L'ortografia anglosassone è notoriamente una bestia nera
Ma questo non giustifica i madrelingua dal non conoscerla 8-)
Di recente, però, hanno cominciato a dilagare errori di ortografia anche fra gli italiani (tipo il diffusissimo "un pò" al posto di "un po' ", o "daccordo" scritto tutto attaccato invece che "d'accordo")
Aggiungo il terrificante, ingiustificabile "apposto" invece di "a posto" ("Tutto apposto!" "Bravo, dove l'hai apposto?", mi verrebbe da chiedere), e l'inspiegabile "percui" al posto di "per cui" :o
Una volta, se eri un asino in qualcosa eri un asino e non te ne vantavi. Magari non era colpa tua, ma non andavi vantandotene in giro. Oggi invece vedi gente che ti dà del secchione se appena appena sai quello che sta scritto sul libro di testo.
E' quello che accade quando un complesso di inferiorità si sposa con la legge dei grandi numeri. Un po' come i pelati: una volta (per qualcuno ancora adesso) la calvizie era una tragedia da nascondere, adesso invece chi perde i capelli si rasa a zero e trasforma la coccia pelata in una moda e compaiono gli slogan "a qualcuna piace calvo".
(nessuna offesa intesa verso i calvi, eh
)
La televisione di oggi ha molte colpe, in questo. Finché il messaggio che si riceve è che una velina che sa sì e no mettere tre parole in croce e non azzecca un congiuntivo neppure sotto tortura, solo perché sa sculettare (e neppure tanto bene, IMHO), diventa un VIP alla pari di un Costantino che manco sa far quello, non è che ci si può aspettare che i nostri ragazzi abbiano tutta 'sta voglia di studiare :(
Quello che non capisco bene è che cosa pensano di combinare quando la moda passa, il fisico cede e la velina perde la sua attrattiva e i suoi "utilizzi" presso chi l'ha resa famosa. Penso che l'aumento delle zitelle convinte sia solo dovuto all'aumento di belle ragazze che hanno dato tutto pur di avere il quarto d'ora di soldi e di potere, per poi essere scaricate in favore della nuova arrivata. Purtroppo manca anche la prospettiva del futuro, per cui chiaramente veline e tronisti pensano che arrivare in quella posizione voglia dire essersi sistemati per tutta la vita.
Ed è anche colpa dei genitori: mia mamma, se prendevo appena appena un 5 e mezzo, scatenava le sirene di allarme rosso dell'Enterprise. Oggi vedo genitori ridersela per delle sfilze di 3 da far impallidire. Mia mamma, se un mio insegnante mi diceva qualcosa, gli dava SEMPRE ragione, avesse anche detto che la terra era piatta. Oggi vedo genitori difendere ragazzini INDIFENDIBILI.
E sono indifendibili anche i genitori; quindi, se gli accusi i figli accusi anche loro, e questo per loro è inaccettabile. Certo però che anche la scuola che ti promuove con certi voti... :
Non esiste una cultura di seria A e una si serie B in cui conoscere la letteratura russa sia più elevato che conoscere la storia di tutti i club di calcio inglesi.
Pensate un attimo a tutti coloro che consideriamo ignoranti, pensateli ad un certo punto smettere di frequentare le scuole e cercare un lavoro, un esercito di nullafacenti a giro per le strade italiane.
Va be' Nebulina, però gente drogata di televisione che non sa chi è il Presidente della Repubblica o quello del Consiglio è peggio che ignorante, non sa neanche che cosa vede in TV (il PdC non puoi non vederlo
). Per quelli non serve nemmeno il messaggio subliminale, bastano i simboletti sopraliminali sparsi dappertutto (specialmente questo:
€) e ti seguono.
Poi si dovrebbe smettere di parlare di "cultura" e parlare invece di "conoscenze", in certi casi. Anticamente la "cultura" era praticamente sconosciuta al popolo, eppure ognuno era maestro della sua professione, perciò possedeva conoscenze: limitate, sì, ma che gli permettevano di vivere e praticare un'attività. Quindi esiste un certo corpus di conoscenze che devono portarti a due scopi: 1) adempiere ai tuoi diritti e doveri in modo corretto, 2) non farti fregare dal primo che passa. Quindi puoi anche non aver letto i classici russi e vivere benissimo, ma se non sai chi è il Presidente poi non ti puoi lamentare che il mago dei tarocchi ti ha fregato mille euro. E tra le conoscenze ci
deve essere quella della lingua, perché se non sai leggere e scrivere non puoi interpretare messaggi, non puoi comunicare correttamente e quindi perdi informazioni, il che nell'era dell'informazione globale selvaggia non è cosa che ci si possa permettere. Il linguaggio degli SMS, lo scarso interesse alla lettura, il successo di "musica" elementare e primitiva e quello di trasmissioni televisive popolate da trogloditi calzati e vestiti (sull'Isola nemmeno quello
) sono tutti fenomeni correlati, eh
In quanto alla correttezza formale: è permettendo la scorrettezza formale che le lingue si modificano e, col tempo, scompaiono lasciando il posto a quelle successive. Mi pare che molte lingue attuali non abbiano bisogno di rivoluzione, ma solo di aggiornamenti di vocabolario. Perciò conviene preservarle, e perciò me ne frego se la k suona come il ch: "chiave"
non si scrive "kiave".