Io ho votato:
STORIE NEL MONDO DI TOPOLINO:
Topolino e il Settimo Corvo (Francesco Artibani-Lorenzo Pastrocchio): per me, la storia migliore in assoluto del 2019. Un racconto dai sapori scarpiani come da tempo non si vedeva sul Topolino. Narrazione intrigante e dal ritmo incalzante, intramezzata anche da divertenti gag. Bellissimo aver rispolverato dopo tempo i personaggi di Gancio e Bruto, svelandoci anche alcuni retroscena legati al loro rapporto. Ottimi i disegni del Pastro, che rendono al meglio nelle scene di azione in cui Topolino non si fa problemi ad usare le maniere forti. Una perla.
Foglie Rosse (Claudio Sciarrone): vera e propria storia rivelazione. Da un soggetto semplice, Claudio Sciarrone, alla prima prova da autore completo, ricava una signora storia. I disegni fanno la differenza: alcune vignette mute hanno una potenza espressiva notevole. Unico difetto? Non aver saputo rendere tridimensionali i personaggi degli Sgharroz, sempre un po' ingabbiati nello stereotipo degli alieni malvagi. Sviluppato molto bene, invece, il personaggio di Phil.
Topolino e il mistero di Acquadombra (Casty): un giallo tipico di Casty sviluppato in maniera egregia. Come in diverse storie dell'autore, a spiccare sono i comprimari. Eta Beta è gestito alla perfezione e anche la figura di Ombrelline funziona. Giallo classico, ma davvero godibile.
STORIE NEL MONDO DI PAPERINO:
Ingorgopoli (Marco e Stefano Rota): grande ritorno di Marco Rota, che imbastisce una trama dal ritmo forsennato. Racconto davvero divertente, un Paperino strepitosamente spassoso e disegni superlativi. Per i Paperi, secondo me, la migliore.
Paperinik e l'inghippo del B&B (Marco Gervasio): dopo il flop di Tutto cominciò così, Gervasio non stecca e tira fuori dal cilindro una gran bella storia dai sapori molto classici. Il tutto è un insieme di situazioni nuove e omaggi martiniani più o meno evidenti. Il disegno è quello tipico di Gervasio, classico e godibile. Remake del Diabolico Vendicatore pienamente riuscito.
Zio Paperone e i tempi del Klondike (Pietro B. Zemelo-Fabio Celoni): poetico omaggio di Zemelo alla gioventù di Zio Paperone. Una trama quasi onirica, surreale, supportata in questo intento dalle superbe tavole di Celoni, che dispensa arte pagina dopo pagina. Azzeccatissima per gli amanti del Klondike nonostante, allo stesso tempo, tratti il tema in una maniera diversa dall'ordinario. Grande prova dei due autori.
STORIE BREVI:
Dal momento che sono totalmente imbranato e disattento, non avevo capito che, una volta votato per una categoria (avendo espresso anche solo un voto) non sarebbe più stato possibile ritornare ad esprimere i restanti due voti. Pazienza, colpa mia. Ho espresso quindi un solo voto per: I Corti di Paperino-Un barattolo di guai (Vito Stabile-Roberto Marini), una simpatica avventura che segna il ritorno di Cip e Ciop e che strappa più di una risata.
SCENEGGIATORI:
Francesco Artibani: impegnato anche nel ciclo Comics and Science, scrive un gruzzolo di avventure tutte di livello (meno che YDD, ma vista la situazione non gli imputerei troppe colpe). Per il resto è una garanzia di qualità.
Claudio Sciarrone: all'esordio da autore completo, dimostra di aver imparato qualcosa in questi anni di carriera al fianco di grandi autori. Una sola storia sceneggiata, ma di livello: credo che ci regalerà delle soddisfazioni.
Casty: quest'anno non dà prova del suo talento con kolossal epocali, ma quattro storie all'attivo, tutte di qualità, gli consentono di entrare nelle mie scelte.
DISEGNATORI:
Paolo Mottura: coinvolto sulle pagine del Topo abbastanza spesso, non fa mancare qualità e accuratezza maniacale nel disegno. Alcune tavole sono vere e proprie opere d'arte.
Andrea Freccero: solo una storia all'attivo per il nuovo direttore artistico, ma decine di copertine che sono una gioia per gli occhi: non potevo lasciarlo fuori.
Fabio Celoni: come Freccero, solo una storia disegnata, ma che storia. Lasciarlo fuori? Non se ne parla.
COPERTINE:
3328
3307
3344