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Topolino 3367

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di Paperinika

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Topolino e le onde Skertz
Newton Pitagorico e il grammofono silenzia tutto
Paperino e la fonte scintillante
Pippo Blog & Tales - L'arrembaggio a sorpresa
Lo scarabeo d'oro
Rockerduck e il segnale dal futuro

Topolino 3367

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    Re:Topolino 3367
    Risposta #15: Domenica 7 Giu 2020, 14:55:24
    ma solo a me ha dato fastidio: "Dicono che c'è una tempesta in giro?"
    "Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira."

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      Re:Topolino 3367
      Risposta #16: Domenica 7 Giu 2020, 21:12:57
      Confesso che questo numero l'ho acquistato per via della storia di Casty, un nome una garanzia.  ;D

      Topolino e le onde Skertz - Prima parte: Come sempre l'incipit castiano convince e riesce a tenere col fiato sospeso fino al'ultimo. Personalmente preferirei vedere le storie disegnate dal medesimo autore. Se proprio devo fare un appunto trovo monotona e innaturale quella postura delle mani sui fianchi rivolte all'insù nonché i fin troppo abusati termini "stress" e "relax". Voto sospeso anche se le aspettative sono alte.

      Newton Pitagorico e il grammofono silenzia-tutto: Storiella simpatica ma onestamente mi è sembrata alquanto banale a parte il guizzo dei suoni fuori posto nel finale. Intini dovrebbe ridisegnare Newton più basso e rotondetto come lo era il personaggio originale. Voto 6 1/2.

      Paperino e la fonte scintillante: La storia in sè ha avuto uno sviluppo e un colpo di scena inaspettato ma alla fine la motivazione mi ha lasciato perplesso nonché insoddisfatto,
      Spoiler: mostra
      quando mai Paperino ha mostrato interesse per l'attività dello zione!? Sarebbe stato più logico che nonostante la monotonia avesse preferito tenersi stretto il lavoro di lucidatore di monete perché per quanto insddisfacente e malpagato resta pur sempre per lui una sicura fonte di reddito per i momenti più bui.
      Bella la panoramica a pagina 83, peccato che poi il paesaggio cambi improvvisamente nella quarta della pagina successiva (ma fare schizzi preliminari proprio no!?). Voto 7.

      Pippo Blog & Tales - L'arrembaggio a sorpresa: A me questo genere di storie annoiano e ne avrei fatto volentieri a meno. Voto 5.

      I fratelli De' Paperoni - Lo scarabeo d'oro: Anche qui un finale che mi ha lasciato insoddisfatto, quasi sbrigativo perché ormai erano finite le tavole a disposizione. Peccato perché in fondo le schermaglie tra Paperone e Gedeone (anche se avrei preferito evitare vincoli di parentela fra loro due) hanno un loro perché. Belli e dettagliati i disegni ma sempre troppo puccipucciosi i personaggi di Asaro. Voto 7.

      Rockerduck e il segnale dal futuro: Storia riuscita anche se non capisco perché alla fine Rockerduck dovrebbe autoaccusarsi di truffe quando chiunque al posto suo avrebbe fatto lo stesso, Paperone in primis. Inoltre non aveva commesso nulla di illegale e aveva pure aiutato il riccastro a sventare il piano dei Bassotti, il che sarebbe bastato a pareggiare i conti. Idem che bisogno c'è di ciarlare in piena spiaggia davanti a tutti sul segreto del telefonino anziché usare i più logici balloon del pensiero (cosa che in effetti negli ultimi anni si sono fatti sempre più rari, con personaggi che parlano in continuazione). Mazzon ci elargisce la consueta profusione di ditini rotanti (16 volte in 15 pagine di cui ben tre di seguito in una sola tavola!). Voto 7 1/2.

      In definitiva un numero che avrebbe potuto essere decisamente meglio.

      GioReb

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      MiTo
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        Re:Topolino 3367
        Risposta #17: Domenica 7 Giu 2020, 22:41:01
        Numero piacevole con buone idee ma che si perde un po' nello svolgimento delle varie storie. Compresa (per ora) quella di Casty.
        Occhio, possibili spoiler!

