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Disquisizioni teologiche

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Andy98
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PolliceSu   (1)
    Re: DIO ESISTE!?
    Risposta #555: Venerdì 2 Giu 2017, 16:37:20
    La morale come mero frutto di un'evoluzione (nel senso neutro del termine) del modo di sentire, dunque. E cose davvero oggi percepite come gravi un giorno potrebbero non esserlo più.

    Un giorno, se sol ci si basa sul mutare del sentimento comune, l'omicidio potrebbe non esser più percepito come sbagliato, e così potrebbero esserlo altre azioni estreme del pari: esiste un pensiero più spaventoso?

    L'omicidio è condannato dalla morale imperante, però, se guardassimo alla nostra interiorità, potremmo benissimo giudicarlo positivo o negativo, e non sarebbe nemmeno così facile: razionalmente diremmo che è sbagliato, ingiusto e inumano, sul momento di un evento radicale che ci ha travolti, forse non la penseremmo più così; tuttavia, ce ne assumeremo la responsabilità, e in questo siamo liberi.
    La Chiesa potrebbe benissimo suggerire dei valori o delle dottrine a cui fare riferimento, ma anche se noi le seguissimo, ci sarebbe comunque quel frangente in cui dovremo prenderci le nostre responsabilità.
    Pertanto, Avvocato, mi spiace ma dentro questo "spaventoso pensiero" facciamo i conti tutti i giorni, o almeno è questa la mia impressione a conferma del mio ateismo.

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      Re: DIO ESISTE!?
      Risposta #556: Venerdì 2 Giu 2017, 18:35:14
      Getto lì uno spunto di riflessione: spesso, non sempre ma spesso, basta solo l'analisi approfondita della coerenza di una posizione per convincersi che si smonta da sé.
      E questo è già un criterio valutativo, benché non universale, purtroppo spesso applicabile e troppo spesso temuto al punto da scansarlo immediatamente, accampando ragioni positive per cui una certa posizione è giustificabile: ragioni quasi invariabilmente dogmatiche.

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      La Spia Poeta
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        Re: DIO ESISTE!?
        Risposta #557: Venerdì 2 Giu 2017, 21:32:23
        La morale come mero frutto di un'evoluzione (nel senso neutro del termine) del modo di sentire, dunque. E cose davvero oggi percepite come gravi un giorno potrebbero non esserlo più.

        Un giorno, se sol ci si basa sul mutare del sentimento comune, l'omicidio potrebbe non esser più percepito come sbagliato, e così potrebbero esserlo altre azioni estreme del pari: esiste un pensiero più spaventoso?
        A me pare che il percorso sia drasticamente opposto a quello che vedi tu, e che se l'omicidio tempo addietro era applicato come se non fosse nulla di strano (ancora, pure dalla stessa chiesa, si veda il mio quasi omonimo Giordano Bruno) e oggi è sempre meno accettato. Possibilmente tu settecento anni fa avresti detto oddio, avresti detto che il giorno in cui l'omicidio non fosse stato più ammesso dalla chiesa sarebbe stato la fine di ogni certezza. Senza considerare che esiste anche oggigiorno un bel po' di gente che si fa esplodere convinta che ciò sia approvato da dio.

        Credo proprio che sia il relativismo ateistico a far abbandonare l'idea dell'omicidio come giusta, proprio perché se per un deista esiste un vero e un falso assoluto, una ragione e un torto assoluto, e che quindi sia magari lecito uccidere chi si considera nel torto (come succedeva e succede) per un relativista è chiaro che le opinioni sono diverse e vanno accettate, magari anche conosciute tutte. Infatti trovo sempre davvero piacevole scrivere o parlare con dei cristiani, per far conoscere le mie idee e per capire quelle altrui.

