Appena finito di leggere. Ecco la mia personale recensione:
Carina l'illustrazione in copertina di Alessandro Perina dedicata alla saga di Bruno Enna, anche se l'avrei preferita pulita, senza lo strillo "Speciale Raffaello". Capisco però il bisogno di richiamare i lettori occasionali, quindi non ci faccio caso più che tanto.
Zio Paperone e la Pietra dell'Oltreblú parte bene: una trama solida e delle motivazioni convincenti fanno da sfondo ad una classica caccia al tesoro, come l'anno scorso, in giro per l'Italia. Bello da parte di Enna rispolverare i personaggi conosciuti nel "Grande Gioco Geniale". Quel che mi auguro è che la sottotrama legata ad
proceda più velocemente rispetto a quanto non accadde, sempre nel Grande Gioco Geniale, per quella legata a
. Per il resto, stiamo a vedere cosa si inventerà Enna per omaggiare Raffaello.
Sempre piacevoli le matite di Perina, che dà il meglio di sé nell'illustrare il laboratorio del piccolo Paperello.
Voltando pagina,
Topolino-Le origini non riesce a convincermi. Ora, quel che critico non é l'operazione in sé e per sé, che avrebbe potuto anche essere interessante sotto certi punti di vista, quanto il modo con cui è stata messa in scena da Deninotti e Fontana. Perché, di fatto, la serie non pare narrare la giovinezza di Topolino, ma sembra più che altro che stia raccontando il Topolino "adulto" catapultato indietro nel tempo: ergo, non noto alcuna differenza tra Topolino "Junior" e Topolino "Senior". Mi sarebbe piaciuto vedere un Topolino più scavezzacollo, più incosciente, che fallisce, e non il "solito Topolino", che dopo una settimana di gavetta
conquista un articolo in prima pagina
. E questo, come già scritto in precedenza da luciochef, non fa che aumentare la sua presunta fama di "perfettino infallibile", che da anni ci si sta impegnando a smentire.
Sempre ottimi i disegni di Ottavio Panaro, in questa occasione in gran spolvero.
Si conclude in questo numero
Area 15, ed è arrivato il momento di tirare le somme. Una serie che, come ho già detto, a me é piaciuta tanto. Gagnor é riuscito a trattare un tema complicato come l'adolescenza in maniera non retorica e non banale. Da sottolineare l'inserimento (per niente forzato) di un ragazzo in carrozzina (credo che sia la prima volta su Topolino), il bellissimo omaggio a Giovan Battista Carpi e il riflessivo quarto episodio (decisamente il più riuscito della serie). Ormai, credo che sia scontato un secondo capitolo, viste le sottotrame ancora aperte e l'inserimento di Newton all'interno del progetto. Riallacciandomi a quello che diceva Flash X, che, in un'ipotetica "Area 15 2", si auspicava, vista la presenza di Newton, che fosse Marco Nucci l'autore dei testi, mi permetto di dire che trovo la cosa un po' insensata. In primo luogo, perché "Area 15" è una serie concepita nella mente di Roberto Gagnor e Claudio Sciarrone, in secondo luogo perché Marco Nucci non è il "padre" di Newton: Nucci sta fornendo un canone, sta formando una personalità a cui tutti gli altri autori, compreso Gagnor, si atterranno. Il suo compito è quello di rilanciare Newton così che altri autori possano creare nuove storie con lui protagonista. E non credo proprio verrà rovinato.
Su Sciarrone niente da dire: sempre ottimo cosí come ci ha abituato.
Su
Paperino e la sorpresa sfiancante non mi soffermo troppo, dal momento che è una classica breve che sa di già visto.
Proseguendo, Rota non delude.
Paperino e i naufragi a ripetizione è una storia divertente, tipica del miglior Rota, che ci mostra un Paperino simpatico e pasticcione. Disegni, come sempre, eccellenti.
Parlando di
Ciccio, Paperinik e le creature della fattoria, si può dire che è una storia che si fa notare soprattutto per la verve comica di Faraci, i disegni frizzanti di un Lucio Leoni davvero in forma e per un duo come quello di Ciccio e Paperinik non proprio usuale. Il tutto nasconde (o tenta di nascondere) una trama surreale davvero debole, che denota il fatto che probabilmente si tratti di uno di quei fondi di magazzino risalenti ancora all'era De Poli.
Per concludere, un Topolino con degli alti e bassi, decisamente inferiore al numero precedente, ma che, per un buon inizio della saga "paperelliania", un ottima conclusione di Area 15 e una divertente breve di Rota, merita almeno 3 stelle.