Logo PaperseraPapersera.net

×
Pagina iniziale
Edicola
Showcase
Calendario
Topolino settimanale
Hot topics
Post non letti
Post nuovi dall'ultima visita
Risposte a topic cui hai partecipato

Topolino contro Topolino

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

*

Gongoro
Visir di Papatoa
PolliceSu   (1)

  • *****
  • Post: 2222
  • 0-0
    • Offline
    • Mostra profilo
PolliceSu   (1)
    Topolino contro Topolino
    Lunedì 9 Nov 2009, 17:52:07
    Storica avventura di Walsh/Gottfredson del 1953:
    http://coa.inducks.org/story.php?c=YM+131
    Non è la prima volta che Topolino si trova alle prese con un suo sosia e alla fine si scoprirà che la somiglianza è in parte artificiale, ma in questo caso il nostro eroe di ritorno dalla precedente avventura (Topolino e il deserto del nulla), trova che qualcuno gli ha letteralmente rubato la sua vita.
    Mickey affronta uno dei suoi nemici più astuti e crudeli, veramente un suo doppio oscuro (anche se "grigio" ;)).
    Alla fine il cattivo, pur sconfitto, scappa, promettendo di tornare.
    In realtà in seguito è stato recuperato solo in una storia di Chierchini (Topolino e il flagello grigio).
    Chissa se un autore come Casty potrebbe avere l'intenzione e la capacità di riusarlo in una grande storia, come fatto con la Spia Poeta.
    « Ultima modifica: Lunedì 9 Nov 2009, 17:58:50 da gongoro »

    *

    Barone_Bombastium
    --
    PolliceSu

    PolliceSu
      Re: Topolino contro Topolino
      Risposta #1: Lunedì 9 Nov 2009, 18:01:49
      La migliore storia di Topolino  in assoluto di Gottfredson assieme a Topolino e la macchina  Toc-Toc e Topolino e il trovatello milionario,a mio parere...Aspetto volentieri un nuovo scontro tra il Topo grigio e Topolino anche perchè nelle due storie non è stato mai  sbattuto in prigione (nella prima ''evade''subito) quindi non abbiamo una vera e propria fine...
      « Ultima modifica: Lunedì 9 Nov 2009, 18:04:47 da Barone_Bombastium »

      *

      Paolo
      Flagello dei mari
      Moderatore
      PolliceSu   (3)

      • *****
      • Post: 4773
      • musrus adroc
        • Offline
        • Mostra profilo
      PolliceSu   (3)
        Re: Topolino contro Topolino
        Risposta #2: Lunedì 9 Nov 2009, 18:04:53
        Ero convinto che ci fosse gia' il thread di questa storia, ma evidentemente mi sbagliavo. Meglio cosi': abbiamo occasione di parlare di un capolavoro, e io prontamente ne approfitto per riciclarvi l'ennesimo estratto del mio ormai vetusto libretto! ;D

        A mio avviso si tratta di uno dei capolavori assoluti della saga: le radici per l’ispirazione della storia sono da ricercarsi nel Dottor Jekyll di Stevenson, ma subito l’atmosfera della storia si tramuta in quella dei classici noir del cinema degli stessi anni, ed in particolar modo dell’opera di Hitchcock (le stesse atmosfere che caratterizzeranno molte storie di Romano Scarpa).

        Al suo ritorno dallo spazio (cfr. Topolino e il deserto del Nulla) Topolino trova che i suoi concittadini gli sono divenuti ostili: questo è dovuto alle malefatte compiute da Miklos, un suo sosia che, all’insaputa di tutti, ha preso il posto di Mickey per compiere i suoi crimini, per tormentare gli amici del vero Topolino e prendere il suo posto.