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        ele684
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          Re: Disquisizioni teologiche
          Risposta #558: Venerdì 2 Giu 2017, 23:17:07
          Dio esiste? Non potrà mai essere provato oggettivamente con nessun test,  quindi continueremo a chiedercelo all'infinito con milioni di inutili teorie pro e contro
          Le varie religioni hanno solo complicato un concetto semplice: abbiamo bisogno di creare una entità che ci protegga sempre in un mondo in cui nasciamo e moriamo soli e di aggrapparci ad un amore che non finisce mai
          È male uccidere? Lo è sempre chiunque si uccida e soprattutto per un motivo futile come il tifo calcistico.
          Lo sentiamo nel nostro cuore cosa è giusto o sbagliato senza bisogno di Dio o altra entità
          Insomma il discorso sulla esistenza  di Dio non serve
          O credi o non credi, perché mai potrai avere la certezza che Dio esista
          Io voglio credere esista questa entità.. Mi fa stare bene questo pensiero :)

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          feidhelm
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            Re: DIO ESISTE!?
            Risposta #559: Sabato 3 Giu 2017, 15:10:59
            E cose davvero oggi percepite come gravi un giorno potrebbero non esserlo più.

            E' sempre successo, quindi possiamo ragionevolmente aspettarci che succeda ancora. Facciamo l'esempio dello stupro. Oggi è aborrito (almeno in teoria...) ogni rapporto sessuale imposto. Ma non sempre è stato così. Una bella definizione, più generale, di stupro la trovo su Wikipedia:
            Citazione
            La violenza sessuale (o stupro) è un delitto commesso da chi usa in modo illecito la propria forza, la propria autorità o un mezzo di sopraffazione costringendo con atti, prevaricazione o minaccia (esplicita o implicita) a compiere o a subire atti sessuali contro la propria volontà.
            Ecco, quell'illecito dice tutto. Pensiamo al matrimonio combinato, al matrimonio riparatore: entrambi a noi noti fino a poco tempo fa, erano giudicati lecitissimi dalla morale comune anche quando imposti a uno o entrambi i nubendi. Oggi lo consideriamo stupro, a quei tempi non lo era.
            E lo stupro maritale? Comunissimo e legale fino a ieri. La Germania lo ha proibito nel 1997, giusto per fare un esempio.

            Un giorno, se sol ci si basa sul mutare del sentimento comune, l'omicidio potrebbe non esser più percepito come sbagliato, e così potrebbero esserlo altre azioni estreme del pari: esiste un pensiero più spaventoso?

            L'omicidio in sé è stato sempre percepito come sbagliato in ogni società umana, poiché il consenso all'omicidio indiscriminato porterebbe al caos e alla rapida estinzione della società stessa. Tuttavia non vi è mai stata una società umana che abbia punito l'omicidio sempre e comunque. Anche la nostra lo consente in caso di legittima difesa, e suppongo anche durante azione di guerra.
                     
            In memoria di chi ci ha "cucinato" tante storie memorabili...

