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E' tornato il nostro avvocato con le barzellette quotidiane!!!

Ci era mancato tantissimo:-)  Ben tornato....

In trepida attesa dell' Avvocato, eccone una appena letta su http://www.facebook.com/pages/Una-battuta-tira-laltra/113805845383356

Un uomo e una donna si scontrano in un incidente automobilistico. Le due auto sono distrutte, anche se nessuno dei due è ferito. Riescono a strisciare fuori dalle macchine sfasciate e la donna dice all'uomo: “Non riesco a crederci: tu sei un uomo... io una donna. E ora guarda le nostre macchine: sono completamente distrutte eppure noi siamo illesi. Questo è un segno: il destino ha voluto che ci incontrassimo e che diventassimo amici e che vivessimo insieme in pace per il resto dei nostri giorni!” E lui: “Sono d'accordo: deve essere un segno del cielo!” La donna prosegue: “E guarda quest'altro miracolo... la mia macchina è interamente distrutta, ma la bottiglia di champagne che avevo dentro non si è rotta. Di certo il destino voleva che noi brindassimo per celebrare il nostro fortunato incontro...” La donna gli passa la bottiglia, lui la apre, se ne beve praticamente metà. Poi la passa a lei... ma la donna richiude la bottiglia senza berne neppure una goccia. L'uomo le chiede: “Tu non bevi???” E lei risponde: “No...tu credi pure alle fiabe... io aspetto che arrivi la polizia stradale.......”

Questa è perfidia allo stato puro!

Come si chiama una donna che sa sempre dove si trova il marito?
Vedova!

In trepida attesa dell' Avvocato, eccone una appena letta su http://www.facebook.com/pages/Una-battuta-tira-laltra/113805845383356

Un uomo e una donna si scontrano in un incidente automobilistico. Le due auto sono distrutte, anche se nessuno dei due è ferito. Riescono a strisciare fuori dalle macchine sfasciate e la donna dice all'uomo: “Non riesco a crederci: tu sei un uomo... io una donna. E ora guarda le nostre macchine: sono completamente distrutte eppure noi siamo illesi. Questo è un segno: il destino ha voluto che ci incontrassimo e che diventassimo amici e che vivessimo insieme in pace per il resto dei nostri giorni!” E lui: “Sono d'accordo: deve essere un segno del cielo!” La donna prosegue: “E guarda quest'altro miracolo... la mia macchina è interamente distrutta, ma la bottiglia di champagne che avevo dentro non si è rotta. Di certo il destino voleva che noi brindassimo per celebrare il nostro fortunato incontro...” La donna gli passa la bottiglia, lui la apre, se ne beve praticamente metà. Poi la passa a lei... ma la donna richiude la bottiglia senza berne neppure una goccia. L'uomo le chiede: “Tu non bevi???” E lei risponde: “No...tu credi pure alle fiabe... io aspetto che arrivi la polizia stradale.......”

 

Rotfl, questa è ottima.

Due amici s'incontrano per caso dopo tanto tempo.
- Ohe, chi si vede! Quanto tempo è passato? Come stai?
- Guarda, la mia ditta è in fallimento, mia moglie mi tradisce con il commercialista, mia figlia mi ritiene un bastardo, la mia amante vuole che la storia diventi seria, ho fatto un incidente con la macchina che mi ha fatto stare in ospedale quaranta giorni e mio padre è morto una settimana fa.
- Ma dai, qualcosa di positivo ci sarà!
- Il test dell'aids.

Due amici s'incontrano per caso dopo tanto tempo.[...]

