ciao ragazzi, rispondo volentieri!
ovviamente ho mostrato fin dall'infanzia una certa predisposizione per la scrittura, e la passione non è mai venuta meno, nonostante in diverse fasi della mia vita sono stato costretto a prendermi delle pause per studio, lavoro, motivi familiari vari.
il primo contatto con un pubblico l'ho avuto quando mi sono iscritto a un concorso letterario a 17 anni, vincendolo. Questo mi ha dato molto coraggio e fiducia nei miei mezzi, sono uno che di natura tende un po' a lasciarsi andare, discontinuo, a fiammate e insicuro.
l'anno seguente mi iscrissi a un altro concorso, vincendo anche quello, poi nel periodo universitario invece scrissi poco, i primi anni, fino a quando la cosa non mi rese molto infelice e mi vidi praticamente costretto a riprendere. scrivevo in quegli anni racconti e curavo un paio di siti web, uno d'arte e uno umoristico/demenziale, poi venne una nuova pausa, fino a quando una profonda crisi non mi spinse a lasciare il lavoro che facevo all'epoca per dedicarmi alla scrittura. in quel periodo ho aperto un blog molto apprezzato, oltre ad aver ripreso a scrivere racconti, e ho deciso una volta per tutte che, nonostante non fossi più un ragazzino, dovevo provarci a tutti i costi.
ho così provato a entrare in una famosa scuola privata di tecniche della narrazione di torino, dove ho passato le selezioni e sono stato ammesso al master biennale con la borsa di studio massima.
per un inserimento lavorativo fare un master del genere è molto importante, perché dà modo di creare una fitta rete di contatti, ed è inutile negare che sono realtà abbastanza chiuse: i posti di lavoro sono pochi, i soldi che girano nel settore cultura sono molto limitati e cercano di distribuirli sono tra persone delle quali fidarsi ciecamente.
dopo quella scuola ho fatto un test per scrivere per una sitcom, è andato bene e sono stato nel team di scrittura per diversi mesi, poi gravi problemi familiari mi hanno portato lontano da quella città e sono stato assunto come story editor da una casa di produzione cinetelevisiva, dove attualmente lavoro.
i consigli per chi vuole cominciare sono sempre gli stessi, ma se sono sempre gli stessi ci sarà un perché!
- leggere moltissimo e non fossilizzarsi su un solo genere o autore, ma spaziare anche in campi che non interessano;
- allo stesso modo, per scrivere fiction guardare tonnellate di fiction, per scrivere fumetti leggere tonnellate di fumetti, per scrivere cinema non lesinare sui film, per qualunque di questi campi curiosare anche negli altri;
- scrivere sempre, qualunque cosa, non perdere mai la mano e non aspettare l'ispirazione, darsi un metodo di lavoro aiuta nel 99% dei casi ad avere risultati soddisfacenti;
- non innamorarsi mai dei propri scritti: rimetterli sempre in discussione, modificarli, riplasmarli, accettare le critiche, anche le più brutali e quelle meno condivise, non essere mai soddisfatti;
- cercare di far circolare i propri scritti, su internet, riviste, forum, siti, blog... far girare il proprio nome, non temere il contatto coi lettori, non vergognarsi e non temere i giudizi e non prenderli per oro colato, neanche quelli più autorevoli: anche i più grandi critici ed editor hanno preso cantonate clamorose, se ci credete fino in fondo - ma proprio fino in fondo - sono convinto che qualcosa di buono c'è;
- partecipare a concorsi letterari (più sono importanti e più sono seri e affidabili, ve lo dico per esperienza: ho vinto 15 premi in concorsi a livello regionale, nazionale e internazionale e neanche uno in concorsi organizzati da piccole associazioni di provincia!!!): oltre a dare morale in caso di vittoria porteranno qualche guadagno che non fa mai male. Per principio non prendo parte a concorsi che richiedono una quota d'iscrizione e consiglio di fare altrettanto anche a voi;
- non sottovalutate la teoria: romanzi, film, telefilm, poesie... tutto ha una struttura entro la quale attenersi, tutto ha dei paletti di correttezza che vanno al di là del soggettivo. solo chi conosce perfettamente queste regole può permettersi di spezzarle;
- essere sempre curiosi e cercare nel quotidiano spunti narrativi;
- non scoraggiarsi per gli insuccessi e non credere di arricchirsi con la scrittura, al massimo ci si vive dignitosamente, quasi sempre precariamente;
- frequentare scuole di scrittura solo se hanno un costo molto ragionevole e una comprovata efficacia nell'inserimento nel mondo lavorativo: ormai con internet leggere opinioni in merito è un gioco da ragazzi, e se non trovate notizie su quella scuola già è un chiaro indizio di non eccellenza.
- evitare le pubblicazioni a pagamento: non portano alcun vantaggio, il libro pubblicato con questo metodo non entra in un circuito utile alla notorietà dell'autore, ma solo in un circuito parallelo snobbato dagli operatori del settore. usarle solo per stampare una cosa per uso personale.
spero di esservi stato d'aiuto, il terreno è talmente vasto che è impossibile affrontarlo in un post, ma sarò lieto di rispondere a vostre domande specifiche.