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in america si possono permettere le centrali nuculari in pieno deserto. Noi dove dovremmo fare le dighe? in mezzo al mare? si fanno nei posti dove si possono fare.

Il monte (tik)TOC non era adattissimo ok, ma a rigor di scienza in italia nessun posto è sicuro, ci sono solo vari livello di rischio... più che all'america dovremmo guardare al Giappone, un paese molto simile al nostro come natura!

Credo che in Giappone abbiano la "fortuna" di avere piu' terremoti (e tifoni e affini). Con "fortuna" intendo: con la frequenza di terremoti che suppongo ci sia in Giappone, se qualcuno costruisce male per risparmiare puo' avere la certezza che, vita del costruttore natural durante, saltera' fuori un disastro e parecchia gente vorra' fargliela pagare. In Italia un costruttore senza scrupoli puo' sperare che il terremoto o la frana siano dopo la sua dipartita per vecchiaia.

E allora guardiamoci, ma facciamolo.

Smettiamo di essere il paese dove tutto va in tangenti e dove le tasse non bastano mai per avere indietro meno di zero, e facciamo le cose come devono, che sia alla statunitense o alla nipponica.

O tanti altri Vajont sono dietro l'angolo.

Speriamo che almeno quella diga rimanga in eterno come monito agli speculatori e agli avidi.

LL

La diga deve rimanere su e l'ENEL deve tenerla sotto controllo continuo, perché oggi il muro sorregge quella montagna che si è creata alle sue spalle. Il nuovo mondo del Vajont, che oggi vedi come una normalissima collina, che se non sapessi che è dove è caduta la frana penseresti - appunto - "toh, una collina: che razza di diga idiota hanno costruito se alle spalle non c'è spazio per l'acqua?".
Ci sono stato due settimane fa, inseguendo un luogo che volevo visitare sin da quando ero bambino. Sembra impossibile cosa sia accaduto in quei pochi secondi, divenuti tali per l'intervento dell'uomo. E' impossibile immaginare cosa siano stati quei momenti, cosa significhino 260 milioni di metri cubi di roccia che piombano in un lago profondo duecento metri e lo fanno schizzare in quella gola spaventosa.
Una montagna cade e ne forma un'altra, cancella un lago e rade al suolo un paese, uccidendo duemila persone: il tutto in quattro minuti. Esistono le parole per descrivere un tale apocalisse? No, nonostante Paolini li abbia raccontati in maniera meravigliosa: il racconto di Paolini è cuore e anima, ma le cose sono qualcosa che nemmeno i superstiti sanno raccontare.
In una frazione di Longarone c'è il cimitero monumentale, molto criticato (e direi giustamente). In fondo c'è l'elenco delle vittime divise per famiglia e ce n'è una composta da moglie, marito e nove figli. Ce n'era, una.

Quel che è assurdo, quel che fa infuriare, è che tutto questo è stato causato dall'uomo.

Chiedo agli ingegneri del forum: se la diga non ci fosse stata, che effetti avrebbe avuto la frana?

Chiedo agli ingegneri del forum: se la diga non ci fosse stata, che effetti avrebbe avuto la frana?

Pur non essendo un ingegnere, ti posso rispondere anch'io.
Se non ci fosse stata la diga non cu sarebbe stata neppure la frana. La montagna, già instabile per sua natura, ha ceduto perché il bacino che andava riempiendosi la impregnava e la rendeva sempre più fragile.
Comunque posso supporre, pur senza conoscenze ingegneristiche, che la sola frana avrebbe fatto molti meno danni perché si sarebbe fermata dopo poche centinaia di metri.
L'acqua invece ha proseguito fino a sommergere gli insediamenti.