Sono passati circa due mesi da quando ho annunciato proprio in questo topic la mia decisione di smettere di fumare (a proposito grazie per il graditissimo sostegno
*) e sto DA DIO. La cosa che più mi sconvolge è che in tutto questo arco di tempo non ho avuto nessuna vera crisi di astinenza, c'è da dire che non ho mai fumato molto rispetto ad altri (meno di una decina di sigarette al giorno) ma dopo sei anni è veramente assurdo se si conta che ho smesso praticamente di botto... Le prime sigarette le ho provate intorno ai 14 anni, appena entrata alle superiori, poi ai 17 ho preso l'abitudine (ahimè) di comprarmi i pacchetti e quindi da poser si è trasformato in un vizio. Quando, sempre a 17 anni, sono partita in colonia in Inghilterra (a proposito, lì c'erano già le immagini shock nei pacchetti) ho fatto la "furbata" di non portarmi appresso nessun pacchetto convinta di poter resistere due settimane ed invece dopo qualche giorno stavo quasi per strappare di mano una sigaretta ad una mia compagna di viaggio pur di farmi un tiro!! :o La cosa più difficile da capire per chi non ha mai fumato in vita sua è che psicologicamente bisogna proprio liberarsi del gesto in sè, quando si è da soli una sigaretta è un po' come una compagnia, in quel gesto ti sembra quasi di scaricare tutta la tensione in eccesso e, attenzione, non sto giustificando il gesto ma sto provando a spiegare come più o meno funziona la testa di un fumatore!
Ho letto da qualche parte che la melatonina oltre che a conciliare il sonno serve anche per sedare il bisogno fisico di nicotina, da qualche tempo sto usando integratori a base di questa sostanza e forse mi sta davvero aiutando, sennò proprio non me lo spiego... A volte mi viene il desiderio, specialmente quando sto facendo qualcosa di particolarmente stressante, ma è più un "quanto mi piacerebbe una sigaretta" che un "devo fumare ORA o la mia vita finirà ADESSO" per intenderci. Posso tranquillamente guardare una persona che fuma senza soffrire, senza quella voglia spaccante e lancinante che purtroppo ho imparato a conoscere molto bene... Da un anno mi ero abiutata a fumare il tabacco per cui quelle schifezze lavorate dei pacchetti nemmeno ci pensavo più ad aspirarle.
Da ex fumatrice ho sempre avuto rispetto per i non fumatori, ho sempre chiesto prima se dava fastidio ed in caso ci pensavo da sola a spostarmi e nemmeno dovevano arrivare a chiedermelo, infatti ho sempre fumato di più in compagnia di altri fumatori per "spirito di gruppo", per cui mi sembra scontato che si debba evitare di fumare ad esempio accanto a bambini e a donne incinte, senza pensare ad istituire divieti appositi. Comunque secondo me sono proprio i divieti spingono a fare una determinata cosa appunto perchè è vietata, a me hanno fatto venire la curiosità di provare proprio le campagne antifumo che facevano a scuola! L'odore di sigaretta in sè non mi da fastidio dal momento che ormai ne sono assuefatta, ma non sopportavo più quando si appiccicava addosso nei vestiti e soprattutto sui capelli che adesso sono sempre belli profumati tutto il giorno
Sabato scorso sono uscita con alcune persone e dopo cena siamo andati in un locale che conoscevo solo di nome ma in cui non non ero mai stata, un mio amico non voleva saperne di metterci piede per "non prendersi due o tre tumori" perchè il suddetto locale è simile ad una taverna losca in cui si può fumare dentro: una ragazza che era con noi seduta accanto a me si è fumata circa sette sigarette in meno di un'ora, non faceva in tempo a fumarne una che se ne accendeva un'altra... Lei mi ha chiesto subito scusa e si è spostata ma l'aria era una cosa pestilenziale lo stesso, veramente un'oscenità, sono tornata a casa pregna di quella schifezza ed ho messo immediatamente a lavare tutti i vestiti, giubbotto compreso, perchè PUZZAVANO.
Non mi ha convinta nessuno a smettere anche se ci hanno provato in molti, doveva essere solo una mia decisione, nessuno si sarebbe mai dovuto permettere di impormi niente. Ho ancora una bustina di tabacco conservata per le emergenze ma credo e soprattutto
voglio che ormai faccia parte di un passato che non mi appartiene più.