Invece io penso che, anche se può sembrare come dite "bambinesca", sia meravigliosa. Non importerebbe per me neanche se non fosse proprio inerente alla storia (anche se mancherebbe la motivazione del perché sia stata messa quella copertina nello specifico in quel determinato numero). Questo tipo di copertine molto vago e con un personaggio sorridente sono da sempre presenti nella storia del Topolino ed è giusto che rimangano. A dire la verità credo che questa sia una delle copertine più belle degli ultimi tempi. Io, tra i tre disegnatori infatti, preferisco Cavazzano, dopo viene Freccero, e per ultimo Perina. Se devo essere sincero dunque, le copertine di Perina non mi piacciono molto e non solo: anche le storie disegnate da lui non mi convincono mai a pieno. Un tratto personale che, non so perché, non mi aggrada.
Quoto. Non so, non riesco a comprendere queste critiche, peraltro già sentite in altre occasioni, all'espressione dei personaggi; non è una faccia inebetita, né ridicola, perché c'è un motivo se Topolino sorride così: è sbalordito, affascinato dalle bellezze del mondo sottomarino, e chi non lo sarebbe? Il pericolo dietro non lo vede (a meno che non abbia un altro paio di occhi sulla nuca, ma forse dovrei ripassare l'anatomia topesca), per cui non se ne cura, e questo mette ancor più in allarme il lettore che si preoccupa per l'imprudenza del suo beniamino, spintosi forse oltre il limite consentito; il pesce verdognolo in alto sembra condividere questa preoccupazione, ma non può far nulla per avvertire il personaggio. Tutto le altre disquisizioni, passatemi l'espressione, significano a mio avviso
giudicare il libro dalla copertina.
Topolino Giramondo - Mistero in profondità (Gabriele Panini e Giuseppe Zironi, Gabriele Panini, Giampaolo Soldati); qualche numero fa era stato detto che la migliore storia di Zironi della serie Topolino Giramondo fosse stata quella ambientata nelle desertiche lande dell'Africa settentrionale; io invece sono rimasto totalmente affascinato da questa nuova avventura, e mi sento di considerarla la "nuova migliore". Stavolta mi ha convinto pure la trama, anche se ho percepito una sorta di censura nella
rivelazione della vera natura del contenuto delle latte... ma per me erano altro.
Ma che suspence, nelle inquadrature notturne a bordo, nella discesa per quei 11.000 metri, che pesavano tutti! Ho avuto l'impressione che davvero l'autore (come anche il disegnatore del resto) abbia fatto sua l'ambientazione della storia, riuscendo a trasmettere tutta la meraviglia e il terrore che questa può rappresentare. Ottima prova.
Il Torneo delle Cento Porte - Terzo turno: Piano 4-3-1-2 (Marco Nucci, Donald Soffritti); Puntata che non racconta nulla di nuovo, una trama assolutamente ordinaria nella routine degli eventi pubblici paperopolesi, con i loro usuali colpi di scena... eppure lo stile di Nucci è magnetico, lo humour incisivo ed efficace (riesco davvero a ridere), e valorizza i disegni di Soffritti che non mi hanno mai fatto impazzire, ma in questo caso mi sono apparsi abbastanza dinamici e azzeccati. Si sta facendo una grande propaganda intorno a questa storia a tema calcistico, e mi sento di affermare che... finalmente si pubblicizza una storia che non è tutto fumo e niente arrosto!
I Fratelli De' Paperoni - Il cilindro del potere (Vito Stabile, Marco Meloni); che dire, la serie, per quanto caratterizzata da un numero risicato di pagine per storia, mi convince sempre di più: non ci sono incoerenze rispetto alla prima avventura, Stabile insiste proficuamente sul contrasto tra i caratteri antitetici dei due fratelli, dando un senso all'idea stessa del prodotto (su un settimanale che di tanto in tanto pubblica storie che mancano proprio del senso stesso di esistere), per quanto le basette di Gedeone continuino a dare un poco fastidio; finale non scontato, insomma goal approvato per Stabile/Meloni.
Paperino e le burle della burocrazia (Monica Manzoni, Nico Picone); sì, in effetti è la storia un po' più debole del numero, ma ricordarci ogni tanto che Paperino è inetto e "sfigato" anche solo con storielle di serie B non fa male, laddove si rischia sempre di renderlo troppo spesso eroico per via delle molteplici identità segrete. Debole però lo resta, a mio avviso, per la poco convincente cornice: ok, la Burlonia e i suoi abitanti fanno quantomeno sorridere, ma la zia che ama gli scherzi? Perché Paperino la teme così tanto? Forse sarebbe stato più facile immedesimarsi nel papero vestito alla marinara se lo si fosse fatto incontrare effettivamente con questa zia, giusto per avere un assaggio delle sue taglienti battute e ridacchiare anche noi. Invece si ripiega sulla comicità abbastanza becera dei Burloniani... occasione sprecata insomma; ma se una rondine non fa primavera, d'altronde una singola storia non invalida il numero (Ezechiele Lupo e Compare Orso nei fumetti anni '70, ne sapete qualcosa?)
P.S. Ma solo io al sentir nominare una Paperanna, ho pensato subito alla Perla di Labuan di
questa bellissima storia?
Star Top 3 - Episodio 2: Il pianeta bambino (Bruno Enna, Carlo Limido); molto molto OK e interessante. Bene, fa sempre piacere rivedere Orazio e Clarabella meno lobotomizzati, di nuovo rianimati col defibrillatore e capaci di "sopportare" ruoli di primo piano in compagnia degli inarrivabili Pippo e Topolino. Spassosa e gradevole la puntata, vuoi per tutto il contesto (avete colto però il riferimento ad
Alien - Covenant? A me ha fatto accapponare la pelle per un attimo), vuoi per la sottotrama delle coppie, e Pippok non può che essere il punto di vista giusto per apprezzare la vicenda; Enna sembra più a suo agio nello spazio che altrove...
In conclusione, un numero pienamente promosso! Non mi capita spesso di chiudere il libretto ed essere così soddisfatto dell'acquisto, bene così Bertani!