E sia, cedo pure io alla tentazione della barzelletta VM18

Un tizio si arruola nella Legione Straniera e viene assegnato ad un fortino sperduto in mezzo al deserto. Giunto in loco, viene accolto dal capitano della guarnigione che gli fa tutto un discorsetto su quanto è dura la vita del legionario e compagnia bella. Il discorso finisce come segue:
"La cosa più dura da sopportare, per un legionario, è la mancanza di donne. All'inizio sembra facile, ma con il passare del tempo diventa intollerabile e anche gli uomini più determinati non ce la fanno proprio più. A tal scopo, sappia, in quella stalla c'è sempre una cammella pronta all'uso. Lei mi chiede le chiavi della stalla e io gliele dò, si fa così."
Il tizio rimane inorridito al pensiero di una simile aberrazione, ma tace, ripromettendosi di non cadere mai tanto in basso.
Passano i mesi. Dopo un anno, il tipo comincia effettivamente a sentirsi in difficoltà. In un momento di debolezza si ritrova a pensare alla cammella... ma poi scaccia il pensiero, indignato.
Dopo due anni, la sua resistenza è al limite. Si sorprende a chiedersi se la cammella sia bionda o bruna... poi il suo orgoglio ha la meglio e respinge nuovamente l'idea, disgustato.
Dopo tre anni, è ormai ridotto ad un livello di abbrutimento totale. Cedendo ai più bassi istinti, irrompe nell'ufficio del capitano, chiedendo con urgenza le chiavi della stalla. Il capitano gliele dà senza battere ciglio.
Il tipo corre nella stalla e si chiude dentro con la cammella. Ne esce dopo circa quattro ore, stanco ma rilassato. Con il sorriso sulle labbra riporta la chiave al capitano, che lo accoglie stupito: "Ma come, ha già finito?!"
"Beh, sì... ci ho messo quattro ore, non mi pare tanto poco..."
"Gli altri di solito ci mettono una settimana."
Il tipo non crede alle sue orecchie: "Una settimana?!?!"
"Sì, una settimana è il minimo... una volta sellata la cammella, ad arrivare al più vicino bordello ci vogliono tre giorni, un giorno stai lì, poi tre giorni a tornare..."