        Topolino e le onde Skertz - Prima parte  :)
        Casty è una garanzia e anche stavolta scrive una bella prima parte di storia. il fatto è che da Casty ci aspettiamo qualcosa di più una storia "solo" bella. Naturalmente è presto per giudicare e dovremo aspettare come minimo la prossima settimana per dare un parere affidabile (presumo siano solo due episodi, come qualcuno aveva detto). Per ora però i difetti sono quelli già evidenziati da altri utenti: ritmo un po' lento e poco senso di inquietudine, da imputare anche allo stile rassicurante di Coppola. Aggiungo anche un pizzico di invidia per i topi, che tra Parigi, isole resort, campeggi e barca hanno il loro bell'imbarazzo della scelta per le vacanze... (anche sfido a passare anche una sola notte sulla barca noleggiata da Topolino. Non dico disegnare uno yacht, ma un pedalò sarebbe stato più spazioso).

        Newton Pitagorico e il grammofono silenzia-tutto ???
        Storia ben scritta e ben disegnata che però non aggiunge nulla al personaggio, visto che avevamo visto una trama analoga nella storia in cui sparivano i colori. E in generale quello del "vorrei far sparire qualcosa ma poi mi manca e me ne pento" è un plot non proprio originale. In generale comunque non vado matto per il character di Newton, visto che in molte storie (come questa) il suo ruolo potrebbe essere interpretato dallo zio senza che la trama ne risenta.

        Paperino e la fonte scintillante :)
        Ottima storia che parte da un'idea originale e si risolve con una morale non banale e inaspettata. In mezzo però ci sono gli "auto sabotaggi" di Paperino che non convincono. Mi chiedo (come altri, a quanto ho letto) in che modo ritardare la spedizione avrebbe potuto dissuadere lo Zione dal volere l'elisir. In ogni caso ripeto: bella prova di Panaro.

        Pippo Blog & Tales - L'arrembaggio a sorpresa >:(
        Per me è no. Brevi ispirate ai mercoledì di Pippo senza averne la verve né tantomeno l'originalità.

        I fratelli De' Paperoni - Lo scarabeo d'oro ;)
        Bene recuperare Gedeone. Bene metterlo in coppia con Paperone. Mi chiedo solo se per rilanciarlo non sarebbe stata più indicata una storia di più ampio respiro magari ambientata nel mondo del giornalismo. In fondo su Topolino sta andando avanti (a mio parere con ottimi risultati) il ciclo del Papersera, quindi ampliare quell'ambientazione includendo il Grillo parlante avrebbe potuto dare risultati diversi. In ogni caso bello vedere i due fratelli quasi "in competizione" con caratteri diversi a confronto (a costo di assistere a qualche forzatura ed esagerazione).

        Rockerduck e il segnale dal futuro :)
        Forse la migliore del numero. Penalizzata però dal finale. Come hanno già fatto notare alcuni utenti la resa dei Bassotti appare un po' frettolosa, e l'auto accusa di RK (e relativo crollo delle azioni) non ha alcun senso. Si poteva giustificare se Lusky avesse rubato il telefono, ma essendo stato regolarmente acquistato RK non ha commesso alcun abuso né tantomeno reato. Diciamo che il finale in cui Paperone vince sempre e comunque non deve diventare una condanna dalla quale non è possibile sfuggire.

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        Atius
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          Re:Topolino 3367
          Risposta #18: Domenica 7 Giu 2020, 23:05:35
          Newton Pitagorico e il grammofono silenzia-tutto ???
          Storia ben scritta e ben disegnata che però non aggiunge nulla al personaggio, visto che avevamo visto una trama analoga nella storia in cui sparivano i colori. E in generale quello del "vorrei far sparire qualcosa ma poi mi manca e me ne pento" è un plot non proprio originale. In generale comunque non vado matto per il character di Newton, visto che in molte storie (come questa) il suo ruolo potrebbe essere interpretato dallo zio senza che la trama ne risenta.

