Ho una mia opinione e l'ho espressa, qui e sui social, perché forse dovremmo imparare ad avere i titoli per dare opinioni, prima di darle.
GioReb non ha detto "la storia non mi piace": ha dato un giudizio tecnico, su cui qualunque fumettista difficilmente sarà d'accordo,
E senza alcuna offesa per lui né per voi, è come se io adesso mi improvvisassi virologo e vi spiegassi come battere il coronavirus.
Permettimi di dissentire dal tuo ragionamento.
Se l'opinione deriva da un tecnico potresti risentirtene e magari fare anche dell'ironia - secondo anche il tipo di rapporto che hai con il collega interlocutore - ma considerando che in questo caso proviene da un semplice appassionato, non vedo la necessità ma soprattutto l'opportunità di fare ironia - o, meglio, scherno - sull'osservazione di un lettore, quand'anche inesperto.
Il presupposto secondo cui per fare un appunto (e non un discorso) tecnico dovremmo essere tutti dei tecnici è valido quando, a seguito dell'appunto, si intavola una discussione che affonda in tecnicismi che l'interlocutore, per difetto di conoscenze, non è in grado di sostenere, eppur tuttavia insiste nella propria obiezione. E anche in questo caso il vero tecnico, sempre che l'atecnico non sfoci in arroganza, può ben mostrarsi superiore - essendolo - e glissare sull'ignoranza eventualmente manifestata dall'interlocutore.
Non mi sembra possa porsi sullo stesso piano l'appunto dell'appassionato che, da pubblico, ha il diritto di avere una sua opinione e anche di esternarla, senza per questo rendersi oggetto di ironie alquanto inopportune e fuori luogo.
La giusta risposta - da tecnico - sarebbe stata evidenziare per quale ragione il lettore incorre in errore, spiegando il punto di vista del disegnatore.
D'altra parte - correggimi - neanche tu sei esattamente un tecnico della materia - mi risulta tu sia uno sceneggiatore, non un disegnatore - cosicchè neppure tu sei perfettamente in grado di spiegare le ragioni di Mastantuono, tant'è che non le fornisci. Eppure - da atecnico, al pari del lettore - sei intervenuto a ironizzare su una sua osservazione, senza avere le competenze per smentirla professionalmente spiegando le ragioni del caso. E ciò benchè tu stesso evochi titoli per dare opinioni, anzi dissentendo nel merito rispetto all'opinione di GioReb e facendoti portavoce di un'intera categoria di fumettisti, e non specificamente di disegnatori, gli unici - questi ultimi - che potrebbero contraddire sul punto. Peraltro, neanche sappiamo con certezza se tu abbia avuto incarico diretto da Mastantuono per rispondere al lettore.
Si comprende perchè il paragone col virologo non è calzante.
Quello che vorrei sottolineare è che il tuo commento ironico non suona esattamente come quello di un qualsiasi altro lettore, suo pari, essendo tu un autore e dunque un professionista del settore, che si trova dall'altro lato del palcoscenico, cosicchè la tua opinione, in quanto espressa da posizione privilegiata, assume un peso maggiore di quella dell'uomo di strada che acquista il settimanale e che - come notava il lettore - da pagante dice la sua. Magari potrà essere smentito, ma che ciò avvenga con un riscontro sul campo e non con della facile ironia, specie se a sua volta priva di contenuti, e quindi del tutto sterile.
Cosa buona e giusta sarebbe che chi sale su un palco e si espone ad un pubblico sia consapevole che la signorilità con cui riceve gli applausi sia la stessa con cui riceva i fischi, cioè in rispettoso silenzio.