Ho letto: "Qui, Quo, Qua in: tre paperi in gioco (Episodio 4: Gioco di squadra)"
Non mi è piaciuta, grandissima delusione.
Mi spiace scrivere queste parole, riponevo grandi speranze in questa saga. Tornate a quattro Topolini fa: fui uno dei pochi che apprezzò sinceramente la vicenda fin da subito, elogiandone il tentativo di dare più spessore ai nipotini, di renderli personaggi autonomi, di calarli in problemi un po' più reali, in situazioni più vicine al lettore.
Ma una cosa era necessaria: che anche il finale fosse più "reale", concreto: un finale fatto di dissapori che non si risanano all'improvviso perché si, un finale fatto di delusioni, perché nella realtà non si riesce sempre nei propri propositi, anche con tutta la buona volontà di questo mondo. Un finale agrodolce, fatto di esperienze belle e brutte, di delusioni e qualche piccola consolazione.
Ho adorato Monster University proprio per la bellezza del finale: Mike dimostra che è il migliore, lo dimostra causando il più grande spavento della storia dell'Università, e lo dimostra usando i suoi metodi; metodi basati sull'intelligenza, sulla capacità di creare la giusta atmosfera orrorifica e sulla collaborazione. Dimostra che non serve essere spaventosi per spaventare, che il suo metodo è migliore di quello ortodosso che viene insegnato. Dimostra tante cose. Eppure fallisce.
Fallisce e non prende la laurea. Fallisce e viene espulso. Fallisce e se ne deve andare.
Ma qui la morale: non è la fine del mondo. Può ricominciare in un altro modo, seguendo un altra strada. Una strada diversa da quella che sognava fin da piccolo, che non era l'unica, ne' la migliore.
E nei titoli di coda, ricominciando come postino insieme a Sully, ecco che pian piano sale la gerarchia aziendale della Monster INC., facendo finalmente da adulto il lavoro che sempre avrebbe voluto fare.
Cosa ho voluto dire con questo lunghissimo parallelismo? Che la storia su Qui, Quo e Qua doveva finire con un finale più reale: perché Qua deve subito aver successo come musicista e ricevere una lettera per partecipare a un programma televisivo? Perché Qui non ha potuto perdere e Quo diventare il campione della squadra di Anacletto a discapito dello Zio? Perché la storia non poteva finire con rimpianti, tensioni e problematicità ancora aperte?
Perché era osare troppo. Perchè alla fine tutto deve finire a tarallucci e vino, perché alla fine tutto deve tornare allo status quo, mi si perdoni il gioco di parole.
BAH.
Non ho ancora letto le altre storie, ma per ora a questo Topolino gli darei una stella.
(Ma poi davvero... che diamine viene la televisione a riprendere una partita tra bambini nel quartiere?!)