quegli assurdi calcoli matematici per i quali, avvicinandosi una curva all'asse x asintoticamente, e quindi senza mai toccarla, il limite dell'area sottostante la curva non dà infinito, come logica vorrebbe, essendovi sempre uno spazio "aperto" tra curva e asse x, ma un numero finito, per qualche assurda ragione...
Prendi un segmento. Dividilo in due parti uguali. Dividi la meta' destra in due parti uguali. Dividi il pezzetto piu' a destra che hai ottenuto fin qui in due parti uguali. Prendi il pezzo piu' a destra di queste due meta' e dividilo in due parti uguali. E cosi' via.
Ad occhio e croce, direi che hai queste scelte.
1) E' sensato procedere all'infinito. In tal caso, in base a quanto hai scritto sopra, logica ti impone l'aut aut tra:
1.a) la lunghezza del segmento (finita) non e' la somma delle sue parti (infinita);
1.b) la lunghezza del segmento e' uguale alla somma delle sue parti e dunque infinita.
2) E' sensato procedere all'infinito, ma rinunci a quella che sopra hai chiamato "logica". Di conseguenza, sospetti che non e' assurdo che l'area tra due linee di lunghezza infinita possa essere finita.
3) Decidi che e' impossibile utilizzare in maniera sensata il concetto di infinito e affini.
La scelta 3) e', imho, intelletualmente piu' che rispettabile, ma decisamente limitativa, se non sterile. La scelta 2) e' quella generalmente accettata dalle istituzioni (come la mia maestra delle elementari, che mi aveva insegnato che 1 diviso 3 fa 0.3333333..... ).
Tu sembri incline alla scelta 1.b) (come Zenone, sarei tentato di dire). Quanto a 1.a), mi pare degna di qualche considerazione da parte dei matematici, ma non saprei dire se qualcuno l'abbia mai considerata seriamente costruendoci sopra una teoria.
Noto adesso una svista nella formulazione di 2), che ho corretto (avevo scritto "infinita" dove intendevo "finita").