Cerco sempre di non fare di tutta l'erba un fascio, e quindi premetto subito che del risultato di sabato mi spiace per i miei amici e per quei tifosi che sanno essere sportivi, non mi spiace per niente per i tifosi spocchiosi e antipatici, per certe giornalisti e certe testate vergognosamente di parte e per una società che ha dimostrato negli anni di essere sì vincente, ma anche tremendamente arrogante e priva di qualsivoglia umiltà, a partire dal conteggio degli scudetti. D'accordo che può rodere, ma per la giustizia e per l'albo d'oro ormai sono 33 ed è assurdo disconoscere questo fatto in maniera ufficiale continuando ad aggiungere i due revocati nei simboli di stadio o merchandising.
Ora, capisco essere tifosi, capisco anche essere faziosi, ma quando sento un giornalista, o cosiddetto tale, affermare che Bonucci è meglio di Baresi, che la coppia Bonucci-Chiellini è più forte di Nesta-Maldini, che Dybala è più forte di Messi o che Cristiano Ronaldo nella rosa attuale avrebbe dovuto adattarsi a fare il tornante per non stare in panchina, non si sa se ridere o piangere, se lo dice per ruffianeria o perchè ci crede veramente, e comunque non saprei dire quale sia la più ridicola tra le due ipotesi.
Tornando al discorso della finale, sembrava che la Juve fosse nettamente favorita, come se dall'altro lato non ci fosse una squadra che aveva appena vinto la Liga, campionato di ben altro spessore, purtroppo, e che era comunque campione uscente della Champions League, e tralasciamo il differente "pedigree" europeo delle due contendenti.
Il discorso su chi dovesse vincere sembrava non si dovesse porre nemmeno, sui quotidiani si recitava il conto alla rovescia per il triplete (E uno, e due...), mancando totalmente di rispetto per la Lazio, squadra finalista di Coppa Italia, e per Roma e Napoli, che hanno tenuto botta fino all'ultimo in campionato (nonostante in estate abbiano dovuto rinunciare ai loro uomini migliori proprio a favore della Juve), visto che a due giornate dalla fine la Juve non aveva nemmeno la matematica certezza del secondo posto, e si discuteva su chi tra Buffon e Dybala meritasse il Pallone d'Oro e altre amenità simili.
Il giorno dopo, ti aspetti finalmente un bagno di umiltà generale e invece vedi Tuttosport che in prima pagina omette il risultato della partita, preferendo pubblicare le foto dei successi in Italia e parlando di "Vera Juve" (della serie, ce la cantiamo e ce la suoniamo), tifosi che si attaccano alla sfortuna (è finita 4-1!!!), che si lamentano per Sergio Ramos e l'espulsione d Cuadrado (ha simulato, ma comunque cosa mai sarebbe cambiato a pochi minuti dalla fine, senza contare che forse così imparerà cosa si prova a causare ammonizioni rotolandosi a terra ogni volta che viene sfiorato) o addirittura che si vantano di avere coppe che altri club non hanno come l'Intertoto (giuro che non sto scherzando!) o che hanno vinto due argenti, come se fossimo alle Olimpiadi, giornalisti che provano improbabili retromarce invece di ammettere candidamente di aver detto delle boiate assurde, dirigenti accampare scuse su fatturato e arbitraggi (discorsi che valgono solo fuori dall'Italia, evidentemente, così come la famosa frase che conta solo vincere e non partecipare) invece di ammettere senza se e senza ma di aver meritato la sconfitta e tanto altro ancora...
Per concludere, che tra le due squadre ci fosse una certa disparità lo pensavo, certo non che fosse così netta, ma la vera differenza l'ha fatta la mentalità con la quale si è arrivati a Cardiff, magari sbaglio ma sono fermamente convinto che con un atteggiamento più sobrio da parte della Juve e soprattutto da parte di certi giocatori che si sono montati troppo la testa le cose sarebbero potute andare diversamente.