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              Re: Disquisizioni teologiche
              Risposta #560: Mercoledì 21 Giu 2017, 00:00:09
              @Andy98: ho letto il tuo post del 30.05 scorso, in cui esponi le tue perplessità sull'argomento credenza e fede e fai alcune riflessioni in proposito. La mia esperienza in materia religiosa è diversa dalla tua. Tu giustamente evidenzi che vi è differenza fra credenza, intesa come osservanza di un insieme di regole, precetti, comportamenti e rituali, organizzati in modo collettivo, e fede. In realtà, secondo me, questa differenza, che tu metti in luce, non è il punto centrale di un discorso religioso, viene dopo. Quel che è essenziale è la fede, e la fede per me è incontro con una persona, Cristo, che ha rivelato il volto del Padre. Come in ogni dinamica relazionale, questo incontro può generare un rapporto, e può succedere che non lo generi. I precetti, comportamenti, regole vengono dopo ed acquistano significato solo alla luce ed in funzione di questo incontro e del rapporto che ne deriva: come in un rapporto cui si tenga molto ci sono regole e comportamenti necessari per mantenerlo e farlo crescere, così avviene in un rapporto di fede. L'andare a messa la domenica, tanto per fare un esempio, non diventa più un mero rituale da rispettare per tradizione o per uniformarsi a dei comportamenti collettivi, ma un momento forte di questo incontro con Cristo, ove ogni atto, simbolo e comportamento seve a nutrire ed alimentare il nostro rapporto con Lui. Nella mia visione di fede, dunque,  non ci sono e non hanno alcun senso i "debiti" verso la divinità di cui parli tu, nè ha senso parlare di utilità e/o convenienza a seguire od adottare comportamenti e/o pratiche religiose: quel che si fa, si fa ed acquista significato in un'ottica di fede.
              @Avv. Photomas: concordo con te che l'intervista/conversazione fra Bergoglio e Scalfari presti il fianco ad interpretazioni relativistiche: in questo senso, certamente Benedetto XVI aveva molto più coraggio ed audacia nell'esprimere a chiare lettere i principi fondamentali di fede e nel non farsi tentare dalle sirene della parola manipolatrice dei concetti: il suo parlare, evangelicamente, è sempre stato "sì,sì - no, no". A ben vedere, però, anche Bergoglio, seppur in modo un po' infelice, ci ricorda una realtà ineludibile, di fronte alla quale tutti prima o poi sbattiamo il capo, e cioè che di fronte alle nostre scelte (morali, etiche, pratiche...) siamo tutti soli con la nostra coscienza e che, in definitiva, è nostro il compito e la responsabilità, di fronte agli interrogativi ed ai bivi della vita, di scoprire le risposte che Dio ci suggerisce. Non si tratta di relativismo, ma di formarsi cristianamente per poter adottare scelte e comportamenti cristianamente ispirati.
              Poi, sul fatto che oggi la gente adori il Papa perchè gli  sente dire quel che si aspetta e quel che vuole sentirsi dire, ti dò assolutamente ragione; a me, poi, suscita perplessità che questo Papa, lungi dal rifuggire il facile consenso dell'opinione pubblica, sembri invece preoccupato della propria visibilità e della facile propaganda di ogni suo gesto: mi sembra quasi che tenda a scordarsi l'esempio di Cristo che, ogni volta che la folla lo voleva acclamare Re, preferiva rifugiarsi in luoghi appartati, e che tenga anche a scordarsi che lo stesso Gesù Cristo dice "non sappia la tua destra ciò che fa la tua sinistra". Ciò non toglie, pur se nutro forti perplessità sul suo modus operandi, che Bergoglio rimane sempre il Papa, e a lui, come pastore della Chiesa Universale, deve andare comunque il mio rispetto, a prescindere dalle mie personali valutazioni e/o simpatie.

                Re: Disquisizioni teologiche
                Risposta #561: Mercoledì 21 Giu 2017, 11:19:18
                Ricordatevi sempre la nozione teologica di fede, che riportai in passato ma tanto vale ripetere: la fede è l'aderire a ciò che dice un altro.

                Il resto sono tutte conseguenze.

                *

                Maximilian
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                  Re: Disquisizioni teologiche
                  Risposta #562: Mercoledì 21 Giu 2017, 11:34:28
                  L'omicidio in sé è stato sempre percepito come sbagliato in ogni società umana
                  Insomma, su questo non sarei tanto sicuro...

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                  PolliceSu
                    Re: Disquisizioni teologiche
                    Risposta #563: Mercoledì 21 Giu 2017, 18:30:08
                    Insomma, su questo non sarei tanto sicuro...

                    Naturalmente intendo per omicidio quello di un appartenente alla propria società; per questo dicevo che l'omicidio indiscriminato porterebbe all'estinzione della società stessa.
                             
                    In memoria di chi ci ha "cucinato" tante storie memorabili...

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                      Re: Disquisizioni teologiche
                      Risposta #564: Domenica 2 Lug 2017, 09:41:22
                      Scusate lo sfogo, la rabbia, se preferite.

                      Ma è possibile che papa Bergoglio intervenga sulla vicenda del piccolo Charlie solo dopo che le autorità inglesi hanno deciso, con un tweet e non almeno una mail e senza mai fare il nome del bambino?

                      Non lo riesco a concepire, perdonatemi. Nel mio piccolo andrò a dire una preghiera per Charlie: di più non posso fare. Ma mi sembra comunque, sbagliando eh, d'avere fatto più di Francesco, fatte le debite proporzioni.

