Vorrei anche io dire la mia sull'ultima avventura del Vecchio Mantello Tarlato.
Premesso che sono contento per il nuovo formato, per la scelta di affidare le storie a nuovi autori (la prova di Vian nel complesso mi è piaciuta, a parte un paio di cose di cui parlerò più avanti) e per il desiderio di proporre situazioni, comprimari e nemici nuovi per il protagonista (anche se la presenza degli Evroniani tradisce un po' lo spirito delle dichiarazioni di programma).
Già avevo alcune perplessità dopo aver letto "Un nuovo eroe": c'erano cose che non avevo proprio digerito. I nuovi personaggi li ho trovati privi di una caratterizzazione vera e propria, privi di motivazioni e spesso schizofrenici: l'esito del combattimento con Ed mi è sembrato insensato e il cambio di sponda di Hellenoire l'ho trovato privo di un vero sviluppo del personaggio, non sembrandomi plausibile che un individuo cambi intenzioni e valori in così breve tempo. Poi c'è un elemento della trama che ho trovato totalmente illogico: PK invia il segnale con l'extransformer, ma questo segnale come fa a raggiungere la Ducklair Tower che si trova non solo in un altro punto dello spazio, ma anche del tempo? Anche le licenze poetiche hanno dei limiti.
Tornando a Danger Dome: ho avuto alcune difficoltà proprio nella comprensione della storia. Ci sono sequenze in cui non si capisce cosa stia succedendo. La tavola di PK ed Ed nella sala motori e quella della fuga dalla cella con la colluttazione con l'evroniano le ho trovate indecifrabili. Comunque, al di là di queste criptiche sequenze, le sperimentazioni grafiche di Roberto Vian sono molto interessanti e il formato più grande rispetto a quello di Topolino valorizza il tratto dell'artista di Mestre, davvero talentuoso (ma questo, secondo me, si sapeva dai tempi di X-Mickey).
La trama generale è molto semplice, anche troppo: PK cerca di rubare all'evroniano Tuiroon i Galaxy Gate, che se ho capito bene sono mezzi per aprire varchi spazio-temporali, per generare bolle isolate rispetto al continuum o a cambiare la Storia (ma non si capisce se perché permettono di andare indietro e cambiare gli eventi o se perché permettono di farlo tramite una sorta di hackeraggio dal presente). Alla fine PK, aiutato dai PKorps, Uno, Lyla e un Derrick dalla redenzione troppo prevedibile e poco convincente, li recupera. Ma Tuiroon riesce a sottrarre un Galaxy Gate dopo la battaglia e spedisce PK nel passato all'epoca di Ur Evron, l'Adamo evroniano.
Una storia che per la sua eccessiva linearità forse avrei visto più adatta a comparire su Topolino che su una serie più sperimentale come PK, però può essere questione di gusti.
Sullo svolgimento della trama, trovo che le soluzioni delle scene presenti siano in buona parte troppo semplicistiche e affrettate. Non si crea mai tensione, i protagonisti non sembrano mai veramente in difficoltà: PK e Derrick vengono catturati... si liberano subito col trucco più vecchio del mondo, PK perde conoscenza e rimane solo nella sala motori... e Derrick lo salva due vignette dopo, il salto del dirupo sembra preoccupare i nostri eroi... nella tavola dopo sono già tutti sani e salvi, Tuiroon ha tra le mani artefatti pericolosissimi per la sicurezza dell'Universo... basta prenderli e portarli nella Ducklair Tower, gli eroi sono intrappolati in una cella... Uno li libera nella pagina successiva senza sforzo, Derrick sembra cedere alla proposta di Tuiroon... e scopriamo che era un bluff nella pagina stessa! Per tutta la durata della storia ho faticato a trovare situazioni che potessero richiamare attenzione o far sorgere interesse.
Sui personaggi: credo che ce ne siano troppi. La folla è tale che sembra che tutti, a parte PK e i cattivi, sgomitino per ritagliarsi uno spazietto. Lyla e Hellenoire sono impegnate in perenne battibecco nato da non si sa cosa, Uno svolge le sue funzioni di IA e basta, come avrebbe voluto padron Ducklair, Derrick fa il finto cinico pronto a imbuonirsi come già detto, Ed e Chanook fanno un siparietto omosex che cita Chiamami col tuo nome e Clums fa il decimo uomo delle partite di calcetto, chiamato giusto perché è peccato mettere tutti un euro in più e giocare spaiati. Lodevole la voglia di integrare il cast, ma penso che la smania di farlo abbia portato a un'accozzaglia che rende più pesante la lettura. Comunque, dovendo scegliere, avrei eliminato proprio Uno e Lyla, visto che lasciare PK senza i suoi punti di riferimento è a mio avviso una scelta intrigante (come fu a suo tempo per Pk2).
Detto ciò, spero che l'avventura editoriale del Papero Mascherato continui, visto che secondo me il personaggio offre ancora molti spunti. Spero che si ampli il parco autori: non so se siano disponibili o se ne abbiano la voglia, ma mi piacerebbe molto rivedere ai testi Sisti, Artibani e magari Enna (lontano dal personaggio dai tempi del reboot) e ai disegni non solo il ritorno del sempreverde Pastrovicchio e di Sciarrone, ma anche Vian e disegnatori della vecchia guardia come Guerrini, Mottura, Freccero e Celoni.