credo perchè, pur essendomi stata inculcata la fede cristiana nell'infanzia, durante l'adolescenza non l'ho buttata alle ortiche, ma l'ho rivisto sotto un aspetto più maturo (ecco perchè il catechismo secondo me dovrebbe essere fatto più in là) e l'ho accettata in pieno, ovvero: secondo i parametri della mia concezione di "vero" e "verosimile", accetto le verità della Chiesa dopo averle indagate fino in fondo.
In pratica, "credo perché credo", o, espresso in maniera ancor più sintetica, "perché sì".
Io potrei risponderti, e sarebbe tutto vero: non credo perché, pur essendomi stata inculcata la fede cristiana nell'infanzia, in età adulta quegli insegnamenti, dopo averli indagati fino in fondo, non mi sono più parsi convincenti e non ho potuto continuare ad affermare in piena sincerità di credere in essi.
In particolare ho sempre trovato una inaccettabile contraddizione in un Dio che da un lato, attraverso la parabola dei talenti nei Vangeli, mi manda a dire che qualsiasi dono egli mi abbia fatto deve essere fatto fruttare al massimo, salvo poi sentirmi dire che, proprio nel raffrontarmi a quello stesso Dio, devo rinunciare al dono che ritengo il più prezioso ed importante: la mia logica e razionalità.
E ora io vi faccio una domanda: datemi una prova certa sulla non esistenza di Dio per la quale vi professate atei.
Se esistesse una prova certa sulla sua esistenza, o sulla sua non esistenza, non staremmo qui a discutere, ti pare?
Peraltro, in ogni campo, dimostrare la NON esistenza di qualcosa è sempre impresa più difficile (anche se a volte comunque possibile) della sua contraria: per dimostrare l'esistenza di un camaleonte nano basta trovarlo, mentre il fatto di non aver trovato un solo drago violetto in tremila anni di ricerche non proverebbe che non esista. Dammi tu una prova certa della non esistenza dei vulcaniani, se ne sei capace. Eppure io non mi aspetto che tu creda ai vulcaniani (non che ci creda io, per quanto l'idea mi piacerebbe assai).
Nel caso di Dio, poi, qualsiasi "prova certa" della non esistenza di Dio si scontrerebbe con la risposta del credente per cui la "prova" è in realtà una falsa prova messa lì da Dio stesso per mettere alla prova la fede degli uomini, o in alternativa dal diavolo per minalra (ci sono persone seriamente convinte che le ossa dei dinosauri siano state create proprio con questo scopo, tanto per dirne una).
Qualche messaggio fa ML-IHJCM ha tirato in ballo Goedel. Il teorema di Goedel dice che inevitabilmente, in un sistema matematico coerente, esistono affermazioni che pur essendo vere non sono dimostrabili (ergo, esistono anche affermazioni che pur essendo false non sono dimostrabili per tali). Io credo che ci dobbiamo rassegnare al fatto che con buona probabilità le affermazioni "Dio esiste" e "Dio non esiste" rientrano in questa categoria. Una di esse è vera, una è falsa, ma non è dimostrabile quale sia quella vera e quale quella falsa.