Me ne ricorda una non troppo diversa:

Un tizio, sulla spalletta del ponte, minaccia di buttarsi. Un buon samaritano cerca di farlo desistere:
- Non ti buttare! Pensa a chi ti vuole bene! Pensa a tua madre! -
- Mamma è morta! -
- Tuo padre? -
- Pure! -
- Pensa a tua moglie! -
- Ho scoperto che mi fa le corna! -
- Pensa ai tuoi amici! -
- E' proprio con loro, che mi fa le corna! -
- Pensa al tuo lavoro! -
- Mi hanno licenziato... -
- Hai figli? -
- La grande è scappata di casa, il piccolo non mi rivolge la parola... -
- Ma su, ci sarà qualcosa di buono nella tua vita! Fai qualche sport? -
- Mi sono spaccato il ginocchio e non posso più sciare -
- Avrai pure un hobby....-
- Collezionavo fumetti ma mi è andata a fuoco la casa.... -
- Ma ci sarà qualcosa che ti emoziona, per cui vale la pena vivere! Che so io, tifi per una squadra di calcio? -
- In effetti sì, io tiferei Sampdoria... -
- Eh, ma allora dillo! E buttati!!!! -

Due amici s'incontrano per caso dopo tanto tempo.
- Ohe, chi si vede! Quanto tempo è passato? Come stai?
- Guarda, la mia ditta è in fallimento, mia moglie mi tradisce con il commercialista, mia figlia mi ritiene un bastardo, la mia amante vuole che la storia diventi seria, ho fatto un incidente con la macchina che mi ha fatto stare in ospedale quaranta giorni e mio padre è morto una settimana fa.
- Ma dai, qualcosa di positivo ci sarà!
- Il test dell'aids.

Avv. questa storiella non mi fa ridere, mi intristisce.

Me ne ricorda una non troppo diversa:

-cut-

- Ma ci sarà qualcosa che ti emoziona, per cui vale la pena vivere! Che so io, tifi per una squadra di calcio? -
- In effetti sì, io tiferei Sampdoria... -
- Eh, ma allora dillo! E buttati!!!! -

Ricordi bene
È il tipo di barzellette con cui i milanisti si sono consolati per cinque anni.
Qui la raccontava pkthebest, alias avv. Photomas, famigerato milanista del forum

Ve ne racconto una trovata su una rivista elettronica di moltissimi anni fa,
ma che non ho mai ritrovato altrove.

Un domenicano, un benedettino e un francescano si ritrovano a camminare insieme
nel corso di un pellegrinaggio. Per passare il tempo, decidono di raccontarsi
le opere dei fondatori dei rispettivi ordini monastici e i loro meriti.
Comincia il domenicano, che è un ordine di dotti predicatori, e fa un lungo discorso,
tutto infarcito di citazioni latine,  infervorato e trascinante,
e conclude con una benedizione per la gloria della Chiesa.
Gli altri due, di poca dottrina e scarsa frequentazione del latino, già paventano la figuraccia,
quando il benedettino, aduso alla regola 'ora et labora' più che alle chiacchiere,
ha l' illuminazione e decide di cavarsela con : 'Benedictus benedicta benedicat'
(San Benedetto benedica quel che è stato  benedetto).
Allora il francescano, il più umile dei tre, vede la salvezza
e si lancia anche lui in una frase latina: 'Franciscus francisca franciscat...'

Mhh, noto che le barzellette bastarde non hanno grande seguito... Vabbé, anticipo quella di domani, sperando che il Silvio non politico non disturbi nessuno.

Berlusconi ha una certa età, e ormai anche per lui è arrivato il momento di pensare all'estremo giorno. Chiama quindi il fedele Galliani e gli ordina di andare a trattare col Vaticano, perché gli mettano a disposizione una tomba di alto rango.
Un paio di giorni dopo, l'Adriano trino e quattrino torna ad Arcore.
- Silvio, ho tre proposte per te.
- Sentiamole.
- La prima è la tomba nella basilica di San Pietro a Roma.
- Bella, la più importante Chiesa del mondo. Adatta, direi. E quanto vogliono?
- Venti miliardi di Euro.
- La seconda proposta?
- Propongono la stalla della natività a Betlemme. Ma vogliono venticinque miliardi di Euro.
- Hm, e la terza proposta qual è?
- Il Santo Sepolcro.
- Beh, sarebbe un'ottima scelta. Ma quanto vogliono qui?
- Trenta miliardi di Euro.
- Adriano, scusa. Ma... gli hai detto che è per tre giorni, vero?

