“Visto che la citazione fatta da Manuel si rifà alla puntata della settimana scorsa la 'spoilero', anche per una precisazione che non mi pare di aver letto in altri post. Al di là dell'elastico temporale caratteristico del fumetto disneyano, in questo caso il Prof Krimen nel 1971 è già morto, secondo quanto scriveva Martina nella sua storia di Paperinik dove erano i suoi ex allievi.”
Mi aspettavo questa osservazione. Poiché oggi par essere la giornata nazionale della fallacia argomentativa proverò ad essere cristallino. In quel passaggio io stavo nello specifico criticando il modus operandi di Gervasio, che ormai si appoggia del tutto sulla mitologia Martiniana e/o su elementi e personaggi che io identifico come intrusivi nella sua trama globale. In questo caso gli elementi astrusi sono diversi: è assurdo andarsi a recuperare, nella Londra del 1900, un personaggio che Paperone incontrerà (indirettamente) nella Paperopoli del 1970, è una coincidenza troppo grande, interi decenni e un continente li separano. Come pure è assurdo, pur tenendo conto della nota longevità dei personaggi Disney, immaginare che Krimen, morto verosimilmente negli anni sessanta (Paperone ne parla come di un evento recente, i suoi allievi sono vivi) possa avere quaranta o cinquanta anni nel 1903. È un esempio di quella forzatura che qualcuno non ha voluto (o meglio ha preferito fingere di non) capire.
A Gervasio due cose: 1) se non vuoi essere criticato sulle cronologie non inserire date. Se inserisci una data, quell’evento entra a far parte della realtà e io sono portato a giudicarlo sulle basi del mondo in cui vivo 2) la vignetta postata era un esempio, non ho voluto inserirne altre, ma purtroppo ci sono altri esempi possibili di vignette “strane” e sproporzionate in Paperbridge. Ciò non vuol dire che disegni male ma certo spiega la mia frase relativa a questa specifica saga, “i disegni sono quello che sono” che tanti svenimenti ha causato oggi su internet. Significativo comunque mi sembra il fatto che quella vignetta venga da pagina 3 della saga, letteralmente l’inizio. Anche qui vale quanto detto sui testi: vuoi essere realistico? Devi essere realistico sempre, non a mezzo servizio. Altrimenti a parer mio il tuo disegno è criticabile tanto quello di altri disegnatori, che infatti qui vengono criticati liberamente come è giusto e sano che sia.