Sei un grande.
Ti ricordi il nome del calciatore che fece sprofondare il Milan per la seconda volta in serie B .
Nel maggio 1982 Samu@ ?
E famosissimo.
Nonostante la vittoria del Milan un goal al 90 minuto di una partita concomitante affondò Baresi e il Milan in serie B.
Che bello le partite alle 15:00
Ciao
Ricordo che la retrocessione del Milan (l'unica avvenuta sul campo) fu davvero rocambolesca.
Nel primo tempo di Milan - Cesena, i rossoneri erano sotto 2-0 e virtualmente in B.
Nel frattempo, si giocava un'altra partita chiave per la salvezza, Napoli - Genoa.
Nel secondo tempo, il Milan recuperò lo svantaggio, passando sul 3-2, che, unito al provvisorio vantaggio per 2-1 del Napoli, condannava il Genoa in Serie B e salvava il Milan.
Purtroppo nei minuti finali, mentre i rossoneri pregustavano la permanenza nella massima serie, il Genoa pareggiò e fu lui a salvarsi.
Non ricordavo chi fu a segnare e, incuriosito da tutto ciò (come sempre quando si parla del calcio degli anni '70-'80, di cui fruisco degli anneddotti appassionati che mi racconta mio padre), ho visto che fu Faccenda a segnare dopo una papera di Castellini, il "Giaguaro" e colui che era il portiere del Toro quando vinse il suo ultimo scudetto nel 1975-76.
Il calcio romantico è morto da quando hanno messo gli sponsor nelle magliette. Da lì in avanti è solo business.
Fifa/Uefa dormono o fanno le cose al rilento. Il calcio di livello costa sempre di più alle squadre a causa dell'inflazione dei cartellini e stipendi sempre più esosi. E gli organi calcistici rimangono impassibili, zero regole per ridurre questa inflazione.
A causa della pandemia molti club di massimo livello hanno l'acqua alla gola e hanno accelerato per questa cosa perchè potranno salvare baracca (società) e burattini (calciatori top). È un atto di forza da parte di questi club ma da una parte fanno bene:
sono anni che società chiedono cambiamenti ma Uefa/Fifa dormono e l'unica cosa che hanno fatto è il Fair-play finanziario dove Manchester City ci fa una pernacchia poichè doveva essere squalificato dalle competizioni internazionali e invece questa stagione sono bellamente in semifinale di Champions. Per non parlare dei favoritismi per giocare un mondiale in Qatar in inverno sballando tutti i calendari dei campionati. Chi semina vento raccoglie tempesta, e si chiama Superlega.
È chiaro che i grandi club si ritrovino con l'acqua alla gola.
Gli ingaggi dei giocatori negli ultimi anni hanno raggiunto delle cifre mostruose e i club hanno difficoltà a mantenerli.
Aggiungiamoci poi un anno come questo (dove le perdite saranno pesantissime, anche e soprattutto per i "top club") ed ecco che la proposta della Superlega, che io ricordo esserci stata anche qualche annetto fa, diventa reale.
Io sinceramente non credo che troverà attuazione o, almeno, voglio sperare che sia così.
In ogni caso, la brutta figura di vendersi e cedere all'avidità, noncuranti dei valori dello sport e degli appassionati di calcio, le 12 "big" l'hanno già fatta.
Se già non si provava più la passione di prima nei confronti del calcio, immagino quanti saranno gli sportivi a "disaffezionarsi" o almeno a sentirsi traditi.
Personalmente, se la cosa dovesse rendersi "effettiva", continuerò a seguire il calcio minore, dove penso che il calcio abbia ancora un valore e un significato.