Ricordi bene
È il tipo di barzellette con cui i milanisti si sono consolati per cinque anni.
Qui la raccontava pkthebest, alias avv. Photomas, famigerato milanista del forum

Ah, non la ricordavo [
Pero' vorrei chiarire una cosa: nella versione dell'Avvocato il soccorritore invita l'altro al suicidio perche' lo detesta in quanto rivale sportivo. Nella versione che fu raccontata a me, l'aspirante suicida, dopo aver rivelato come praticamente ogni aspetto della sua vita stia andando a rotoli, rivela di tifare per una squadra le cui sorti sono pessime... e il soccorritore si arrende, di fronte ad un caso evidentemente disperato (ho scelto la Sampdoria, appena retrocessa, proprio per questo motivo: a me la barzellette fu inizialmente raccontata con la Reggina, mi pare). Quindi le due barzellette sono in realta' molto diverse

Comunque, dato che una barzelletta spiegata e' una cosa tristissima, provo a farmi perdonare raccontandone qualcun'altra:

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 Un seminarista chiede al suo istruttore:
"Padre, e' vero quello che si dice, che noi gesuiti non rispondiamo mai alle domande, se non con altre domande?"
"Chi te lo ha detto, figliolo?"

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La giraffa, l'elefante e lo struzzo vanno dal creatore a protestare per come li ha fatti.
Per prima entra la giraffa. Dio le chiede: "C"e' qualcosa che non va?"
"E me lo chiedi? Questo collo lunghissimo e' ridicolo! Mi ridono dietro tutti! Devi accorciarmelo!"
"Figliola, mi addolora sentirti dire cosi'. Ma non capisci che quel collo e' un dono speciale? Nella savana, esso ti permette di raccogliere le foglie degli alberi piu' alti, trovando cibo anche quando gli altri animali patiscono la fame."
La giraffa si convince che e' giusto e se ne esce tutta contenta. Gli altri le chiedono: "E il collo?" E lei: "il mio collo e' bellissimo e va bene cosi'" e se ne va.
Per secondo entra l'elefante. "Signore, mi devi rimpicciolire le orecchie! Sono terribili!"
"Ma come, figliolo. Quelle orecchie sono un segno della mia predilezione. Quando infuoca il caldo, esse ti permettono di regolare la temperatura, sopravvivendo all'afa mentre tutti gli altri animali soffocano..."
Dopo un po', pure l'elefante si convince e se ne va soddisfatto. "Ma come, ti tieni le orecchie?" chiede lo struzzo. "Le mie orecchie vanno bene cosi'" replica l'elefante.
Tocca allo struzzo. Con aria decisa, entra dentro ed esordisce:
"A me non mi incanti con le chiacchere, Signore. O il sedere piu' grosso, o l'uovo piu' piccolo!!!!"

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Una donna e' seduta al bar bevendo un cocktail quando entra un tipo tutto muscoli, abiti attillati, occhiali firmati... la donna comincia ad osservarlo, e l'uomo, accortosene, le si avvicina con aria molto sicura. Con voce suadente le dice: "Per 20 euro faro' tutto quello che vuoi, ad una condizione."
"Quale?"
"Devi riuscire a dire cosa vuoi che io faccia in sole tre parole."
La donna lo osserva interessata. Ci pensa un po', poi apre la borsetta, estrae una banconota da 20 euro, la posa sul tavolo... e sussurra:
"Puliscimi la casa..."