          Mah, io non credo che la storia possa essere interpretata allo stesso modo anche da Archimede. Io l'ho sempre visto come un inventore sì strambo, ma comunque serio e responsabile. Secondo me in questo caso Archimede si sarebbe limitato a costruire, chessó, dei panelli isolanti. Mentre Newton è evidente come non rifletta alle conseguenze delle sue azioni, e
          Spoiler: mostra
          crea una macchina per silenziare il mondo intero
          , denotando la sua immaturità e impulsivitá (tipiche di un bambino).
          « Ultima modifica: Domenica 7 Giu 2020, 23:09:21 da Atius »
          O Patria, mia solleva il capo affranto / Sorridi ancora, o bella tra le belle / o madre delle madri asciuga il pianto! / Il ciel per te s'accenda di fiammelle / Splendenti a rischiarar ancor la via / Sì che tu possa riveder le stelle! / Dio ti protegga Italia, così sia.

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            Re:Topolino 3367
            Risposta #19: Lunedì 8 Giu 2020, 10:12:02
            Newton Pitagorico e il grammofono silenzia-tutto ???
            Storia ben scritta e ben disegnata che però non aggiunge nulla al personaggio, visto che avevamo visto una trama analoga nella storia in cui sparivano i colori. E in generale quello del "vorrei far sparire qualcosa ma poi mi manca e me ne pento" è un plot non proprio originale. In generale comunque non vado matto per il character di Newton, visto che in molte storie (come questa) il suo ruolo potrebbe essere interpretato dallo zio senza che la trama ne risenta.

            Mah, io non credo che la storia possa essere interpretata allo stesso modo anche da Archimede. Io l'ho sempre visto come un inventore sì strambo, ma comunque serio e responsabile. Secondo me in questo caso Archimede si sarebbe limitato a costruire, chessó, dei panelli isolanti. Mentre Newton è evidente come non rifletta alle conseguenze delle sue azioni, e
            Spoiler: mostra
            crea una macchina per silenziare il mondo intero
            , denotando la sua immaturità e impulsivitá (tipiche di un bambino).

            Questo è vero, però Newton mi è sembrato delineato un po' troppo come adulto. Nel senso, volere concentrazione per le proprie invenzioni e arrabbiarsi con chi fa rumore sotto alla propria finestra è una cosa che mi attenderei più da Archimede che da un ragazzino. Inoltre, abbiamo assistito a tante storie in cui Archimede "esagera" con le proprie invenzioni, non per irresponsabilità ma semplicemente per effetto collaterale dei suoi congegni. Diciamo che Newton in questa storia era molto poco "bambino".

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            dr. Paperus
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              Re:Topolino 3367
              Risposta #20: Lunedì 8 Giu 2020, 10:18:34

              Questo è vero, però Newton mi è sembrato delineato un po' troppo come adulto. Nel senso, volere concentrazione per le proprie invenzioni e arrabbiarsi con chi fa rumore sotto alla propria finestra è una cosa che mi attenderei più da Archimede che da un ragazzino. Inoltre, abbiamo assistito a tante storie in cui Archimede "esagera" con le proprie invenzioni, non per irresponsabilità ma semplicemente per effetto collaterale dei suoi congegni. Diciamo che Newton in questa storia era molto poco "bambino".

              Vabbè, mi viene in mente la storia di esordio di Edi, Archimede Pitagorico e il Traducigatti, in cui l’inventore è parimenti alle prese con un disturbo sonoro, però ci ragiona su e alla fine decide di “tradurre” il miagolio dei gatti per capire innanzitutto perché si agitano tanto. Mi sembra un approccio ben più adulto, Newton agisce d’impulso.
              ex Paperinik il Templare e Volkabug, inventore dell'Immergrün; prima niubbo, poi lurkatore, adesso utente affezionato; secondo la monetazione antica TEMPLI*PAPERINICUS*E*PAPERIBUS*MIRUM

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                Re:Topolino 3367
                Risposta #21: Lunedì 8 Giu 2020, 10:21:11
                Newton Pitagorico e il grammofono silenzia-tutto ???
                Storia ben scritta e ben disegnata che però non aggiunge nulla al personaggio, visto che avevamo visto una trama analoga nella storia in cui sparivano i colori. E in generale quello del "vorrei far sparire qualcosa ma poi mi manca e me ne pento" è un plot non proprio originale. In generale comunque non vado matto per il character di Newton, visto che in molte storie (come questa) il suo ruolo potrebbe essere interpretato dallo zio senza che la trama ne risenta.

