Giornate particolari queste dominate dall’ansia e dalla preoccupazione per il COVID-19...
Molti di noi si trovano a dover restare in casa, a costo di sacrifici sia economici sia emotivi per la distanza dai propri cari, altri – purtroppo – sono già stati colpiti dal contagio.
Bisogna farsi forza, non ci sono alternative se non quella di seguire consigli e direttive di chi è preposto alla gestione della salute pubblica. Tra queste quella di certo più “aliena” al nostro modo di vivere è quella dello “
restare a casa”, un lusso che quasi nessuno può permettersi a cuor leggero, ma che è indispensabile.
Per cercare di supportare chi in questi giorni si trova con più tempo “libero” di quello che avrebbe voluto, e per creare comunque un po’ di “comunità” seppur virtuale tra noi appassionati di fumetti Disney,
da oggi e per i prossimi giorni sul Papersera verranno pubblicati quotidianamente articoli sugli albi cui ognuno di noi è più legato, per condividere con gli altri appassionati le nostre impressioni, per sollecitarne la rilettura, il confronto, la riscoperta.
Chiunque voglia proporre un albo
è il benvenuto, cerchiamo di trovare aspetti positivi anche in questa situazione, coraggio!
Conclusa questa lunga -ma doverosa- premessa, inizio questo excursus su quelli che potrei definire “
gli albi del cuore” con un numero di quella che – provate a contraddirmi – è la più bella collana Disney della storia editoriale del nostro Paese:
I Classici Disney (prima serie).
Settantuno numeri in cui è racchiuso il meglio della produzione (fino al 1977, per forza di cose) non solo italiana, ma anche di Barks, Gottfredson, Wright solo per citarne alcuni…
L’albo di cui vi parlerò
è il numero 59: Paperofollie, il primo – tra le altre cose – ad avere il numero “ufficiale” sulla costa della copertina, pubblicato come supplemento al Topolino 1001 nel febbraio 1975.
http://www.papersera.net/wp/2020/03/09/paperofollie/Buona lettura!
- Paolo