti (nel caso i comuni perugini decidessero di rimanere tali), uno sconfinamento interregionale che però riporterebbe le cose come stavano prima del 1927, anno in cui Mussolini decise di 'trasferire' Rieti e la Sabina dall'Umbria al Lazio, per far si che la regione di Roma fosse più grande (stesso discorso lo fece con Gaeta, dalla Campania al Lazio).
Se Terni vuole uscire dall'Umbria, Arezzo ci vuole entrare, non accettando l'accorpamento con Siena e Grosseto, preferendo Perugia.

Insomma, una gran confusione! E da voi le cose come stanno?

Insomma, una gran confusione! E da voi le cose come stanno?

La Puglia ha sei province: stando a quanto è riportato nel decreto, scompaiono (o meglio, si "accorpano") BAT (costituita appena qualche anno fa), Brindisi e Taranto, la mia città.

In tutta onestà credo che sia un lavoro fatto a metà. Si sarebbero potute benissimo eliminare tutte le province. In questo modo, invece, si creano solo maggiori odi tra le popolazioni e ritrosie.

Ferrara è una delle poche province dell'Emilia-Romagna a salvarsi (se non sbaglio le altre sono Bologna e un'altra che non ricordo) ma la cosa "buffa" è che alcune regioni spariranno (Erano tre-quattro ma ora ricordo solo la Valle D'Aosta e il Trentino-Alto Adige), mentre altre (come la Toscana o la Sardegna) verranno ridotte ad un'unica provincia! Inoltre verranno "elette" 10 città metropolitane (Milano, Torino, Roma, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria). Tutto ciò porterà ad una vera e propria rivoluzione nella geografia italiana! Significa cambiare libri di scuola, mappe stradali, la cosa sul GPS che ti propone le province in cui si può trovare una città misconosciuta con varie omonime e i cartelli stradali! Speriamo almeno che tutto ciò si rivelerà più o meno utile ma sono quasi certo che per un po' nelle strade regnerà il caos.

In tutta onestà credo che sia un lavoro fatto a metà. Si sarebbero potute benissimo eliminare tutte le province. In questo modo, invece, si creano solo maggiori odi tra le popolazioni e ritrosie.

Concordo! E' un'assurdità. O le levi tutte o nessuna. E' l'ente provincia da cancellare!

Ferrara è una delle poche province dell'Emilia-Romagna a salvarsi (se non sbaglio le altre sono Bologna e un'altra che non ricordo) ma la cosa "buffa" è che alcune regioni spariranno (Erano tre-quattro ma ora ricordo solo la Valle D'Aosta e il Trentino-Alto Adige), mentre altre (come la Toscana o la Sardegna) verranno ridotte ad un'unica provincia!

Le regioni rimarranno 20 (il Trentino e la Val d'Aosta sono comunque a statuto speciale come la Sardegna che dovrebbe ridurre le sue province da 8 a 4). La Toscana, secondo la mappa di un quotidiano, dovrebbe ridurre le sue 10 province a 3 mentre alcune regioni potrebbero avere una sola provincia (quelle più piccole: Basilicata, Molise e - forse - la mia Umbria).
Rivedendo la mappa del quotidiano che ti dicevo, anche la tua Ferrara dovrebbe essere accorpata (con Ravenna, Rimini e Forlì) e in Emilia solo Bologna rimarrebbe da sola in quanto Piacenza, Parma, Reggio e Modena si unirebbero in un'unica provincia chiamata del 'Gusto'.

in Emilia solo Bologna rimarrebbe da sola in quanto Piacenza, Parma, Reggio e Modena si unirebbero in un'unica provincia chiamata del 'Gusto'.

Come già dissi su Facebook, sono territori su cui rivendicherei la piena e legittima autorità: di cognome faccio Del Gusto (per quei paperseriani che non mi cognoscono).

Per me tutta questa storia è stata fatta, italianamente, con i piedi... credo (e spero) che non se ne farà nulla.

