Sono d'accordo con luciochef circa la sua delusione per la minor partecipazione dell'utenza globale a diversi topic ma è anche vero che quando questa raggiunse i massimi livelli fu frutto di una adesione spontanea e passionale, non certo indotta da speranze o 'spinte' venute da altri utenti. Oggi possiamo solo augurarci che si torni ad un coinvolgimento più ampio e articolato su tanti temi in questo forum ma ciò sembrerebbe ostacolato da diversi fattori, ricordati precedentemente: i nuovi social media concorrenti, una buona fetta di utenza che ha già dato o che è impegnata in altri settori, una nuova utenza che dovrebbe inventarsi qualche tematica molto particolare per attirare l'attenzione dei più, che già tanto hanno scritto su diversi argomenti passati (e che non hanno voglia di tornarci sopra).
I tempi delle 'discussioni' (in senso topico e non polemico) sono stati molto belli, collocabili personalmente nei primi anni '10 (ma iniziati almeno 5 anni prima, a sentire gli iscritti più 'anziani'). Poi, con l'avvento della Panini, si è stati travolti da una serie di novità editoriali che ci ha entusiasmato e poi deluso, per certi versi. Al punto che oggi, dopo oltre un lustro, ne parliamo con più distacco e meno coinvolgimento. Questo forum, per quanto allargato alle sue pagine fb come alle tante iniziative editoriali dell'Associazione, resta per me quello che sono i giornali cartacei rispetto al web: un modo di approfondire tanti temi altrimenti solo sfiorati o superficialmente trattati dai siti dei vari quotidiani (a meno che non ti iscrivi pagando una certa quota). Twittare o scrivere un micro pensiero da altre parti non è la stessa cosa che svilupparlo qui.
Come molti hanno specificato, frequentare il Papersera non vuol dire solo riempire i topic di post vari: ci sono angoli di sola lettura veramente interessanti e si può essere 'utili' anche e soprattutto scrivendo articoli di presentazione dei nuovi numeri delle più svariate testate come delle collane storiche del passato (oltre agli articoli nei 'libroni' sui vari autori presentati a Reggio, ovviamente).
Se personalmente non l'ho fatto con i primi (se non in maniera meno 'ufficiale', in determinati topic) è perché riconosco di avere un modo di scrivere molto personale, non adatto ad una vetrina generale che deve presentare i prodotti nella maniera più oggettiva possibile. Negli ultimi tempi ho provato più interesse a seguire i vecchi amori del collezionismo: dalle Monete al Plastico di Paperopoli, fonti di gioia ma anche di qualche dolore, per gli amanti del genere.
Questo post l'ho voluto scrivere per chi, come luciochef, giustamente denota una minor partecipazione alle discussioni di varia natura e se ne rammarica, sperando che lui come altri possano maggiormente valorizzare altri aspetti di un forum-labirinto, tutti da scoprire;
e anche per chi, appena entrato nel Papersera, si potrebbe fermare solo a talune apparenze senza scavare più a fondo (e c'è tanto da scavare!). Viviamo il presente cercando di assorbire il meglio che ci può dare: in senso strettamente forumistico, ad esempio, avere il privilegio di sedere in prima fila e sentire (magari meglio che in loco) gli interventi al Comicon di Cavazzano, Gatto e Gervasio o le interviste 'reggiane' a Daan Jippes e a Bruno Enna, come il colloquio di Massimo De Vita con V e Fillo (non vorrei sbagliarmi), riguardo un volume su Barks, con tanto di autoritratto del Maestro milanese nelle tavole dell'Imperatore d'America, sfuggito ai nostri 'colleghi'
) Spero solo che De Vita continui a disegnare per noi tutti e che non abbandoni il campo, come sembrerebbe secondo una confidenza fatta a Luciano Gatto proprio in quella bellissima tavolata del nuovo Cigno di Reggio Emilia.