beh insomma, con l'italia che a Versailles si presentava con ampi territori austriaci in mano avrebbe avuto peso diverso in sede di contrattazioni.
Sicuramente.
Ma non so se sarebbe bastato.
Gli anglo-francesi, ben lontani dall'essere dei veri amici, puntavano al proprio interesse e soprattutto l'inserimento di Wilson, apertamente filo-slavo, ha scombussolato un po' il tutto.
Addirittura fu uno sforzo enorme ottenere quello che si è poi ottenuto, dato che sia i francesi sia Wilson premevano per una linea più etnica possibile che lasciasse di fatto all'Italia solo una striscia di terra costiera in Istria.
In modo da favorire il nascente regno jugoslavo che facesse da contrappeso all'Italia e fosse di fatto filo-francese.
Infatti se non ci fosse stato D'Annunzio e la sua impresa fiumana manco quella città avremmo avuto.
E non so quanto davvero gli importasse delle sorti dell'ormai defunta Austria imperiale, dato che permisero all'Italia di inglobare un territorio quasi tutto tedesco e lasciarono fuori Fiume dove la maggioranza era italiana.
E' chiaro che a Parigi i delegati italiani furono poco decisi, lasciando addirittura la conferenza mentre gli altri continuavano a decidere i destini del mondo...in maniera pessima oltretutto, visto il disastro successivo di cui sono responsabili.
L'Italia, storicamente, non ha mai avuto peso in politica estera. Ne in tempi di pace che Di guerra.
Per questo abbiamo guadagnato poco dalla Grande Guerra.
In compenso abbiamo perso poco dalla seconda. Almeno in termini territoriali.
Bè insomma, tanto poco non direi.
Si tratta comunque di 8.000 kmq (pari più o meno alla superficie dell'Umbria) e di città storiche e porti importanti come Capodistria, Fiume, Pola, Zara.
Mettiamoci anche Briga e Tenda al confine occidentali e altri aggiustamenti di confine a favore dei francesi.
Ma mettiamoci anche le perdite potenziali : se l'Italia avesse vinto la guerra avrebbe inglobato anche l'ex contea di Nizza, la Corsica, Malta, e forse anche la Dalmazia fino a Cattaro. E magari anche il Ticino, all'epoca area depressa e sede di un movimento irredentista. Completando così, in maniera definitiva, l'Unità nazionale.
Ora invece si tratta di territori persi forse per sempre, dato che con la scusa della sciocca equazione "italiano = fascista" tutto ciò che era vagamente tendente all'Italia da quelle parti è stato spazzato via.
Per non parlare delle perdite di altro tipo. Come la sostanziale inferiorità diplomatica, condizione che perdura da 70 anni, per cui di fatto i 5 paesi vincitori siedono nel Consiglio di Sicurezza ONU e hanno l'arma atomica, e fanno valere tutto questo in ogni occasione.
Mentre noi continuiamo a comportarci da sconfitti e di fatto deleghiamo parte della nostra politica estera e della difesa agli USA a cui siamo ovviamente sottoposti.
La seconda guerra è stata una catastrofe sotto molti punti di vista, per l'Italia, che di fatto ha rovinato molto di quanto ottenuto con la prima.