                Mah, io non credo che la storia possa essere interpretata allo stesso modo anche da Archimede. Io l'ho sempre visto come un inventore sì strambo, ma comunque serio e responsabile. Secondo me in questo caso Archimede si sarebbe limitato a costruire, chessó, dei panelli isolanti. Mentre Newton è evidente come non rifletta alle conseguenze delle sue azioni, e
                Spoiler: mostra
                crea una macchina per silenziare il mondo intero
                , denotando la sua immaturità e impulsivitá (tipiche di un bambino).

                Questo è vero, però Newton mi è sembrato delineato un po' troppo come adulto. Nel senso, volere concentrazione per le proprie invenzioni e arrabbiarsi con chi fa rumore sotto alla propria finestra è una cosa che mi attenderei più da Archimede che da un ragazzino. Inoltre, abbiamo assistito a tante storie in cui Archimede "esagera" con le proprie invenzioni, non per irresponsabilità ma semplicemente per effetto collaterale dei suoi congegni. Diciamo che Newton in questa storia era molto poco "bambino".

                Anche questo è vero.
                O Patria, mia solleva il capo affranto / Sorridi ancora, o bella tra le belle / o madre delle madri asciuga il pianto! / Il ciel per te s'accenda di fiammelle / Splendenti a rischiarar ancor la via / Sì che tu possa riveder le stelle! / Dio ti protegga Italia, così sia.

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                  Risposta #22: Martedì 9 Giu 2020, 17:54:37
                  Recensione Topolino 3367


                  La copertina di Giorgio Cavazzano è dedicata alla storia di Casty

                  Un numero quasi completamente sciapo, quello di questa settimana. La parte del leone sembra farla la pubblicità alla grande saga calcistica dell’estate che comincerà su Topolino 3368 (Il torneo delle cento porte), a corredo della quale è presente anche una approfondita intervista ai due autori, Marco Nucci e Donald Soffritti.

                   Parlare invece delle storie presenti sul settimanale è più ostico del solito, stavolta.

                   In apertura abbiamo la prima parte (di due) di Topolino e le onde Skertz (Casty/Coppola): narrazione piacevole (per quelli a cui piace il genere di storie soft dell’autore) ma senza particolari guizzi, almeno al momento.

                   A seguire, purtroppo, la fiera delle banalità.
                  Il nuovo episodio della serie dedicata al nipote combinaguai di Archimede, ossia Newton Pitagorico e il grammofono silenzia-tutto (Nucci/Intini), è praticamente il rifacimento di una precedente avventura, dove il maldestro genietto scombinava senza troppi complimenti i colori, salvo poi rimettere tutto a posto dopo innumerevoli tentativi di ripristino non andati a buon fine. Stavolta quelli presi di mira sono i suoni e, anche stavolta, l’invenzione fa cilecca. Quale sarà la soluzione? Spegnere il marchingegno e attendere che lo scompiglio torni al suo posto da solo.

                   Mi chiedo a che pro pubblicare queste storie (che alla fine sono tutte basate sullo stesso canovaccio) a così breve distanza l’una dall’altra, se poi i risultati sono questi. Inflazionare un autore e una trama non credo sia mai una buona cosa.

                   In Paperino e la fonte scintillante (Panaro/Soldati) vediamo invece Paperino e nipoti in cerca di una misteriosa fonte che risolverebbe i problemi di lucidatura delle monete di Zio Paperone, ma sono ostacolati da qualcuno… Chi sarà mai? L’attenzione resta quindi alta per scoprire l’identità del sabotatore, salvo poi arrivare a leggere le vignette finali e chiedersi quale sia stato il senso di tutto quanto letto fino a poco prima.

                   Dopo la breve Pippo Blog & Tales: L’arrembaggio a sorpresa (Panini/Ubezio), secondo episodio della serie che ripropone in veste dinamica e scherzosa la struttura dei Mercoledì di Pippo, ma che è appunto troppo breve per reggere sulle sue spalle l’intero numero, arriviamo a quella che, dal titolo, sembra essere un’idea interessante, visti i protagonisti.

                   I fratelli de’ Paperoni: Lo scarabeo d’oro (Stabile/Asaro) ci presenta infatti Paperone e Gedeone imbarcati nella stessa avventura, alla ricerca di un tesoro. Ci si aspetterebbe una storia dinamica, frizzante e piena di colpi di scena, visti i protagonisti, e invece tutto si riduce ad una sequela continua di battibecchi tra i due, senza nessun ostacolo, nessun antagonista, nessun colpo di scena, nessun perché.