        Quando Topolino scopre l’inganno non può denunciare l’impostore perché questi tiene prigioniero Pluto: le vignette che ci mostrano come Miklos abbia ridotto il cane di Topolino sono tra le più impressionanti di tutta la storia.
        Altamente destabilizzante per l’identità di Topolino risulta essere il vero piano di Miklos: ucciderlo e sostituirsi a lui per continuare a vivere il resto della sua vita da rispettabile cittadino: si tratta di una minaccia molto più grave di quella della morte, significa annullare tutto il suo vissuto, eliminare il suo ruolo nella società, annullare la sua memoria storica.

        Dal punto di vista grafico assistiamo a quello che è l’apice della perfezione stilistica di Gottfredson: Miklos è del tutto identico a Topolino, ma Gottfredson riesce comunque a dargli delle espressioni profondamente diverse con delle minime variazioni nel disegno della bocca e degli occhi.

        ...non vedo l'ora che ci sia 'sta benedetta ristampa di Gottfredson!

          - Paolo

        *

        Bacci
        Visir di Papatoa
        PolliceSu   (1)

        • *****
        • Post: 2711
        • Sono incazzato come un paperino!
          • Offline
          • Mostra profilo
        PolliceSu   (1)
          Re: Topolino contro Topolino
          Risposta #3: Lunedì 9 Nov 2009, 18:22:04
          Questa storia è stata una di quelle che quando l'ho letta per la prima volta mi ha lasciato letteralmente allibito...ma davvero una storia disney può essere fatta in questo modo? Rimasi sbigottito dalla stupenda caratterizzazione di ogni personaggio, dalla costante aria di angoscia che attraversa tutta la storia, dall' mistero VERO che si dipana sotanto alla fine, dai disegni incredibili e veramente straordinari di Gottfredson.
          E' senza dubbio una delle mie preferite in assoluto, e l'inizio ricorda un pò quello altrettanto famoso di Topolino nella casa dei fantasmi, quando Topolino torna in città e riceve un accoglienza diversa dal solito da parte dei suoi concittadini e dei suoi amici.
          Ha ragione Paolo qui sopra dicendo che l'atmosfera è simile a molti film di Hitchcock, infatti come in molti film del maestro ricorre il tema dell'uomo innocente ,ingiustamente accusato che deve cavarsela solo contro tutti.
          Questa parola viene spesso abusata,ma qui si tratta veramente di un GRANDE CAPOLAVORO! :)
          « Ultima modifica: Lunedì 9 Nov 2009, 18:22:48 da bacci88 »

          *

          Doctor Einmug
          Visir di Papatoa
          PolliceSu   (1)

          • *****
          • Post: 2781
            • Offline
            • Mostra profilo
          PolliceSu   (1)
            Re: Topolino contro Topolino
            Risposta #4: Giovedì 12 Nov 2009, 14:29:43
            Quando lessi questa storia avevo [controllo in inducks quando uscì il maestri disney sul Maestro] avevo 10 anni e mezzo. In quel periodo devo dire la verità ero un po' stanco di Disney. Pensavo di aver letto ormai quasi tutto il leggibile e mi attiravanio sopratutto le storie anni '50. Quando uscì questo Maestri fui molto contento. Arrivato all'ultimo storia ero ormai in grado di comprenderne il valore. Ma francamente la mia sensazione durante la lettura fu di stare davanti a una pietra miliare, qualcosa dalla quale poi si era originato tutto il resto. La sensazione di stare leggendo la memoria storica del Topolino attuale. Molto più di quando qualche anno prima ebbi la fortuna di poter leggere Topolino e il mistero di Macchia Nera. Lì avvertivo un Topolino in parte diverso da quello attuale, mentre quello di questa storia dà l'impressione di essere la sorgente di quello attuale (o meglio di quello fino agli '80 dato che all'epoca io conoscevo quasi esclusivamente quello delle ristampe).
            Impressione ancora più marcatamente che ebbi intorno ai 13 anni leggendo le storie del ciclo di Eta Beta.
            Ma a parte tutto questo... La storia è un capolavoro di grafica, di intreccio ma il pathos è qualcosa veramente da maestro della narrativa. Io amo questa storia, ma ci credete che dalla prima lettura l'ho riletta una volta sola tanti anni fa?
            Mi sa che mo' me la rileggo...
            W la Disney e Dumas!
            EFFEGGI

