aggiungendo però che il problema di fondo, secondo me, rimane l'euroscetticismo di una buona parte della popolazionecontinente, che non accetterebbe l'idea di unirsi (definitivamente) in un unico organismo sovrastatale. Soluzione, secondo me, ottima, perché eviterebbe questi conflitti che nascono proprio dalla mancanza di una stretta coordinazione tra gli stati membri.
E direi che è un euroscetticismo pienamente giustificato...ma di preciso, per quale assurda ragione bisognerebbe unirsi in un assurdo organismo sovrastatale? :o
Che utilità avrebbe? Che basi storiche?
Ma soprattutto, come si fa? Entità unica vuol dire ad esempio un unica Costituzione, leggi uguali per tutti, stessa moneta, stesso esercito, stessa lingua...ma in quale universo parallelo è possibile?
Ma basta guardare alla storia per capire che entità di questo tipo non possono funzionare. Senza scomodare gli imperi romano o alessandrino, basterà guardare gli esempi più recenti.
Impero austro-ungarico, tante nazionalità tutte insieme, in una difficile convivenza, con l'elemento tedesco che, avendo le leve del potere, ha cercato di schiacciare tutti gli altri, mettendoli anche contro in modo da indebolirli. Risultato : crollo totale, e dallo stesso si sono poi generati altre due robe simili ugualmente finite male.
Una la Cecoslovacchia, che incorporava boemi, moravi, slovacchi, ruteni, tedeschi, magiari...e che è stata fonte di conflitti a non finire, fino alla sua suddivisione incruenta nel 1993.
L'altra era la Jugoslavia, stato fittizio creato dagli anglo-francesi al solo scopo di non permettere all'Italia il dominio dell'Adriatico, unendo popoli che si erano scannati in allegria per secoli...risultato?
Scioglimento della federazione in un bagno di sangue con centinaia di migliaia di morti una settantina d'anni dopo, e prima fu anche fra le cause indirette di un conflitto ancora più grande.
Infine l'URSS, che univa tanti popoli diversi, ma dove ovviamente l'elemento russo, predominante, schiacciava tutti gli altri, con stragi infinite, e situazione che perdura in parte ancora oggi, nella stessa Russia (federazione di tanti popoli spesso ostili, vedi Cecenia) come nei paesi vicini.
Con l'UE è lo stesso. Tanti, troppi popoli diversi, e quelli più grandi che finiscono per imporre il proprio volere, e gli altri subiscono.
Ora, chiaramente da noi il tutto è un po' più civile, è improbabile che i paesi UE si ammazzino fra loro, ma vari dispetti se li possono fare anche di tipo economico.
E vediamo come la grande Germania, con la sua potenza demografica ed economica, schiacci la piccola Grecia...ma anche gli altri.
La situazione è sempre la stessa.
Ma poi, siete davvero convinti che l'Europa senza l'Unione Europea sarebbe un posto pacifico?
Si, per i motivi esposti sopra.
La questione Jugoslava è spinosa e tutt'ora al centro del dibattito. E' vero, nel '91, alla dichiarazione d'indipendenza di Croazia e Slovenia, non ci fu un accordo comune tra gli stati membri, e la Germania e l'Austria si precipitarono a riconoscere l'indipendenza delle nuove formazioni politiche prima di consultare gli altri stati membri.
E questo dimostra che ognuno pensa ai fatti suoi, per quello che si diceva sopra : Germania e Austria avevano interesse nel far diventare propri satelliti economici le due nuove repubbliche...ma gli altri?
L'Italia ad esempio aveva altri interessi, cioè rivedere le questione di confine.
Infine una chiosa su alcuni luoghi comuni di un certo europeismo.
E' assurdo attribuire all'UE la prosperità del continente. Tanto per restare all'Italia, il suo boom economico lo ebbe fra i '50 e i '60, quando passò dall'essere un paese più che altro agricolo e arretrato rispetto a quelli di più antica formazione, a diventare una delle principali economie del pianeta. Per diverso tempo fra gli anni '80 e '90 superò anche il Regno Unito, diventando la 5° potenza economica mondiale, non lontana dalla Francia che pure aveva maggiore popolazione.
Ancora fino a fine anni '90 manteneva un PIL pro-capite più alto di quello dell'UK, paese oggi mitizzato.
Poi qualcosa è cambiato. Certo, sarebbe sciocco, semplicistico e populista attribuire ad una maggiore integrazione europea il declino successivo, che ha molte cause, ma direi che lo è anche attribuirgli la ricchezza e il benessere (oltre che la pace) raggiunti in precedenza.