                   In chiusura, Rockerduck e il segnale dal futuro (Mazzoleni/Mazzon), storia che sembra arrivare dritta dagli anni Novanta, visto l’impianto e la macrotrama che, fondamentalmente, sono stati già sfruttati diverse volte in passato. Lettura che se non altro scorre via senza problemi, ma che soffre purtroppo tremendamente di già visto.

                   È chiaro che il settimanale, per scopo dichiarato ormai sempre più frequentemente dagli autori e dagli addetti ai lavori, è indirizzato ad un pubblico di giovani(ssimi), ma è altrettanto vero che scrivere per i bambini non vuol dire scrivere storie senza né capo né coda. Non si chiedono certamente contenuti di livello aulico o con risvolti filosofici che portino a considerazioni sui massimi sistemi dell’universo, ma una lettura che lasci qualcosa al lettore anche dopo aver chiuso l’albo non dovrebbe essere una richiesta così fuori dal mondo.

                   Speriamo in numeri migliori, insomma, che almeno si facciano ricordare anche a distanza di qualche settimana.

                   Oltre alle storie, troviamo un’intervista ad una giovane cantante, un piccolo approfondimento sui campioni olimpici e alcuni consigli di lettura per ragazzi. In allegato, inoltre, la borraccia con le immagini di Paperino o Topolino.



                  Voto del recensore: 2/5
                  Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
                  http://www.papersera.net/wp/2020/06/09/topolino-3367/

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                  Vincenzo
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                    Re:Topolino 3367
                    Risposta #23: Martedì 9 Giu 2020, 18:15:06
                    Non so, definire senza capo nè coda le storie di Panaro e Mazzoleni mi sembra molto ingeneroso.
                    Entrambe di certo non brillano per originalità, tuttavia nella prima il colpo di scena viene ben motivato dall'autore e la seconda scorre liscia come l'olio, sfruttando sì binari collaudati, ma mantenendo l'interesse del lettore fino alla chiusura (che è forse il maggior difetto della storia, su questo concordo con gli altri).
                    La breve di Vito presenta diverse gag riuscite, sfruttando la rivalità fra i due fratelli che è sempre stata evidenziata fin dall'esordio di Gedeone.
                    If you can dream it, you can do it.

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                      Re:Topolino 3367
                      Risposta #24: Martedì 9 Giu 2020, 20:04:12
                      Ci si lamenta spesso che i personaggi Disney siano troppo schematici e che soffrano di un background troppo ripetitivo.
                      Panaro ha scritto una storia che, a parte risulti scorrevole e ben scritta, ci mostra un Paperino finalmente diverso.
                      Un papero senza grandi aspirazioni, che si culla sulle sicurezze "monotone" della sua esistenza ma che, come raffigurato in questa occasione, avrebbe il "sogno" di ripercorrere le orme dello Zione.
                      Ovviamente con un orizzonte temporale molto dilazionato ! Sia perchè non si potrebbe affrettare una successione tra i due (visto che il tempo è cristallizzato nelle storie disneyane e questi personaggi ricoprirànno in eterno i rispettivi ruoli), sia perchè è nell'indole di Paperino voler apprendere con calma, estrema calma. Ma siccome sappiamo tutti che proprio questa è la sua indole, il colpo finale di Panaro riesce a dare una ventata di freschezza e nuova profondità al personaggio.
                      Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

                      *

                      Cornelius
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                        Re:Topolino 3367
                        Risposta #25: Martedì 9 Giu 2020, 22:08:12
                        Io ho descritto come 'masochista' la scelta di Paperino di boicottare quel prodotto che avrebbe potuto sostituirlo nella lucidatura delle monete. A volte è capitato che gli operai si siano ribellati alle macchine (che, se gli hanno reso più leggero il lavoro, a volte glielo hanno letteralemente tolto) e questa è la volta dell'operaio Paperino. Che, come tutti noi, spesso maledice certe mansioni ma poi si rende conto che senza queste certi guadagni (se pur minimi) non arrivano. Senza contare certe abitudini quasi quotidiane la cui improvvisa scomparsa potrebbe destabilizzarci.

