Vero, ma, se noti, prima dell'insediamento di Bertani, la rosa dei copertinisti era molto più variegata. Un numero c'era la Ziche, un altro c'era Gervasio o Intini o Mastantuono..., mentre adesso la loro collaborazione in fatto di copertine è drasticamente calata se non azzerata.
In effetti ho fatto un veloce confronto tra l'annata 2017, l'ultima interamente "De Poli", e l'anno che va da inizio luglio 2019 a fine giugno 2020.
- Nel primo caso, abbiamo ben 18 disegnatori diversi; a fare la parte del leone sono Cavazzano e Perina, mentre Freccero assai limitato. Solo 8 comunque hanno realizzato non più di una copertina, gli altri si sono spesso ripetuti.
- Nel secondo caso, abbiamo solo 4 disegnatori! Di cui uno (Mottura) con una sola presenza, e gli altri abbastanza bilanciati, seppur con Freccero in testa. Si vede che è cambiato un po' tutto, banalmente anche il fatto di non far più disegnare all'autore della storia principale la relativa copertina. Diciamo che potrebbe andare peggio (vedi l'impero di Marco Rota 1976-1988 o Giuseppe Perego 1959-1974), e comunque personalmente mi piace che rispetto al 2017 Freccero si alterni a Perina, che apprezzo ma che spesso non mi aggrada. Per il resto, si sente la mancanza di artisti come Turconi, ma gli altri più o meno ci sono, solo che sono stati "allontanati" dalle copertine; chissà, potrebbero tornare magari se uno dei tre attualmente predominanti si ricollocasse (chissà, Cavazzano, anche se mi dispiacerebbe).
Tanto Mickey Mouse nelle prossime settimane e tanti Paperino e Paperoga nel prossimo numero (come in molti altri). Plauso a direttore e autori che non si sono dimenticati di Topolino (come molti di noi temevano) e anche di Orazio che sembra tornare a ruoli di un certo peso. L'unico appunto che voglio fare è sui protagonisti dei titoli settimanali che non dovrebbero mai superare un numero per storia: vedere tanti "Paperino e..." se non "Paperino e Paperoga e..." (ma anche "Zio Paperone e...") da l'idea di una eccessiva omogeneità rispetto alla varietà e alla ricchezza del panorama disneyano.
Guardacaso questa combinazione di storie è tale che mi permette di non avere scrupoli a non acquistare il prossimo numero, per i miei gusti
bene così, Bertani (preferisco numeri ottimi e altri che mi fanno risparmiare, piuttosto che una perenne indecisione).