            *

            Special Mongo
            Diabolico Vendicatore
            PolliceSu

            • ****
            • Post: 1790
            • Sapiente Martiniano
              • Offline
              • Mostra profilo
              • Disney Comic Guide - La guida ai fumetti Disney
            PolliceSu
              Topolino contro Topolino
              Risposta #5: Sabato 13 Apr 2019, 19:26:22


              Bill Walsh orchestra una delle sue sinfonie più efficaci del ciclo: le sequenze d’azione e di suspense – secche e dal montaggio serrato – si infiltrano sì nel plot con la raffinatezza di un Lang o di un Hitchcock, ma il fulcro è la tensione psicologica continua con cui Walsh e Gottfredson arrivano a un passo dalla demolizione completa del loro personaggio, di fronte alla sua paventata sostituzione con un “Topo nuovo”. Dal William Wilson di Edgar Allan Poe proviene la lettura del replicante “malvagio” quale manifestazione repressa svelante ipocrisie e meschinità che ne fa George A. A. Willis nel racconto La tragedia del doppione (The Case of Mr. Pelham, 1940), poi adattato sia da Hitchcock per la TV nel 1955 (gli valse un Emmy) che da Basil Dearden in un bel film con Roger Moore del 1970. Ovviamente Walsh e Gottfredson non possono mettere (del tutto) in discussione il mondo ben codificato di Topolino (pur nella sua evidente complessità in confronto all’omologo gestito dagli autori dei più convenzionali albi), preferendo prendere una direzione alla Cornell Woolrich (si ricordi il suo racconto del 1941 Nightmare, forse già alla base di Topolino e la casa misteriosa di Walsh, in cui il protagonista sogna di uccidere qualcuno e svegliandosi scopre che il sogno è diventato realtà). Ma, nell’epoca in cui stava affermandosi il post-noir (di cui Un bacio e una pistola resta forse il migliore esempio poiché «ha catturato il terrore e la paura che si celano dietro la falsa calma degli anni Cinquanta» [Jack Shadoian]), Walsh porta il riflettersi speculare di Mickey agli estremi storici: Miklos il trasformista, detto anche Topo Grigio, è il perfetto opposto di Topolino, rappresenta tutti i difetti e le mancanze che egli ha sempre rinnegato ma che tornano a chiedere il conto in un’incarnazione criminale fuori dagli schemi, perché Mickey esiste solo in virtù di questi ma sembrava averlo rimosso (in questo senso è efficace che ciò avvenga dopo una lunga assenza di Topolino da casa, per cui nessuno lo ha materialmente visto per tanto tempo). Ma è anche un confronto col sé che la società intende modellare a puntino, un sé che Topolino osserva attraverso la finestra in un’ottica straniante. Al ritorno dallo spazio, infatti, Topolino si accorge che il mondo cambia in fretta: la confusione della Guerra Fredda e del maccartismo, che hanno contrapposto tra loro gli stessi americani delle villette suburbane (a quel tempo in ascesa) come quella di Topolino, hanno infatti perseguitato per anni le coscienze degli americani. In questo modo hanno generato una schizofrenia, una frammentazione in cui il cittadino teme colpevole se stesso e non sa se si sta guardando dalla parte giusta: avviene narrativamente nell’ottima sequenza in cui il vero Topolino, fuori in giardino, osserva dalla finestra il suo doppio che compie le azioni abituali del vero Topolino, e nel colmo della confusione mentale si chiede dunque chi dei due sia il Topolino reale. Perché è accettabile pensare che il nemico della nazione si nasconda tra noi sotto una maschera ipocrita, ma cosa poter fare se lo siamo noi stessi? E quella testé descritta è proprio una scena chiave: poco dopo lo stesso Miklos conferma che