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Tratto da Gli Albi d'oro di Topolino, n°30, pag.99:

Pippo prende in mano il telefono
Chiamante: Pronto? E' il cinque - uno - uno - uno - uno?
Pippo: No! E' il cinque undici - undici!
C: Oh, scusate per il disturbo!
P: Di niente, avrei risposto al telefono comunque!

 

Un avvocato ed una giovane ingegnera si trovano ai caraibi.
L'avvocato le racconta cosa gli sia capitato:
- Sai, sono qui essenzialmente per dimenticare. Un maledettissimo incendio ha distrutto casa mia, ucciso mia moglie, mio figlio, mia suocera. Non avevo più nulla ed ero ai confini della disperazione. L'assicurazione ha pagato un ottimo risarcimento, ma chissenefrega dei soldi quando perdi i tuoi affetti? Così li ho usati per venire qui e scordarmi il passato.
L'ingegnera lo guarda, dispiaciuta:
- Oh io non ero sposata, ma mi è successo più o meno quel che è successo a te. Casa mia è stata travolta da un'inondazione spaventosa: i miei genitori ed i miei fratelli sono morti, non c'era più motivo per restare in un posto così strapieno di ricordi. L'assicurazione ha pagato una bella cifra, e sono venuta qui per dimenticare e rifarmi una vita.
L'avvocato la guarda perplesso:
- Scusa, ma come hai fatto a provocare un'inondazione?

Ecco una battuta un po’ “politically incorrect” ed un po’ umoristicamente nera che avevo trovato su Internet qualche mese fa:

Un signore attraversa distrattamente le strisce pedonali e non si accorge di una macchina che gli sta venendo contro. In un istante, un giapponese che si era accorto di quello che sarebbe potuto succedere, spinge il signore per allontanarlo dalla macchina ma viene investito. Una volta saputo in quale ospedale fosse operato il giapponese, il signore superstite vuole ringraziarlo per avergli salvato la vita. Una volta arrivato, si siede sul letto ospedaliero ma ad un tratto nota che il giapponese strabuzza gli occhi e comincia a respirare con affanno e comincia ad urlare: “Anata wa, sanso tanku ni ashi o shita ni motte iru!” per poi morire.
Il signore, spaventato, chiede soccorso ai medici ma l’intervento risulta essere vano. Non riuscendo a capire che cosa gli sia successo, domanda ad una coppietta di giapponesi seduti in sala d’attesa: “Perdonatemi signori, mi sapreste tradurre in italiano Anata wa, sanso tanku ni ashi o shita ni motte iru!”
E loro: “Facile, significa Stai premendo il piede sulla bombola d'ossigeno!”

Un'altra della stessa serie:

Un uomo fa naufragio su un'isola che crede deserta. Dopo un paio di giorni passati ad esplorare scopre di non essere l'unico abitante: ci sono anche una donna, un bambino ed un capretto. La donna e l'uomo si mettono a parlare, e lei gli spiega che sono quindici anni che vive su quell'isola. L'uomo si rivolge dunque al bambino, e con un sorriso gli chiede: "E tu ragazzino? Come ti chiami?"
"Al ... beeee ... rto!" risponde il bambino.

TOP FIVE

Una notte un ladro entra in un appartamento buio, ma fatti due passi sente una voce: "Attento! Gesù ti vede e ti sta giudicando!"
Terrorizzato resta immobile, ma dopo pochi secondi la voce continua: “Attento! Gesù ti ha visto, ti ha giudicato e adesso ti punirà!”
A quel punto il ladro accende la torcia elettrica e la punta verso la voce. Illuminando, così, un pappagallo sul suo trespolo. Fra l’arrabbiato e il sollevato gli chiede: “E tu chi diavolo sei?”
E il pappagallo: “Io sono Joshua, il pappagallo”
E il ladro: “Che nome idiota per un pappagallo!”
Al che il pappagallo ribatte: “Perché Gesù ti sembra un nome intelligente per un pastore tedesco?”

Due uomini chiacchierano tra loro al bar:
“Detesto andare al cinema …”, dichiara uno dei due.
“Perché mai?”, chiede l’altro.
“Perché c’è sempre una vecchia che si siede vicino a me e sgranocchia patatine, e non mi fa capire niente del film…”
“E perché non cambi posto?”
“Non posso … si tratta di mia moglie!”

Una signora è a passeggio col figlio. Incontrano una vicina, molto bella, giovane e prosperosa.
“Pierino – dice la mamma – bacia la signora”.
“No, mamma”.
“Pierino, non essere maleducato”.
“Mamma, non voglio!”
“Ma, insomma, mi spieghi perché non vuoi baciare la signora?”
“Perché ieri papà ci ha provato, e si è preso due gran sberle”.