Ormai che sono partita, ve ne racconto un'altra. E' ambientata a Spezia (e anzi a me fu raccontata proprio in dialetto spezzino), ma la si puo' localizzare facilmente anche altrove


Gigion Abossa sta rientrando a casa in auto, dopo una serata trascorsa con gli amici, e proprio del tutto sobrio non e'. Cosi', per tenersi sveglio, ascolta la radio su una stazione locale. Ad un tratto, alla radio sente un annuncio elettrizzante:
"Attenzione, alcuni testimoni avrebbero segnalato la presenza di un UFO nella zona di Biassa. La notizia non e' confermata, vi terremo informati non appena ne sapremo qualcosa di piu'".
"Un UFO! Che belessa!" pensa Gigion Abossa. "Quanto mi piacerebbe incontrarne uno! Diventerei famoso! Che bello!" e tutto infervorato comincia a guardarsi intorno speranzoso.
Ad un tratto, lo vede! A bordo strada, dietro ad una alta siepe, alcune luci colorate ruotano e fluttuano nell'aria. Gigion ferma la macchina, scende e con passo cauto si avvicina. Arriva cosi' in una specie di piazzola, dove si trova uno strano veicolo, da cui provengono le luci fluttuanti. Sul davanti del veicolo c'e' una scritta incomprensibile... ma quel che piu' conta, a fianco c'e' l'alieno!!!! Nella penombra del veicolo si intravede una piccola creatura con le gambe rattrappite, simile ad un uomo accucciato.
Gigion, con il cuore in gola, si fa avanti, le mani alzate in segno di pace, e dopo essersi schiarito la voce proclama:
"Salute a voi, o popolo delle stelle! Io sono Gigion Abossa... e VI DO' IL BENVENUTO SUL PIANETA TERRA!"
La creatura si volta, lo guarda e gli risponde:
"Salute a te, Gigion Abossa. Io sono l'autista dell'ambulanza della Pubblica Assistenza... E STO CAGANDO..."

Ormai che sono partita, ve ne racconto un'altra. E' ambientata a Spezia (e anzi a me fu raccontata proprio in dialetto spezzino), ma la si puo' localizzare facilmente anche altrove

E' vero! Questa la sentii, protagonista un camionista in autostrada, raccontata su una nave diretta da Livorno a Palermo, in dialetto toscano! Ancora adesso se ci penso mi fa più ridere l'accento del tizio che la raccontava più che la barzellatta in sé!

Un tizio è per strada col suo cane, quando un rottweiller enorme si para davanti al tizio con un fare estremamente minaccioso. Sta per saltare addosso all'uomo.
Ma il cane fedele del tizio, con un balzo incredibile, è addosso al rottweiller e, con un colpo precisissimo, riesce a spezzargli la giugulare, uccidendolo e salvando il suo padrone.
L'uomo inizia a coccolare il fedele amico con abbracci e carezze, e giocandoci un po' insieme: "Bravo, mio fedele amico. Bravo."
Il giorno dopo, uomo e animale si trovano a passare per la stessa strada, quando vengono circondati dagli amici del rottweiller, che lo vogliono vendicare: quattro alani, sei bulldog, cinque rottweiller, sei cani da combattimento generico e due pastori tedeschi cintura nera di judo [oh, c'era nella barzelletta quando me l'hanno raccontata: che ci posso fare? NDR].
Il cane dell'uomo non fa una piega. Si sputa sulle zampe, se le strofina, se le sconocchia, si mette in posizione d'attacco, fa un salto e... colpisce il primo, poi balza sul secondo, poi sul terzo ecc ecc, senza che gli altri cani riescano neppure a reagire! In trenta secondi li ha massacrati tutti!
Il cane torna dal padrone, che lo ringrazia a suon di coccole per il salvataggio.
Un passante ha assistito alla scena e domanda: "Scusi, il suo cane è fenomenale. Ma che razza è?"
"Mah, guardi, non lo so di preciso. Pensi che quando mio fratello me l'ha portato dall'Africa, prima che gliela radessi, questo cane aveva pure la parrucca..."

Il Vescovo sta visitando una chiesina della diocesi, e nota che, di fronte a un quadro, si trovano tanti trespoli.
- Ma, fratello, cosa sono questi trespoli?
- Servono per i pappagalli che vengono a contemplare questo dipinto della Beata Vegine.
- I pappagalli?
- Sì, Eminenza, e ne vengono tantissimi.
- E come mai?
- Beh, il quadro raffigura un'apparizione della Beata Madre di Loreto.