Papersera.net

Ragazzi non vorrei sfigurare davanti ai vostri colossali sproloqui ma secondo me dio è la più grande truffa che sia mai stata inventata.

Intanto Dio si scrive con la "D" maiuscola, ateo, cristiano o islamico che tu sia.

Tutto ciò che di meraviglioso esiste e che noi,per ora,riusciamo solo in parte a cogliere si chiama Dio.

[size=8]GIULIO CASTRONOVO[/size]

io sono d' accordo con kabase..quando si sta bene si è in perfetta salute si pensa che dio,la preghiera sia un' idiozia da bigotti..quando si arriva vicino alla morte come è successo a me l' anno scorso,si capisce che non si è immortali come si pensava perchè tanto la morte è lontana si è giovani, si capusce quanto è importante vivere a pieno la vita, anche le piccole cose un paesaggio,il tuo cane che ti saluta,il sorriso dei tuoi cari,dio è in tutto ciò che dà gioia

E' una delle domande che l'essere umano si è posto fin dall'inizio della sua vita e sempre si porrà.
Io penso di potermi porre come agnostico praticante. Prego e vado a messa, e lo faccio con regolarità, anzi mi sono dato dei ritmi precisi. Eppure mi rendo conto che questa cosa ogni tanto è un peso non indifferente, e che ogni tanto ho dei dubbi... Per questo dico agnostico... perché i dubbi ci sono e rimangono, ma mi affido alla preghiera per avere delle risposte, sperando di riceverle.
Anche perché l'astio verso Dio tantissime volte è rivolto alla Chiesa che, pur essendo una Santa Istituzione, è umana e quindi piena di sbagli ed errori e colpe.
Chiesa i cui insegnamenti morali sono sempre validi se li si riesce a comprendere e vivere, mentre molte volte viene criticata solo perché non riflette aspettative più "carnali".

Se mi dai tempo ti dò una piccola spiegazione filosofica e ''teologica'' sul rapporto tra onniscenza di Dio e libero arbitrio .

Il discorso è tutto basato, filosoficamente e teologicamente, sul concetto di tempo che nell'eternità appunto ... il tempo non sussiste!

Questa doamanda sta insieme a siamo soli nell'universo?

Non so se mi terrorizza di più l'idea di un'ipotetica eternità o del nulla assoluto...

Come diceva Giuseppe Gioacchino Belli, scusandomi per l'eventuale presenza di svarioni, "È un penzier quel mai che tte squinterna, ma sta cana eternità ha dda esse etterna."

Citando un comico,di cui non ricordo il nome:

Io non so se Dio esista.Ma se non esistesse,farebbe più bella figura.

Io non so se dio esiste ragazzi.Però penso al terremoto dell'Aquila,che per una manciata di chilometri non mi ha colpito.O a tutte le catastrofi che ci sono state fino ad oggi.Perchè,se esisti,hai fatto questo?? [

Risposta teologica.

L'uomo avrebbe potuto vivere solo nel bene, ma ha scelto lui di conoscere anche il male, in totale libertà: ne sopporti le conseguenze.

Risposta teologica.

L'uomo avrebbe potuto vivere solo nel bene, ma ha scelto lui di conoscere anche il male, in totale libertà: ne sopporti le conseguenze.

Non credo che un terremoto sia dovuto all'uomo.

Io ti ho dato la spiegazione teologica: a te credere o no, a fronte delle prove della vita.

Mi ha colpito molto una lezione del mio prof di religione l' unica domanda che gli ponevamo in effetti era ma se Dio esiste perché la gente muore sta male ecc, e lui disse immaginate Dio come un padre che vi ha affidato le chiavi di casa sua perché si fida che ne farete buon uso e che anche se non sarà sempre così alla fine prevarrà il bene. Dio ci ha affidato le chiavi di casa sua cioè del mondo e al momento giusto tornerà per fare il punto della situazione ma non può intervenire sempre perché altrimenti non saremmo liberi di scegliere tra bene e male

Risposta teologica.

L'uomo avrebbe potuto vivere solo nel bene, ma ha scelto lui di conoscere anche il male, in totale libertà: ne sopporti le conseguenze.

Devo confessare che tendo a percepire una risposta del genere come un insulto all'intelligenza: sembra presupporre la comprensione di concetti difficili come bene, male e liberta'. Per quanto mi riguarda, ho solo una nozione molto confusa di cosa dovrebbero significare queste parole; e sono sufficientemene presuntuoso da esserne indotto a diffidare di chi afferma di capirle chiaramente.