Recensione volume 80.
"Paperinik e il ladro di sonno" e "Paperinik e il predatore digitale" sono le uniche due storie del numero provenienti da Paperinik Cult e si nota abbastanza perché diversamente dalle altre del numero non mi hanno fatto troppo impazzire. In entrambe c'è il villain di turno che però non porta a chissà quale avventura emozionante. Nella prima c'è questo Mister Insonnia che causa problemi di sonno ai Paperopolesi. Il tutto è secondo me troppo "pasticciato" e ciò rende la prima storia del numero la peggiore a mio parere. L'altra ha invece questo Digital Man come cattivo e mi è piaciuta sicuramente di più rispetto alla prima, per quanto sia anche qui un po' "così" la trama in sé. Già però almeno qui si hanno elementi generalmente più interessanti, come il fatto del giardiniere che si era innamorato della contessa, situazione base del funzionamento della vicenda.
"Paperinik e l'inconsueta arma segreta" è, insieme alle prime due, una storia che non mi ha troppo entusiasmato per quanto sia meglio. È una storia, come tutte le restanti del numero, arrivata da Topolino: è però secondo me la meno interessante del lotto di Topolino. C'è questo nuovo aiutante di Paperinik che diventerà quasi più bravo di lui a sconfiggere il crimine. Come dice Samu, è una trovata notevolmente riuscita quella del contrasto tra "antico" e "moderno": niente può superare gli stivaletti a molla del buon vecchio Diabolico Vendicatore! Storia non troppo memorabile, ma godibile.
Da qui in poi si fa un grosso passo avanti per quanto riguarda la qualità perché per me tutte le storie rimaste sono veramente belle.
Andrò in ordine dalla storia peggiore (se pur chiaramente ottima) fino ad arrivare alla più bella secondo me.
"Paperinik e le vibrazioni natalizie" è, come da titolo, ambientata in tempi di Natale. Grazie a una particolare melodia natalizia, un tale riesce a ipnotizzare le persone e a far fare loro quello che vuole. Per fortuna che c'è Paperinik, che, per batterlo, userà tra l'altro un metodo che aveva "inventato" quando era bambino. E ovviamente non spoilererò quale.
Una storia molto riuscita e coinvolgente.
"Paperinik e il rivale sleale" è una storia con una trama veramente riuscita che, per metà, ricorda quella di Cars 3. Solo che ovviamente non ha il finale terribile di quel film. Arriva in città questo nuovo supereroe, Rocker Ranger, che è diventato in poco tempo bravissimo nella lotta al crimine e quindi divenuto il paladino preferito dei Paperopolesi. Paperinik viene quindi messo in disparte e dimenticato. Ovviamente ci sarà anche qualcos'altro sotto. Storia davvero bella. Unica cosa: peccato che alla fine non ci venga mostrato il trionfo di Paperinik sui cittadini, i quali prima lo avevano deriso e sarei stato curioso di vedere adesso la loro reazione, visto quello che è poi successo.
"Paperinik e la scomparsa nel mistero" è un'altra storia ben congegnata in cui Zio Paperone scompare e c'è un grosso mistero dietro che Paperinik deve svelare. Null'altro da dire, per non fare spoiler, però è una storia assolutamente da leggere.
Infine la storia migliore del numero è per me "Paperinik e il chihuahua scomparso". Vediamo tornare il personaggio di Doña Manuela, già visto in un'altra storia (sempre presente in collana), ovvero "
Paperinik un eroe al casello": è presente infatti una leggera e graditissima continuity con tanto di didascalia. In questo caso Zio Paperone, che intende fare affari con lei, vuole che Paperino badi al chihuahua della ricca messicana, Fofò. Quando il buon Paperino perderà il cane, si creeranno tantissime situazioni misteriose che saranno la base di un'intrigante vicenda, alla quale faranno parte persino Rockerduck e i Bassotti. Ottima storia, consigliatissima.
Abbiamo infine tre one-page stories intitolate "È dura essere Paperinik" che riescono a strappare un sorriso.
Nel complesso, un numero che secondo me vale la pena avere visto che contiene quattro storie molto valide.