Un buon numero.
Ritorna
Topolino Giramondo alla grande con quella che è, anche secondo me, la storia
migliore del ciclo. La cosa bella di questa storia
in due parti è che, diversamente dalle altre del ciclo, c'è un nemico ed è presente una trama, se vogliamo, più vicina al giallo di quanto lo siano le altre. La trama è ambientata nella paludosa Louisiana e Topolino, in viaggio per scrivere un articolo di giornale, dovrà aiutare un tale che, come si scoprirà, è addirittura appena uscito
Vi consiglio questa storia se avete intenzione di leggere una storia di Topolino Giramondo ma non sapete quale merita veramente: è quella che fa per voi! Inoltre ha pure i disegni molto godibili e sporchi (in senso positivo), proprio belli da vedere e da gustare. Non vedo l'ora di vederla, insieme al resto del ciclo, su Topolino Extra, di cui sono curiosissimo!
Prosegue molto bene
Paperbridge con una trama questa volta incentrata sul rapporto tra Quacky e Beth. Il giovane Lord Quackett è costretto ad aiutarla a fare una ricerca in biblioteca, a causa di una punizione del rettore del college. Poi scoppierà qualcosa tra i due, ma mi viene una perplessità.
Questa Beth è quasi identica a Dolly, ma non può essere lei per collocazione spaziale differente e per il nome che è troppo diverso, oltre al fatto che, come sappiamo, Quackett e Dolly si sono incontrati per la prima volta nell'episodio "Dolly Paprika". Quindi come mai sta per nascere qualcosa tra i due se poi non è la Papera di Quackett? Che sia una Papera momentanea che poi abbandonerà? Ma mi sembra strano vedere una tematica del genere in un fumetto Disney: magari abbiamo visto qualche volta che Paperina lascia Paperino ma poi a fine storia tornano insieme. Comunque a me non dispiace, anzi, con questa storia mi sto gasando un sacco!
Per il resto, ci saranno ancora i Mascherati che tenteranno di fare un altro scherzo a Tommy e anche alla sorella Beth. Anche questa volta vediamo come Quacky stia cambiando e si stia fantomiusizzando: infatti va in soccorso dei due fratello e sorella. Veramente un modo eccellente di espandere l'universo di Fantomius quello di far vedere come il suo carattere si stia evolvendo e lui stia passando dalla parte degli arroganti alla parte dei nemici degli arroganti, come dicevo nell'altro topic. I disegni e la colorazione speciale li adoro come sempre. Insomma, finora di questa storia non ho nulla di negativo da dire. Ma in fondo da MG ci si poteva mai aspettare qualcosa di poco interessante? La risposta è no.
Di seguito c'è una
storia breve (una decina di pagine) di
Tip e Tap, che è veramente il flop del numero. Brutta, noiosa, nonostante la sua brevità! Questa presenza continua di flash back o di immaginazione è uno strazio. E non parliamo della gag finale, che se la potevano pure risparmiare. Io non so se questo fosse un resto di magazzino, ma le premesse ci sono tutte perché effettivamente lo fosse. Anche se... mi è venuta in mente una cosa: non è che per caso la passione per la musica di Tip e Tap in questa breve funge da collegamento (anche minimo) a Foglie Rosse? Se sì, non è un collegamento riuscito. Se no, rimane comunque una storia orrenda, anche per i disegni. Riguardo quest'ultimo punto tra l'altro sono stupito: Emilio Urbano in molte storie disegna benissimo! Come mai questo calo enorme in questa storia? In ogni caso, meno male che cali nelle brevi (tra l'altro brutte come questa) e non nelle storie lunghe.
Carlo Panaro è molto bravo perché è quasi sempre molto fresco e originale nelle trame delle sue storie. In questo caso infatti abbiamo davanti una
storia abbastanza inusuale in cui
Zio Paperone lavora alla radio in un programma attraverso il quale dà lezioni di economia ai radioascoltatori. Una trama quindi ben riuscita e innovativa. Disegni di Ottavio Panaro splendidi.
Non riesco più a capire che senso abbia questo ciclo
Storia Papera perché non mi ha mai convinto a pieno, tranne per i disegni. Disegni che in questo caso sono fantastici: io adoro
Roberto Vian come disegnatore. Ma a parte i disegni, una storia un po' buttata lì. Diciamo che è senza infamia e senza lode. Anche questa volta Paperoga e Pico raccontano a modo loro la Storia: in questo caso si parla dell'Antica Roma, in cui perlopiù i protagonisti in costume saranno però i Bassotti. Ripeto perciò, niente di esageratamente bello, ma neanche troppo brutto. Sicuramente le gag aiutano a rendere la storia più godibile: in certi punti infatti si ride tranquillamente, ma nulla di più. Penso comunque che questa storia sia molto più interessante di quella dell'Antica Grecia di due settimane fa.
Le due one-page stories sono divertenti: meglio in ogni caso la seconda e ultima, quella del buon Faccini.
Bel numero dunque: se lo comprate è vero che vi ritrovereste con una storia di 10 pagine che è quasi pattumiera, ma i punti di forza, ossia Paperbridge e Topolino Giramondo, sono molto più interessanti di quanto sia orrenda la storia di Tip e Tap. Quindi vi consiglio l'acquisto di Topolino 3381!