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PolliceSu   (1)

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PolliceSu   (1)
    Re: Liceo: ricordi, impressioni, aspettative e... consigli
    Risposta #30: Giovedì 13 Lug 2017, 19:31:39
    Quella sugli insegnanti è una grande verità
    Diciamo che non dovresti annoiarti troppo.....
    Solo a guardare e ti passa la giornata... Grin
    Diciamo che ho ben altri pensieri per la testa...
    Perchè di questo mondo siamo solo ospiti, fra i tanti. E non i padroni. Insieme abbiamo dimostrato tante cose, ma la più importante è che non esiste l'impossibile. Antidarwinista

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    PolliceSu   (8)
      Re: Liceo: ricordi, impressioni, aspettative e... consigli
      Risposta #31: Giovedì 13 Lug 2017, 21:30:36
      Con Rocker abbiamo già avuto un confronto, e ho compreso la sua posizione; e bada bene, non la sottovaluto, anzi ne rispetto la logica interna, senz'altro.

      Però ora stiamo parlando di licei. Non ha senso iscriversi a un liceo e aspirare al 6. Vuol dire che le materie non ti piacciono. Vai ben altrove, se i tuoi genitori non ti costringono. (E mi sembra non sia il caso di Topolino08)

      Ora il mio pensiero.

      Studiare le materie astratte (dove per astratte s'intende senza immediata ricaduta pratica: tipo diritto non è astratto) ha vari vantaggi, intercorrelati fra loro:

      - serve per la vita. Filosofia e letteratura su tutte, se studiate senza pregiudizi, sono un orientamento formidabile. Secoli di gente che ha già pensato non possono che esserci d'aiuto. Anche in negativo: anzi come diceva qualcun altro è proprio confrontandosi con questo tipo di pensiero, elaborato, un minimo ragionato prima di essere esposto, che si crea il senso critico. Hai voglia a confrontarti con chi blatera la prima cosa che gli passa per la testa senza argomentare la propria posizione (v. topic Nuove testate Disney).

      - offre una prospettiva di intrattenimento unica, cioè le chiavi per tutta una fetta dell'attività umana in grado di farci passare ore di evasione, invenzione, apertura della fantasia, e che però ha bisogno di introduzione, spiegazione, formazione. Leggere Baudelaire e Borges non è immediato, ma il risultato offre quanto meno una distrazione incomparabile. Nel caso delle scienze fisiche, poi, il diletto della comprensione della natura. E hai voglia ad affidare questa preparazione alla "curiosità" del ragazzo di 13 anni, se non gli offri un percorso con cui arrivarci.
      Niente di tutto questo ha un "valore morale", di "vuotezza interiore". Unica cosa, direi che è il divertimento più innocuo che possa esistere; e la categoria dell'innocenza personalmente la stimo molto. Ma a parte questo non definisce alcuna scala fra gli esseri umani, per il buon motivo che già pensarne una, di scala, è barbaro.

      - offre l'alternativa. L'atteggiamento anti-scolastico, provocatorio per finta, è la cosa più mainstream che esista. È terribilmente sistemica. Al contrario, l'astratto è proprio la chiave, l'abitudine al ragionamento, che permette di scardinare i dogmi. Il sistema (sociale, economico, politico, perdonate se trascendo in questo territorio) ha in una pletora di dogmi il suo veleno perenne.
      Non è una questione di Leopardi o Boccaccio o Platone o Floyd Gottfredson. È una questione di astrazione, di pensiero logico, di fantasia: tre elementi che insegnano a porre in discussione tutto (l'esempio più astruso? La logica che immagina se stessa fallace…)


      Chiaro che non c'è solo quello. Chiaro che ci sono i gelati, i videogiochi, pure la discoteca per chi la sopporta. Togliete a un bimbo il suo svago e sarete equiparabili ai peggiori assassini.


      Ma parallelamente, dite a un bimbo che la sua mente non salverà il mondo e avrete firmato la fine di tutto.


      So long!
      « Ultima modifica: Giovedì 13 Lug 2017, 21:38:55 da A.Basettoni »

        Re: Liceo: ricordi, impressioni, aspettative e... consigli
        Risposta #32: Venerdì 14 Lug 2017, 11:33:39
        Sono semplicemente commosso. Dopo aver visto i sempre più numerosi post di questo Topic non posso fare altro che ringraziare tutti gli utenti che hanno preso parte alla discussione, perdendo un po' del loro tempo solo per darmi dei consigli. Non lo dimenticherò, statene certi. Approfitto, già che sono qui alla tastiera, per dire anch'io la mia opinione sul discorso scolastico.
        Personalmente, in questi primi otto anni di esperienza didattica, non ho mai avuto problemi particolari a livello di voti e giudizi perché, in linea di massima, ho sempre puntato al massimo in ogni cosa che ho fatto per arrivare al più grande dei traguardi: la promozione con 10 e lode all'esame di terza media. Questo ha portato, ovviamente, molti svantaggi a livello di "vita professionale", proprio perché svariate volte ho ricevuto insulti e frecciatine dai miei coetanei, incapaci di capire la mia vera natura, preoccupati solo di risolvere la loro invidia dandomi del "cocco" o del "secchione". Quasi nessuno dei miei ex-compagni ha capito che tutto ciò che ho realizzato e che sto costruendo mi servirà come biglietto di entrata nella vita lavorativa, magari per realizzare il mio sogno che ho dalla nascita. La scuola non è un fine, e solo un grandissimo mezzo di crescita e maturazione per far fronte al futuro. Tra i risultati negativi della mia scelta devo considerare anche il fatto di non avere goduto di una serena infanzia: per le cause già citate infatti, sono andato d'accordo con pochissime persone dalla mia età e ciò ha portato alla mia lenta e progressiva chiusura in me stesso.
        In quest'ultimo anno ho inoltre capito definitivamente che le materie umanistiche fanno decisamente per me ed è stato un gran bene capirlo in tempo per la scelta delle superiori. Con questo però non disprezzerò mai le materie scientifiche, anzi, le rispetterò sempre, senza magari tenerle tanto in considerazione come la Filosofia, l'Arte o la Letteratura.

        Ringrazio nuovamente tutti  ;)

        Topolino08

         

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