                        La lucidatura delle monete può essere pesante se fatta da solo all'interno della grande sala del denaro (magari con una radiolina accanto), di fronte a grandi montagne gialle dove non è sempre facile perimetrare la propria azione, distinguendo fra le monete già brillanti e le altre ancora opache, in superficie quanto in profondità: Paperino è un bravo operaio anche nel non mischiare i vari gruppi. Ma anche piacevole se accompagnata dai racconti dello zione fatti più che altro ai nipotini ma ascoltati, volente o nolente, anche dal nipote maggiore.

                                                                 

                        Alla fine quella che mi era sembrata una reazione strana da parte di Paperino, nel negarsi la possibilità di cancellare una attività noiosa quanto costante (e, alla lunga, anche faticosa), la rivedo come un suo modo di delimitare un certo territorio, il suo, geloso di svolgere una attività tradizionale che non vuole comunque abbandonare, perché da a lui quella importanza, quella indispensabilità che altrimenti svanirebbe (alla fine servo a qualcosa, faccio qualcosa per...).

                        Pensavo che una volta terminata l'opera, Paperino tornasse a casa limitandosi a contare quel poco che aveva guadagnato (spesso nulla, considerando la lista dei debiti: ma anche accorciarla può essere considerato un guadagno) e a pensare a come spenderlo, senza elucubrare nulla circa la possibilità di migliorarsi nel futuro ma campando alla giornata. Invece il finale di Carlo Panaro ci sta: voler apprendere, col tempo, segreti, espedienti e trucchi del mestiere del ricco parente per migliorare, anche di poco, la sua condizione come quella dei nipotini, senza attendere una eredità mai troppo vicina, è una legittima volontà da parte di un papero spesso troppo sottovalutato (al di là dei suoi alter ego).

                        « Ultima modifica: Martedì 9 Giu 2020, 22:40:34 da Cornelius Coot »

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                          Re:Topolino 3367
                          Risposta #26: Martedì 9 Giu 2020, 22:35:40
                          Ci si lamenta spesso che i personaggi Disney siano troppo schematici e che soffrano di un background troppo ripetitivo.
                          Panaro ha scritto una storia che, a parte risulti scorrevole e ben scritta, ci mostra un Paperino finalmente diverso.
                          Un papero senza grandi aspirazioni, che si culla sulle sicurezze "monotone" della sua esistenza ma che, come raffigurato in questa occasione, avrebbe il "sogno" di ripercorrere le orme dello Zione.
                          Ovviamente con un orizzonte temporale molto dilazionato ! Sia perchè non si potrebbe affrettare una successione tra i due (visto che il tempo è cristallizzato nelle storie disneyane e questi personaggi ricoprirànno in eterno i rispettivi ruoli), sia perchè è nell'indole di Paperino voler apprendere con calma, estrema calma. Ma siccome sappiamo tutti che proprio questa è la sua indole, il colpo finale di Panaro riesce a dare una ventata di freschezza e nuova profondità al personaggio.

                          Una chiave di lettura alquanto interessante, anche se, a mio avviso, la storia racchiude un gradevole sottotesto metaletterario, come se Panaro stesse giocando col suo tipico canovaccio, sicché, dando l'impressione di procedere verso l'usuale e monotona direzione, scomponesse quest'ultima pezzo dopo pezzo, arrivando così ad un finale né stucchevole né sentimentalista, per quanto il macchinario narrativo che c'è dietro non sia sempre fluido su più punti. Apprezzabile, comunque, il tentativo di seguire un'approccio differente.

                          A proposito di questo numero, mi ha fatto molto piacere trovare una storia con Rockerduck protagonista - come ho fatto intuire a più riprese in passato, è uno dei miei personaggi preferiti - per quanto la storia in questione c'è da dire che non sia particolarmente trascendentale, con il personaggio sempre più vicino ad un generico rivale di Paperone disposto a concedersi alcune scorrettezze, ma credo in questo caso il difetto emerga per via del suo ruolo da protagonista (nonostante esserlo non sia equivalente ad occupare la giusta sponda della morale, eh...).

