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Topolino 3301

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di piccolobush

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Topolino 3301

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paolo87
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    Re:Topolino 3301
    Risposta #15: Mercoledì 6 Mar 2019, 11:47:49
    Anche perché, tecnicamente, i due tronconi dell'impero romano non hanno mai "lottato per la supremazia".

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      Re:Topolino 3301
      Risposta #16: Mercoledì 6 Mar 2019, 14:31:51
      comunque tengo a sottolineare come Anatrham sia stata una storia che mi ha appassionato dall'inizio alla fine e il finale non ha deluso.

      Sono d'accordissimo. Il plot fila via che e' una meraviglia, e i personaggi sono usati in modo esemplare. Tributerei una lode a Bosco.
      Una delle migliori storie degli ultimi tempi (tra l'altro sono una marea di tavole).
      Conosciuto anche come : Velodromo Vigorelli

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      PolliceSu
        Re:Topolino 3301
        Risposta #17: Mercoledì 6 Mar 2019, 15:06:36
        Spendo volentieri qualche parola per Anatrham. Bella storia che non è pesata affatto nonostante l'ambientazione non sia tipicamente quella delle commedie più leggere e sia composta da ben 5 episodi, pieni zeppi di sottotrame e personaggi. Tutto molto classico, tutto molto composto, dalla trama fino ai dialoghi, ma non per questo banale o prevedibile.
        L'unica cosa che mi ha fatto storcere il naso, come a molti di voi, è la vicenda del conte stesso, che appare un po' stereotipata e non lascia certo a bocca aperta. E, se devo fare un'altra piccola critica, nel'ultimo episodio si affollano troppi colpi di scena, ma capisco fosse necessario chiudere i vari intrecci nella parte conclusiva della saga. Che comunque è sempre rimasta interessante anche negli episodi intermedi, cosa non affatto scontata in storie di questo genere.
        In fin dei conti devo fare un plauso anche a Picone che, sebbene finora non mi abbia mai entusiasmato, ha fatto un eccellente lavoro sia con l'ambientazione che con i costumi, dando un'atmosfera molto piacevole a tutta la storia.

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        piccolobush
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          Re:Topolino 3301
          Risposta #18: Mercoledì 6 Mar 2019, 15:44:13
          Quindi ad essere pretestuosa,oltre che espressa in toni veramente antipatici, è stata la tua critica in merito
          Ciao Vincenzo, come stai? Tutto bene? :D

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          Andy98
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            Re:Topolino 3301
            Risposta #19: Giovedì 7 Mar 2019, 00:52:26
            A dire la verità le imprecisioni storiche nella storia di Gagnor ci sono, anche se potrebbero essere volute, visto che l'autore ci presenta ovviamente una versione trasfigurata e comica della realtà.

            Imprecisioni, a mio avviso, che in un ciclo denominato "Storia dell'Arte di Topolino" non dovrebbero esserci, soprattutto quando la vicenda è ambientata in un contesto storico preciso che è funzionale per inquadrare l'opera artistica o la tecnica di cui si vuole parlare. Pretendere una meticolosa ricostruzione storico-sociale sarebbe troppo per il numero di tavole a disposizione, però è grave collocare l'impero di Giustiniano nel V secolo d.C. quando questi è diventato imperatore nel 527, ovvero nel secolo successivo, quindi l'informazione che arriva non solo è grossolana - cosa che si potrebbe accettare, volendo, azzeccando quantomeno il periodo corretto - bensì è pure errata poiché va contro diversi fatti storici importanti già riportati da altri utenti prima di me.

            Da una serie che è partita con l'intento di promuovere l'arte mediante il fumetto ci si aspetterebbe un atteggiamento di gran lunga meno superficiale rispetto a quanto si è visto: soprattutto perché è una storia dell'arte, sicché si dovrebbe tenere conto del contesto in cui sono state prodotte le opere di cui si vuole parlare, altrimenti ciò che resta è solo un mediocre teatrino di comicità spicciola che soffoca la narrazione ed impedisce di portare a compimento lo scopo primario del progetto.

