Sicuramente Massimo Marconi e Massimo DeVita con il Tempo del Mele (1988) si possono considerare i capostipite (almeno nel fumetto italiano) di questa nuova tendenza 'caratterizzatrice', riconfermata un quarto di secolo dopo da Riccardo Secchi e Lorenzo Pastrovicchio con 'Beato tra le papere' (2013).
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Da Paperpedia estrapolo alcune definizioni sui tre nipotini per vedere se, chi ha letto e ricorda bene le ultime loro caraterizzazioni nel Topo, nota coincidenze o similitudini tra cartoni e fumetti.
https://paperpedia.fandom.com/it/wiki/Qui,_Quo,_Qua
Secondo Pat Block, Qui è il più coraggioso del gruppo, Qua il più impulsivo, mentre Quo è spesso protagonista, è il più intelligente e il primo a prendersi una cotta. Secondo un'altra versione Qui è coraggioso e sportivo, Quo scaltro e appassionato di videogiochi, mentre Qua è impulsivo e collezionista.
Di tutte queste verisoni fumettistiche l'unica che sembra aver ottenuto un certo consolidamento tra i vari autori è l'atteggiamento romantico di Quo, che in numerose avventure si innamora di una sua coetanea, come per esempio avviene nelle storie Qui, Quo, Qua e il tempo delle mele e Beato tra le papere.
In televisione invece, nella serie DuckTales i tre fratelli sono sempre caratterialmente simili, ma si può notare una sottile differenziazione che rimane costante nel corso delle puntate, soprattutto nella prima stagione (in cui hanno anche delle voci diverse fra loro): Qui fa le veci del leader ed è particolarmente agile e coraggioso; Quo è il più intuitivo e perspicace, abile nel fare piani e trovare indizi; Qua è il più rilassato e creativo, e spesso è lui a smorzare la tensione e sdrammatizzare.
Anche nella serie Quack Pack sono molto diversi caratterialmente e a differenza di quasi tutte le altre opere in cui appaiono sono spesso in contrasto tra di loro: Qui appare come un giovane casanova, sempre alla ricerca di nuovi amori ed è anche incredibilmente vanitoso, Quo è il più intellettuale e studioso, Qua è il più infantile e ingenuo, che tende spesso a crearsi degli eroi, che vengono subito rimpiazzati dopo poco tempo.
Infine, nella nuova serie DuckTales (2017), i tre tornano ad avere una caratterizzazione differenziata: Qui è il più allegro, entusiasta e razionale, che tende a basarsi sempre sul Manuale delle Giovani Marmotte, Quo è il più avventuroso e temerario ma allo stesso tempo molto ingenuo e imprudente, Qua è il più astuto, pigro e rilassato, con una grande passione per il denaro.
In pratica dagli anni '80 si è fatta una più chiara distinzione cromatica dei berretti dei tre, e, probabilmente per la prima volta, anche caratteriale. Tuttavia io dividerei questo processo di caratterizzazione in due fasi:
una più recente, direi non anteriore al decennio appena terminato, in cui è più chiara la volontà di differenziare i paperetti e si cerca di prendere una direzione unica e chiara per tutti gli autori;
una più incerta, durata appunto dagli anni '80 agli anni '10, in cui sporadicamente qualche autore ha azzardato un'attenzione particolare verso uno dei tre, senza però, a quanto ricordi, evolvere in contemporanea anche gli altri due; in effetti tutto parte dall'idea di rendere Quo protagonista, come appunto nel tempo delle mele; non so se ci siano stati precedenti, né se questa idea sia stata mutuata da qualche fonte estera, in ogni caso ritengo che sia stato scelto Quo, per diventare il papero più "interessante" in quanto sensibile e passionale, semplicemente perché il suo nome era il più "pronunziabile", laddove i fratelli si confondono con gli avverbi di luogo.
Poi ricordo l'ottima
Paperino, Qui, Quo e... Qua da grande, in cui il terzo e ultimo a essere solitamente nominato (e quindi potrebbero averlo scelto perché già per questo dà l'idea di qualcuno che viene trascurato) è il più insicuro; più che della sensibilità di Quo, sembrava dotato di una profonda introspezione e quindi attanagliato da molteplici dubbi esistenziali peraltro tipici di una certa fase dell'infanzia e preadolescenza: se vogliamo considerarlo il gemello più pigro, lo si potrebbe vedere come colui che è inerte di fronte alle avversità della vita perché ha timore di affrontarle. Da notare inoltre che una volta cresciuto ha sviluppato un'evidente zazzera bionda.
Infine ricordo che in
Paperino e i pensieri di grandezza, vengono visti i tre paperetti da grandi e hanno intrapreso strade lavorative diverse, che potrebbero suggerire le differenti inclinazioni, anche se non avendo il testo sottomano non ricordo quali fossero.