Come già dissi su Facebook, sono territori su cui rivendicherei la piena e legittima autorità: di cognome faccio Del Gusto (per quei paperseriani che non mi cognoscono).

A proposito di nomi, da noi si parla già di Capitanata per il nord della Puglia: in sostanza lo stesso nome che ebbe durante il Regno di Napoli prima, e quello delle Due Sicilie poi.

A me la cosa buffa appare il fatto che si raccolgano firme o si indicano petizioni per annettersi a una provincia o a un'altra: ma qualcuno si è preso la briga di controllare se le destinatarie di ciò sono d'accordo?
Mi ricorda la vicenda di alcuni comuni lombardi e veneti che volevano entrare nella provincia di bolzano e hanno presentato tanto di referendum. Solo che i bolzanini non ne hanno voluto sapere di dividere la ricca torta dei soldi statali con altri e li hanno respinti

Comunque, premesso che la cosa migliore sarebbe l'abolizione di tutte le province, comprese quelle a statuto speciale, una cosa del genere, secondo me, non andrebbe mai lasciata organizzare alle amministrazioni locali: hanno deciso dei criteri? Si applicano bovinamente questi criteri, chi non è d'accordo si trasferisce o si fa andar bene la cosa. Se ci si mette a tener conto di tutti i campanilismi che ci sono in italia non se ne esce più, anzi il rimedio rischia di essere peggiore del male

A me la cosa buffa appare il fatto che si raccolgano firme o si indicano petizioni per annettersi a una provincia o a un'altra: ma qualcuno si è preso la briga di controllare se le destinatarie di ciò sono d'accordo?

Mi viene da pensare a Matera, la città dove sono attualmente. A quanto pare, stando alle decisioni del governo, la provincia dovrà scomparire ed essere annessa a Potenza. Ebbene, da allora la città di Matera sta raccogliendo le firme per diventare lei Capoluogo di Regione in modo da non scomparire, senza domandarsi se Potenza sarà d'accordo.

Temo che presto assisteremo a questo genere di cose: http://it.wikipedia.org/wiki/Moti_di_Reggio

Secondo me, nell'estrema frammentarietà di paesini, paesotti e tutto il resto che è l'Italia le province un loro perchè ce l'avevano; il problema semmai sono state le assurde nuove province create di recente (tipo quelle in Sardegna e simili): questo accorpamento mi sembra un buon compromesso alla fine.

Ferrara si accorpa con Ravenna, Rimini e Forlì

Io da Rimini, nei cartelloni che vedo in giro so che formeremo una provincia unica con Ravenna e Forlì/Cesena. Ovviamente sarà Ravenna la "nuova" provincia unica... e direi che anche ragioni storiche la rendono forse la città più importante delle tre

per me è una cialtronata: fino a 150 anni fa (cioè ieri storicamente parlando) l'italia è sempre stata divisa in città con profonda rivalità con le altre confinanti.

Posso capire se questo accorpamento è un momento di transizione verso una completa cancellazione dell'istituzione della provincia (lasciando comuni e regioni a dividersi gli oneri), ma se rimane Pisa e Livorno (come era il detto? "meglio il babbo morto che un livornese sull'uscio"?), o Firenze e Siena o chessò Catania e Siracusa e Enna o Palermo e Trapani... ma che minghia stati ricennu?

ma se rimane Pisa e Livorno (come era il detto? "meglio il babbo morto che un livornese sull'uscio"?)

"Meglio un morto in casa che un pisano all'uscio"
"Dio t'accontenti"

(tipico scambio di convenevoli fra livornesi e pisani)

"Meglio un morto in casa che un pisano all'uscio"
"Dio t'accontenti"

(tipico scambio di convenevoli fra livornesi e pisani)

ecco appunto!

tra l'altro ho notato che il vernacoliere (giornale che d'estate durante le vacanze umbro-toscane compro sempre, capisco na sega ma mi fa morire troppo! beati voi che ce l'avete 12 mesi all'anno) ci sta sguazzando!

vedi: