Ma infatti la differenza che sottolineo io (hai capito benissimo cosa significa "dentro" ) prescinde dalla condizione fisica: ovvero, sono sempre esistite due entità diverse prima ancora di avere un corpo.
Bene: almeno sulla parola "dentro" siamo riusciti ad intenderci. Tu pero' ribadisci la tua convinzione che in questa entita', anima o psiche o mente o quel che sia - entita' che stiamo postulando esista in qualche modo piu' o meno indipendente dal corpo e dalla societa', o almeno possa essere considerata a prescindere dalle loro influenze - quest'entita', questo "dentro, dicevo, si differenzi in due forme radicalmente diverse, maschile e femminile. Ora, mentre il considerare il vago concetto di quest'entita', e cercare di definirlo con piu' precisione, mi risulta, come avevo gia' scritto, intellettualmente stimolante, e utile ad esempio per capire meglio cosa intendiamo quando parliamo di esseri umani, la mia intuizione si blocca quando si tratta di supporre che ci sia una radicale differenza tra la forma maschile e quella femminile. Mi sembra un'ipotesi del tutto gratuita, ed altrettanto sterile che il supporre che le persone col naso al'insu' abbiano una mente sostanzialmente diversa da quella degli individui col naso aquilino. E - piu' importante - non riesco a vedere come si caratterizzerebbero le due forme di questo "dentro" che tu supponi, perche' tutti i dati che vedo associati a maschi o femmine mi appaiono effetti della cultura o dell'anatomia; ipotizzare che ci sia altro richiede un salto che la mia immaginazione non e' in grado di fare, un atto di fede, di "misticismo", che al momento e' al di la' della mia portata. Non posso escludere la possibilita' che tu abbia ragione, che ci sia davvero questa differenza: il discorso che sono in grado di sviluppare su questi argomenti e' troppo approssimativo perche' io possa difendere le mie poche idee come qualcosa di piu' che "ipotesi di lavoro"; ma fin qui non mi hai fornito nessun motivo per cambiare queste ipotesi e giudicare sensata questa distinzione tra mascolinita' e femminilita'.
Per onesta' intellettuale, aggiungo che i vaghi concetti che mi sono fatto in questa materia sono influenzati dai miei pregiudizi etici e politici: l'ipotesi ontologica che le differenze tra uomini e donne siano inessenziali rispetto alla comune qualifica di
essere umano e' ovviamente favorita dalla convinzione - ragionevole, ma in un certo senso pre-razionale - che le normative sociali debbano essere improntate all'uguaglianza tra i due sessi.
La tua tesi secondo la quale la natura psichica è determinata dal fisico
Forse non mi ero spiegato abastanza bene. Non l'ho proposta esattamente come tesi, semmai e' una congettura; e mi sembrava di aver abbracciato piuttosto la tesi opposta nell'intervento da te citato. Come ho fatto in modo piu' diffuso nelle righe sopra, quando pongo il problema di esaminare quest'entita' che sarebbe piu' o meno indipendente da corpo e societa'.
Ma non so se cio' abbia senso, al di la' di permetterci qualche vaga speculazione. Quindi si', mi pare ragionevole l'ipotesi che la natura psichica sia in gran parte determinata dal fisico (tanto piu' che non abbiamo nessuna prova che la mente umana possa esistere indipendentemente dal cervello).
penso è la stessa che mi fu posta da una mia amica, che pensava che gli omosessuali nascessero già con questa propensione: io la smentii dicendo che omosessuali non si nasce, ma si diventa
Lasciando il discorso sull'omosessualita' all'altra discussione, qua mi sembra che il punto fondamentale dietro alla tua replica a quell'amica sia la questione del libero arbitrio. Una versione forte di quest'ultimo e' appunto il postulare che, tra le altre cose, anche l'orientamento sessuale dipenda solo dalla nostra volonta'.
e lo si può notare dal fatto che qualunque omosessuale ha comunque un istinto mascolino di agire sotto sotto (quindi un'entità che prescinde, oltre che dal fisico, anche dai cambiamenti morali che si hanno nel corso della vita).
E qui la tua argomentazione si fa troppo "mistica" perche' possa seguirti. Non riesco a capire cosa sarebbe questo istinto mascolino. Al massimo posso cercare nella mia personale esperienza, dove l'unica cosa che riesca ad identificare come "istinto mascolino" sia l'attrazione che mi capita di provare, in varie forme, per i corpi muliebri. Ma immagino tu non ti riferisca a questo tipo di istinto.