Dunque se non esiste il male non esiste neanche il bene di conseguenza?
Di conseguenza non esiste il tutto e il niente. Il giusto e lo sbagliato. L'odio e l'amore ...........
E se non esiste tutto ciò su quali parametri un essere dotato di "intelligenza" può decidere? Ma, in definitiva, decidere cosa?
Sto seguendo il topic, interessato, ma questa non l'ho capita proprio.
Io non sono molto informato in filosofia, ma mi sembra strano che, soltanto per la mancanza di giusto e sbagliato, devono mancare di conseguenza anche il tutto e il niente.
Comunque, dico la mia: per me, tutto è generato dal caso: è un caso che esista l'universo, ed è un altro caso che su un corpo che gira attorno ad una stella ci siano le proprietà organiche della vita (anche se potrebbero esservene altre in altri corpi).
Avevo letto da qualche parte che il nulla è instabile (mi pare fosse quello di Feynman sull'elettrodinamica quantistica, che ho letto ma di cui ricordo pochino... Oppure era
l'antimateria di Chardin: uno di questi saggi sulla fisica avanzata che mio padre mi ha fatto leggere prima che potessi capirli appieno, però questo passaggio mi è rimasto impresso), e il fatto che prima non ci fosse nulla può aver generato... Tutto.
Al contrario, se ci fosse già stato qualcosa, dovrebbe essere stato vivente, perché si è moltiplicato. Oppure un'enorme massa di idrogeno ed elio allo stato di plasma.
In ogni caso, l''errore' più grande delle religioni "monoteiste" è l'attribuire alla stessa entità (o, in alcune religioni "politeiste", allo stesso gruppo di entità) la creazione dell'universo/della Terra e il controllo dei defunti, e addirittura le buone azioni e la fortuna (
oh, grazie al Cielo!).
Secondo me, se per assurdo sia stata un'entità magica a creare il mondo, questa dovrebbe essere già morta, si dovrebbe essere disinteressata o comunque non dovrebbe essere in grado di comunicare con gli abitanti dell'universo, soprattutto se morti.
Invece, per quanto riguarda la vita ultraterrena, cambio spesso idea: se da un lato resto fedele alla mia idea chela vita, essendo un caso, non ha nessuno scopo, dall'altro realizzo che un luogo dove tutte le anime dei non-più-viventi si incontrano, magari nell'energia allo stato puro, che non si può individuare ma si sa che c'è, più o meno come il pensiero.
Sul rapporto bene-male... Se la vita è generata dal caso, qualcuno direbbe "allora tanto vale suicidarsi tutti", ma proprio perché è un caso la vita va goduta, ma goduta senza danneggiare l'altro, perché altrimenti se la gode solo il danneggiatore. Allora, se il comandamento di Gesù Cristo favorisce alla grande i sadomasochisti (
) va modificato in "se proprio non puoi fare quello che il tuo prossimo vuole, non fare niente che se no fai danno".