Posso dire, senza termini di smentita, che discussioni di questo genere mi rendono felice
?
Questa è la giusta formula per poter ampliare e rafforzare l'affetto che ognuno di noi (sia come utenti che come autori) prova per i fumetti targati Disney.
Quando si riesce a trovare la giusta alchimia che veicola le critiche, le idee e le risposte senza scadere nella maleducazione o nel trambusto da mercato, si ottengono risultati che confortano e arricchiscono tutti.
Anche perché gli autori, nei limiti del loro tempo libero e della loro disponibilità (non essendo ovviamente obbligati a farlo...), riescono a dissipare dubbi e a spiegare meglio alcuni retroscena rimasti "nebulosi".
Insomma è un arricchimento che giova a tutte le parti in causa.
State vedendo manipolazioni che non esistono
Vincenzo ti rispondo col massimo della stima e della simpatia.
Qui non si tratta di vedere manipolazioni, scandali o distruzioni di massa.
Si tratta semplicemente di vedere le storie secondo il proprio modo di pensare.
Esistono diversi livelli di lettura ed è possibile che su 10 persone, che leggono la medesima avventura, nessuno di questi si ritroverà con la medesima chiave di lettura.
Questo succede perché è normale che sia così.
Nessuno tende a distruggere nulla.
Concordo che ci siano alcuni utenti che danno l'impressione di condannare tutto a priori (anche se non credo che ci siano piani macchiavellici di chissà che tipo nelle loro azioni...), ma lo stesso si può riscontrare nelle tue continue difese alla linea editoriale o alle storie pubblicate.
Capisco ovviamente che tu sia spinto da un AMORE viscerale che ti rende tutto brillante ma devi permettere anche agli altri di avere le proprie opinioni. Altrimenti se non è possibile muovere una critica (argomentata) ad una storia, una protesta per dei possibili errori di scelta degli indici, dei malumori per delle politiche errate di distribuzione diventa tutto un piattume.
Poiché dove ci si accontenta a prescindere, dove si vive in un mondo cristallizzato e privo di critica spesso ci si ritrova nella mediocrità (problema che fortunatamente non attanaglia per niente il mondo disneyano italiano).
E nel giungere a quella mediocrità si conteranno le colpe di coloro che hanno condotto la barca alla deriva. Ma anche di coloro che potevano indirizzare un cammino più sensato con le loro libere opinioni e non hanno avuto il coraggio di esporle.