                      Starò bestemmiando? Forse. Ma un Papa, che ha preso posizione su qualsiasi cosa e non mi parla di Charlie PRIMA che avvenga il fattaccio, e che persevera nel suo mutismo inspiegabile verso i fatti del Venezuela (nel suo Sudamerica, si badi), mi lascia peggio che sbalordito... In negativo, s'intende!!!


                      Rettifico. All'Angelus proprio di oggi, papa Francesco ha finalmente  parlato delle violenze in Venezuela, chiedendone la cessazione. Ma del povero Charlie non ha detto nulla, neanche un cenno od un invito alla preghiera. Sono sempre più sconcertato.
                      « Ultima modifica: Domenica 2 Lug 2017, 13:20:41 da pkthebest »

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                        Re: Disquisizioni teologiche
                        Risposta #565: Domenica 2 Lug 2017, 14:13:44
                        Qualcuno é riuscito a dimostrare in forma logico matematica l'esistenza di Dio: si tratta del grande filosofo e logico Kurt Godel. Qui dei brevi cenni: https://www.matematicamente.it/magazine/agosto2008/Pigazzini-Prova_dio.pdf
                        Ovviamente come gran parte di teorie e dimostrazioni anche logiche (! Non sapete quanti tipi di logica esistono) ha ricevuto delle critiche, ma io credo che sia un primo passo per una comprensione e una via dell'esistenza di Dio (oltre quelle ontologiche di S. Tommaso o di S. Anselmo).
                        W i CWD 1 serie, Il libro di Topolino e William Ward.

                        Ecco il mio blog disneyano : http://lagrottadelfumetto.blogspot.com

                          Re: Disquisizioni teologiche
                          Risposta #566: Domenica 2 Lug 2017, 16:00:36
                          Qualcuno é riuscito a dimostrare in forma logico matematica l'esistenza di Dio: si tratta del grande filosofo e logico Kurt Godel. Qui dei brevi cenni: https://www.matematicamente.it/magazine/agosto2008/Pigazzini-Prova_dio.pdf
                          Ovviamente come gran parte di teorie e dimostrazioni anche logiche (! Non sapete quanti tipi di logica esistono) ha ricevuto delle critiche, ma io credo che sia un primo passo per una comprensione e una via dell'esistenza di Dio (oltre quelle ontologiche di S. Tommaso o di S. Anselmo).

                          Ehm, uhm...

                          Non ce n'è una versione sottotitolata ed esplicata per non matematici, che non capiscono tutti quei segnetti, per favore? :-?

                          *

                          Luxor
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                            Re: Disquisizioni teologiche
                            Risposta #567: Domenica 2 Lug 2017, 17:34:02
                            Nei Simpson succedeva l'esatto contrario ;D

                            [media]https://www.youtube.com/watch?v=mGBxUNaQI1I[/media]
                            The Rabbit Hunter! (Copyright by Gancio 08.II.16)


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                              Re: Disquisizioni teologiche
                              Risposta #568: Domenica 2 Lug 2017, 19:24:15
                              Qualcuno é riuscito a dimostrare in forma logico matematica l'esistenza di Dio: si tratta del grande filosofo e logico Kurt Godel. Qui dei brevi cenni: https://www.matematicamente.it/magazine/agosto2008/Pigazzini-Prova_dio.pdf
                              Ovviamente come gran parte di teorie e dimostrazioni anche logiche (! Non sapete quanti tipi di logica esistono) ha ricevuto delle critiche, ma io credo che sia un primo passo per una comprensione e una via dell'esistenza di Dio (oltre quelle ontologiche di S. Tommaso o di S. Anselmo).
                              Ma che prova e prova? Sono assiomi, c'è scritto pure lì. E non citare Tommaso e Anselmo che mi incazzo ;D

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                                Re: Disquisizioni teologiche
                                Risposta #569: Domenica 2 Lug 2017, 20:32:48
                                Ma è possibile che papa Bergoglio intervenga sulla vicenda del piccolo Charlie solo dopo che le autorità inglesi hanno deciso, con un tweet e non almeno una mail e senza mai fare il nome del bambino?
                                Non è possibile infatti. Confesso che le logiche di questo Papa spesso mi sfuggono.

                                 

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