Appena finito di leggere, come di consueto ecco la mia recensione:
Altra cover da dieci e lode di Andrea Freccero dedicata alla storia d'apertura.
Si parte con una nuova storia del ciclo del Papersera:
Zio Paperone e la formula minacciata. Questa serie di storie, che da quasi un anno ci tiene compagnia, si conferma ancora una volta una garanzia. Mastantuono costruisce una vicenda dal ritmo vivace, incentrata, oltre che sui nostri due reporter preferiti, su questioni di spionaggio industriale e sulla turbolenta storia di un'antica amicizia. Storia coinvolgente e divertente, come già detto da altri utenti, probabilmente una delle migliori storie "paperseriane" edite sul Topo finora. Sempre ottimo il particolare tratto di Mastantuono.
Andando avanti, prosegue con i dovuti colpi di scena
Zio Paprone e la Pietra dell'Oltreblú. Enna non delude, portando avanti la trama in maniera convincente e coinvolgente, più di quanto avesse fatto con il Grande Gioco Geniale. Sotto il profilo disegni, Perina ci regala alcuni scorci bellissimi direttamente da alcuni tra i luoghi più belli della nostra meravigliosa Italia.
Dopodiché, ecco le due brevi del numero:
Topolino e l'inseguimento a suon di zapping e
Paperino e la sfida all'ultima moda. La prima parte da uno spunto che avrebbe potuto essere interessante, ma si conclude troppo velocemente, la seconda è una classica sfida tra Paperino e Gastone vista e rivista più volte. Entrambe senza infamia e senza lode.
Voltando pagina, Panini fa il bis con
Indiana Pipps e il tamburo della città perduta. Si tratta di una classica storia d'avventura con Indiana Pipps, inflazionata dalla presenza del solito Kranz. Panini ha comuncque il merito di adottare il principio di "via il dente, via il dolore": presentandocelo fin dalle prime tavole, quantomeno si impedisce la sua classica entrata in scena con pistola e ghigno satanico. In conclusione, non verrà usato un canovaccio originalissimo, ma la lettura é piacevole.
I disegni di Mazzon ricordano molto quelli di Gatto: unico appunto, forse avrei disegnato Kranz un pochino più alto.
Reginella e lo specchio del sorriso, invece, continua a farmi rimanere scettico su questa operazione di recupero. Non che la storia non sia gradevole: l'ho letta anche con piacere (pur con trovate
ai limiti dell'assurdo). Tuttavia, continuo a pensare che questa normalizzazione del personaggio non sia un bene: Reginella è un personaggio drammatico, che vive con Paperino un amore impossibile: renderla partecipe di avventure di questo tipo mi sembra quasi che svilisca la concezione originaria del personaggio.
Come già detto da Flash X, un colpo di scena finale che lascia le porte aperte ad u ulteriore proseguimento della saga di Reginella, che mi auguro, viste le continue restrizioni, possa essere edito in un formato come Topolino Fuoriserie, più ampio e, spero, meno soggetto a censure, dove l' "amicizia" di Reginella verso Paperino possa tornare ad essere, come immaginava Cimino, amore.
Per concludere, un numero che, come il precedente, si mantiene sulle 3 stelle. Aspettiamo la prossima settimana per l'attesissimo ritorno di Casty.
-Atius