            Poi, per carità, a molti piacerà la comicità avveniristica di Gagnor - io non sono tra quelli poiché la ritengo troppo fine a se stessa - tuttavia mal si congegna agli scopi della serie: nella storia in questione, oltre alle inesattezze storiche, un calderone di luoghi comuni sul Medioevo, i romani e i barbari dalla "divertentissima" parlata giovanile fanno da sfondo a quella che è una usuale contesa tra Paperone e Rockerduck in cui l'arte, la vera protagonista, ha l'onore di avere a lei dedicata una sola tavola in cui si dice poco e niente sul mosaico. E nemmeno gli editoriali aggiungono molto a riguardo, nonostante si sprechino di dire qualcosa in più rispetto a quanto fatto con l'arte contemporanea (che coincidenze! Chissà come mai ciò...).

            Di nuovo un'occasione sprecata, e stavolta per davvero.
            « Ultima modifica: Giovedì 7 Mar 2019, 09:53:14 da Andy98 »

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            GioReb
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            PolliceSu
              Re:Topolino 3301
              Risposta #20: Venerdì 8 Mar 2019, 17:53:14
              (...) ma è anche vero quello che ricorda GioReb: nell'ultima puntata la "spalla" di Ameliova non compare affatto.

              Che con la già citata smemoratezza del protagonista rovina un poco quella che sarebbe potuta essere una delle migliori serie degli ultimi anni, peccato.  :( :( :(

              Imprecisioni, a mio avviso, che in un ciclo denominato "Storia dell'Arte di Topolino" non dovrebbero esserci, soprattutto quando la vicenda è ambientata in un contesto storico preciso che è funzionale per inquadrare l'opera artistica o la tecnica di cui si vuole parlare. Pretendere una meticolosa ricostruzione storico-sociale sarebbe troppo per il numero di tavole a disposizione, però è grave collocare l'impero di Giustiniano nel V secolo d.C. quando questi è diventato imperatore nel 527, ovvero nel secolo successivo, quindi l'informazione che arriva non solo è grossolana - cosa che si potrebbe accettare, volendo, azzeccando quantomeno il periodo corretto - bensì è pure errata poiché va contro diversi fatti storici importanti già riportati da altri utenti prima di me.

              Da una serie che è partita con l'intento di promuovere l'arte mediante il fumetto ci si aspetterebbe un atteggiamento di gran lunga meno superficiale rispetto a quanto si è visto: soprattutto perché è una storia dell'arte, sicché si dovrebbe tenere conto del contesto in cui sono state prodotte le opere di cui si vuole parlare, altrimenti ciò che resta è solo un mediocre teatrino di comicità spicciola che soffoca la narrazione ed impedisce di portare a compimento lo scopo primario del progetto.

              Poi, per carità, a molti piacerà la comicità avveniristica di Gagnor - io non sono tra quelli poiché la ritengo troppo fine a se stessa - tuttavia mal si congegna agli scopi della serie: nella storia in questione, oltre alle inesattezze storiche, un calderone di luoghi comuni sul Medioevo, i romani e i barbari dalla "divertentissima" parlata giovanile fanno da sfondo a quella che è una usuale contesa tra Paperone e Rockerduck in cui l'arte, la vera protagonista, ha l'onore di avere a lei dedicata una sola tavola in cui si dice poco e niente sul mosaico. E nemmeno gli editoriali aggiungono molto a riguardo, nonostante si sprechino di dire qualcosa in più rispetto a quanto fatto con l'arte contemporanea (che coincidenze! Chissà come mai ciò...).

              Di nuovo un'occasione sprecata, e stavolta per davvero.

              A me la storia aveva divertito ma, ripensandoci, concordo in toto con Andy98, quando si ci pongono obiettivi precisi occorre saperli mantenere fino in fondo. Senza dimenticare che l'albo è anche per i giovanissimi e non è il caso di fuorviarli con simili svarioni.

              GioReb

               

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