Principali sintomi di dipendenza da Internet:
- Ti svegli alle 3 di notte per andare in bagno e quando torni a letto ti fermi a controllare la posta.
- Ti fai fare un tatuaggio che dice: “Questo corpo si apprezza meglio con Internet Explorer 4.0 o superiore”
- Chiami i tuoi figli Eudora, Mozilla e Outlook.
- Quando spegni il modem provi quell’orribile sensazione di vuoto, come se avessi appena staccato la spina a una persona che ami.
- Trascorri metà del viaggio in aereo con il portatile sulla ginocchia… e tuo figlio nel comparto bagagli.
- Decidi di rimanere all’università ancora per un anno o due, solo per avere una banda di 70 kbps.
- Ridi delle persone con modem a 33.600 baud.
- Cominci a usare “smile” nella tua posta ordinaria.
- Ti si blocca il disco fisso. Non ti sei connesso per due ore. Cominci ad agitarti… prendi il telefono e fai il numero del tuo provider. Ti metti a fare fischi per comunicare con il modem. E ci riesci.
- Stai leggendo queste righe e farai il forward di questo messaggio ai tuoi amici.

Due alpini si trovavano a Venezia per una missione. Un pomeriggio ritornano in caserma completamente bagnati. I loro commilitoni domandano loro cosa sia successo per ridurli in quello stato.
“Ci trovavamo sul motoscafo, poi, però, si è fermato, ed io e il mio collega siamo scesi per dare una mano a spingerlo…”

- Senti, Carla, d'accordo che non siamo pretenziosissimi, ma un po' di cura nel fare i mestieri, da una domestica come te, ci vuole.
- È ancora arrabbiata per ieri? Perché ho preso lenzuola e coperte dal letto per stenderle sulla finestra e sono cadute?
- Non è per la caduta delle lenzuola, sai? Ma, vedi, tra le lenzuola e le coperte cadute c'era ancora mio marito...

Un carabiniere è in ferie in uno splendido albergo, in un altrettanto splendido posto di villeggiatura.
Ad un certo punto, preso dal panico, telefona, dalla sua camera, al portiere d'albergo: "Aiuto! Sono rimasto intrappolato nella mia camera!"
"Come sarebbe, intrappolato?" chiede il portiere.
"Ecco le spiego: vedo tre porte, la prima da su un armadio a muro, la seconda è quella del bagno... e sulla terza è appeso un cartello con su scritto Non disturbare!"

Bentrovati, amici!

Sulla strada, an pomodoro dice ad un altro: " attento alla ma... splat"
"quale ma?... splat"
Sulle scale una moneta dice ad un'altra; "attenta al gradin-din-din-din..."
"quale gradin-din-din-din..."
XD

Penitenziario di Alcatraz, braccio della morte. L'avvocato raggiunge il proprio assistito e gli comunica: "L'esame del sangue si è concluso, ed ho due notizie da darti... Una bella e una brutta. Quale vuoi sentire per prima?"
"Dammi prima quella brutta!"
"Il sangue sul bavero della vittima è stato riconosciuto come tuo... Mi dispiace".
Il prigioniero si incupisce, poi chiede, con un filo di voce speranzosa: "E quella bella?"
"Glicemia e Azotemia, tutto bene!"

Cosa fanno due piccioni nella grondaia? Tubano.

mi sapreste tradurre in italiano Anata wa, sanso tanku ni ashi o shita ni motte iru!”
E loro: “Facile, significa Stai premendo il piede sulla bombola d'ossigeno!”

Perdonami l'uscita da maestrino ma permettimi di correggere la traduzione in giapponese che così fatta con google translate non ha senso. Decisamente più naturale e anche più breve è: "Sanso bonbe wo fundeiru yo!"
Ah, anni passati a studiare giapponese per questo...  

 

Perdonami l'uscita da maestrino ma permettimi di correggere la traduzione in giapponese che così fatta con google translate non ha senso. Decisamente più naturale e anche più breve è: "Sanso bonbe wo fundeiru yo!"

No, no hirabayashitaro, hai fatto bene a dirlo. Piuttosto che scrivere termini a casaccio, ho preferito l'utilizzo di Google translate dato che io di giapponese non so proprio niente se non scarsissime parole.

Il capitano ha dato ordine che, per una settimana, tutti i carabinieri non potranno uscire per pranzo: dovranno servirsi della mensa oppure mangiare le cose portate da casa. L'appuntato Lo Vito, non è disposto a cambiare le proprie abitudini; così decide di continuare, di nascosto ovviamente, ad andare a mangiare a casa. Il primo giorno, arrivato davanti alla porta di casa, vede attraverso la finestra del piano terra, la moglie abbracciata con il capitano. Fatto un rapido dietro - front, si rimette in macchina e torna in ufficio. Il giorno dopo, un collega, stupito di vederlo in mensa, gli dice:" Ma come, Lo Vito, non sei andato a mangiare a casa tua?"
"Stai zitto che ieri per poco non mi facevo beccare!"

Domani devo fare gli esami del sangue. Non mi preoccupano perché ho studiato molto!

Alunno: Prof!!
Prof: Sì?
Alunno: Si può punire qualcuno per una cosa che non ha fatto?
Prof: Certo che no!
Alunno: Bene! Io non ho fatto i compiti!