                          Infine, Gedeone già non mi convinceva quando Artibani lo aveva fatto ritornare ne Il segreto di Cuordipietra, e figuriamoci se ci riesce una storia di dieci pagine, dove c'è veramente poco spazio per instaurare la giusta alchimia/rivalità con Paperone. Mi spiace, ma il Gedeone autentico per me resta quello de I gamberi in salmì: il battibeccare in continuazione non è una condizione sufficiente affinché la relazione tra due personaggi sia ben scritta o funzionale alla trama.

                          Questa volta sono perfettamente d'accordo con la recensione che è stata pubblicata stasera.
                          Quello che francamente mi stupisce, è come possano piacere storie come queste in cui ai personaggi è stata tolta qualsiasi tridimensionalità per ridurli ad un'orda di puppazzetti ghignanti calati in vicende frenetiche e senza logica. Mi ricordano i cortometraggi di Benny Hill ma meno divertenti.
                          Salvo si e no la storia di Casty, ma purtroppo anche questo autore talvolta si adegua a ciò.

                          Altro pensiero condivisibile, tuttavia è ormai risaputo che per il Topolino attuale le sfumature di grigio sono pressoché inesistenti, quindi non vedo perché stupirsene più di tanto.
                          « Ultima modifica: Martedì 9 Giu 2020, 22:54:21 da Andy98 »

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                            Re:Topolino 3367
                            Risposta #27: Martedì 9 Giu 2020, 22:41:43
                            Questa volta sono perfettamente d'accordo con la recensione che è stata pubblicata stasera.
                            Quello che francamente mi stupisce, è come possano piacere storie come queste in cui ai personaggi è stata tolta qualsiasi tridimensionalità per ridurli ad un'orda di puppazzetti ghignanti calati in vicende frenetiche e senza logica. Mi ricordano i cortometraggi di Benny Hill ma meno divertenti.
                            Salvo si e no la storia di Casty, ma purtroppo anche questo autore talvolta si adegua a ciò.

                            ...ho la febbre, ma ti porto fuori a bere...

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                              Re:Topolino 3367
                              Risposta #28: Mercoledì 10 Giu 2020, 09:30:31
                              Un numeo che, nel commplesso, non mi è piaiciuto.

                              - Topolino e le onde Skertz: storia piacevole, ma non mi ha preso più di tanto.

                              - Newton Pitagorico e il grammofono silenzia-tutto: come qualcuno ha già commentato, ci sono forti rimandi alla seconda storia di questo ciclo. Mi è parso affrettato il finale, ma piacevole la soluzione di non coinvolgere nuovamente Qui, Quo e Qua.

                              - Paperino e la fonte scintillante: storia piacevole con un finale per certi versi spiazzante, ma che mi ha lasciato perplesso nelle motivazioni di Paperino.

                              - Pippo Blog & Tales: L’arrembaggio a sorpresa: mi ha ricordato fin troppo i Mercoledì di Pippo usando anche alcuni escamotage della serie di Salvagnini.

                              - I fratelli De' Paperoni - Lo scarabeo d'oro questo zio Paperone mi è sembrato alquanto out of character per la sua eccessiva ingenuità quando dovrebbe essere abituato alla presenza di trappole, tranelli e trabocchetti durante una caccia al tesoro.

                              - Rockerduck e il segnale dal futuro: storia molto simpatica fino al finale che ho trovato svilente per
                              Spoiler: mostra
                              la facilità con cui si arrendono i Bassotti quando, nelle Lentichie di Babilonia, erano loro ad interpretare un fantasma per spaventare Paperone oltre a non aver capito il perché Rockerduck dovrebbe essere deriso sulla pubblica piazza
                              Lettore convinto...

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                                Re:Topolino 3367
                                Risposta #29: Giovedì 11 Giu 2020, 11:54:00
                                Guarda caso, Lo scarabeo d'oro è proprio il nome del giornale di proprietà di Paperon de' Paperoni in Paperino e i gamberi in salmì. Mi piace pensare che la storia di Vito si situi cronologicamente prima di quell'avventura, e che Paperone abbia deciso di chiamare il suo giornale a ricordo del felice ritrovamento.
                                "Coi dollari, coi dollari si compran le vallate / Così le mie ricchezze saran settuplicate" (da Paperino e l'eco dei dollari)

                                 

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