il suo obiettivo è fare incolpare dei propri crimini il vero Topolino, mentre egli sposerà la sua ragazza (Minni) e vivrà la perfetta vita da middle man promossa dai media. Il punto di vista che adottano Walsh e Gottfredson è soggettivo e incrementa la paranoia: noi ci muoviamo più o meno sullo stesso livello di conoscenza di Topolino e siamo increduli quanto lui (di contro i personaggi che gli stanno intorno sono sicuri che Topolino sia un criminale), e le poche silhouettes di Miklos che d’un tratto iniziano ad affiorare fungono semmai da proiezioni dell’istintivo sospetto di Topolino che qualcuno o qualcosa lo stia minacciando. L’avvincente e grottesco showdown tra i due Topolini avviene in un enorme deposito di giocattoli estremamente pericolosi: Topolino deve ripartire dai recessi più profondi e “innocenti” del sé per poter fare i conti con la propria identità, ma non è impresa facile. Un ultimo brivido dà l’augurio finale di Miklos «a rivederci, un giorno o l’altro» ma, come chiosa un Topolino non più capace di reggersi in piedi, a questo punto si è troppo provati per avere ancora paura, meglio non pensarci (per ora). Ottima la sequenza nella cabina della doccia che si riempie d’acqua fino all’orlo, con Topolino ivi intrappolato e costretto a nuotarvi dentro: un modo abile di dar spazio a barlumi di suspense senza estinguere il clima lievemente onirico. Sul piano grafico nulla da aggiungere sulla comprovata maestosità del tratto di Gottfredson: qui, eccellenti sono i giochi d’ombre (i lampi espressionisti dei film noir, come l’ombra di Miklos con un martello in mano che si materializza dietro Topolino), e Pluto nella stanza oscura – incatenato e col pelo arruffato – è una di quelle scene che non si dimenticano. Gustoso il personaggio del Dr. Heza Dhilly (De Follis nell’edizione italiana) che lavora come psicologo criminale per scontare le multe, sciatto ma competente. Spassosi i tentativi di Basettoni e Minni per distinguere il Topolino vero da quello falso, col pasticcio di rabarbaro in salsa di cioccolato (presunto piatto preferito del vero Mickey) che finisce per causare indigestione a entrambi. Suggestive le analogie rintracciabili fra parte della trama di questa storia e l’equivoco di identità descritto in un articolo di cronaca su Life del 29 giugno 1953, poi alla base del film Il ladro (The Wrong Man, 1956) di Alfred Hitchcock.

              Voto: 4/4

              Aggiungete il link a questo topic nell'elenco apposito (http://www.papersera.net/forum/index.php?topic=5396.0). Quello presente è inesistente.
              « Ultima modifica: Sabato 13 Apr 2019, 19:28:18 da Special Mongo »
              Disney Comic Guide - La guida ai fumetti Disney: https://disneycomicguide.wordpress.com/


               

              Dati personali, cookies e GDPR

              Questo sito per poter funzionare correttamente utilizza dati classificati come "personali" insieme ai cosiddetti cookie tecnici.
              In particolare per quanto riguarda i "dati personali", memorizziamo il tuo indirizzo IP per la gestione tecnica della navigazione sul forum, e - se sei iscritto al forum - il tuo indirizzo email per motivi di sicurezza oltre che tecnici, inoltre se vuoi puoi inserire la tua data di nascita allo scopo di apparire nella lista dei compleanni.
              Il dettaglio sul trattamento dei dati personali è descritto nella nostra pagina delle politiche sulla privacy, dove potrai trovare il dettaglio di quanto riassunto in queste righe.

              Per continuare con la navigazione sul sito è necessario accettare cliccando qui, altrimenti... amici come prima! :-)