Io invece una critica sulla storia del giro la vorrei anche muovere. Possibile che quando si tratti di una saga italiana, quando si parla di città conosciute come Firenze e Genova si disegna sempre con cura ed attenzione, ed appena si muove in Sicilia o altre regioni del meridione, si svia la trama (le avventure nella barca in Monsù Paperin, il flashback sui Girodin in questa) per rappresentare il meno possibile, e quando finalmente si disegna qualcosa... non c'è quella cura mostrata prima. Disegni la valle dei templi? Non è un paesaggio con templi a caso, sono tanti ma sono dislocati in diversi punti, lì tutti i templi della valle sono a pochissimi metri di distanza.
La tappa successiva parte da Enna? (A parte che Bruno poteva fare un piccolo easter egg, volendo). Disegni la piazza da cui sarebbe partito il giro. Se si voleva mostrare la veduta aerea, che sia quella giusta. Nella storia delle merendine mutevoli, un mio amico della zona di Trieste ha riconosciuto nella splash page l'autostrada, i binari (con il loro verso corretto), e in tutte le scene urbane successive una certa attenzione per il dettaglio. Per Enna hanno dimenticato l'autostrada, qualsiasi opera di urbanizzazione per salire nella città... e pure i paesi vicini che si sarebbero dovuti vedere.
Passi per l'Etna? Ok. Intanto non hai fatto vedere NULLA dei paesi toccati da quella tappa. Per dirne una, c'è un paese che sta ai piedi di una collina sormontata da un edificio cubico. Paperopoli? No, è Paternò, provincia di Catania. Vi devo dire io quante gag potevano uscirne? Per non parlare delle splendide altre città.
La strada per salire a Piano Provenzana è anonima. Non c'è nulla che faccia capire di essere sull'Etna. Un cartello, i delimitatori della strada, delle vedute riconoscibili. Una normalissima strada di montagna. Non c'è neanche UN fico d'india, un arancio, nulla della vegetazione tipica. E poi... il colpo di grazia. Tutti i massi del vulcano sono NERI, essendo pietra lavica. Fa parte del paesaggio, è imprescindibile. Avete visto una roccia nera, una? Ecco.
Ora, non me la prendo nè con Enna nè con Mazzarello, però mi chiedo appunto perché ci sia questa disparità di trattamento. Il Secolo XIX ha pubblicato un articolo dal titolo "La Lanterna e il Matitone a fumetti, su “Topolino” un episodio ambientato a Genova", quando invece parliamo di una veduta del porto e di un paio di vignette dopo. Però i genovesi si riescono a vedere in questo. I giornali da noi cosa possono titolare? "Abbozzata Enna e scritto Etna e Piano Provenzana, "Topolino" sbarca in Sicilia"?
Quando fecero Topalbano, tra disegni ambientali e ambientazione, si respirava veramente Sicilia. Una persona che conosco ha chiesto pubblicamente ai suoi contatti consigli su come disegnare Catania. In molti risposero, me compreso, e lei creò una tavola che ogni volta quando la vedo mi ricorda casa. E' stupenda quella tavola, è quella la cura che vorrei quando si parla di disegnare una città reale.
Scusate lo sproloquio, e spero che il tono dell'intervento si capisca essere pacato e non un attacco personale a nessuno dei coinvolti.