Newton Pitagorico e gli incubi dell'incubatrice
Interessante noir infantile, non affatto banale ma, anzi, inquietante a suo modo visto che sembra una spirale senza fine dove il confine tra realtà e sogno/incubo non è così netta. In questi plot con protagonisti i bambini apprezzo il tratto di Intini che invece non trovo consono per le storie adulte. Al piccolo Newton cambierei leggermente il look per diversificarlo un po' dallo zio: il taglio e il colore dei capelli è lo stesso (fra le altre cose, altezza a parte) mentre un tempo mi pare che i capelli fossero più corti o a spazzola e il colore sul rosso.
L'Isola dei Misteri - Capitolo 2 : il Segreto dell'Isola
Varie stratificazioni di situazioni pericolose (più o meno evidenti) si susseguono tra i diversi protagonisti: Minni & Daisy non possono abbandonare l'isola senza un lavaggio del cervello che protegga il segreto dell'Isola del Capitano Nemo (Paperina sembra sorda quando sente Pippo dire "Quest'isola è rimasta sconosciuta fino ad oggi e tale deve rimanere!" e subito replica eccitata "Scriverò un pezzo sensazionale su questa avventura!") e quest'ultimo vede in serio pericolo il suo Nautilus per l'improvviso arrivo di Ned Gamb e Capitan Faraboot il cui piano d'attacco, che immaginavano semplice da realizzare, si complica. Sicuramente le belle tavole di Pastrovicchio danno lustro ad una storia in costume che non mi appassiona particolarmente.
Gli Italici Paperi - 3° Episodio : Oltre i confini
Anche i Paperi hanno le loro Guerre Puniche con uno Sganga che chiama Annibale il suo elefante e con un Paperone alias Catone che vuole distruggere il suo catalogo di merci estere anziché Cartagine. Ma come i Romani sono risultati spesso vincenti assorbendo le migliori qualità dei loro avversari, così Paperonoro capisce che solo imparando certe lezioni si può contrastare il nemico, anche se solo economico (per adesso). Altri punti in comune tra Romani e Paperi per organizzare spedizioni lontano dalla penisola, per motivi diversi (militari e commerciali) ma compatibili. Le brillanti matite di Baccinelli, il coinvolgimento di molteplici personaggi (anche per infoltire questo particolare popolo italico) e alcuni spunti storici mi fanno apprezzare questa serie.
Vita da Rock Band - Il Tour
Tra il fine didascalico e i rimandi a situazioni giovanili di Mickey&Friends questa serie di brevi non mi entusiasma granché: se a Tip e Tap piace suonare non deve essere per forza detto che anche lo zio e gli amici abbiano fatto le stesse cose, 'ai loro tempi'.
Zio Paperone e la Gara dei Parsimoniosi
Altro lavoro egmontiano di Rota del passato decennio che vede, in uno dei tanti 'come back' scozzesi,
la comparsa di Ian 'Gran Tirchio', lontano cugino di Scrooge (piuttosto antipatico e con fattezze 'famedoriane' - barba lunga e bianca, berretto scozzese, giacca nera) e di un Angus che non credo abbia qualcosa in comune, a parte il nome, con lo zio Manibuche, esteticamente, caratterialmente e temporalmente .
Certo, un po' di fantasia in più sia nei nomi che nei look per non fare confusione sarebbe meglio. Alla base dell'antico castello dei McDuck ci sono molte tende per un torneo di avarizia dedicato a Braccinocorto De' Paperoni, un avo considerato il più parsimonioso della famiglia ("presenti esclusi, immagino", commenta Paperino riferendosi allo zione). Eventualmente da aggiungere nell'Albero Genealogico dei McDuck, come il cugino 'famedoriano', d'altronde.
Mickey 2.0 - Episodio 2 : Amici e Nemici
Al momento di questa storia più che il plot in se mi interessano i singoli pronipoti dei personaggi che di solito, in storie nel tempo, hanno sempre avuto molteplici e variegati antenati ma pochissimi pronipoti. In questo caso interagiscono quelli di Topolino, Pippo, Basettoni, Gamba e Macchia Nera, in dialoghi e battute spesso divertenti e taglienti (con rimandi ai loro famosi antenati), tipiche del Faraci migliore. Considerando che gli unici superstiti della generazione dei 'nostri' beniamini sono due burberi vecchietti chiamati Tip e Tap. Tutte queste situazioni, unite ai bei disegni 'digitali' di Sciarrone, rendono piacevole questo soggetto del 2008 (come la storia danese di Rota) anche se la sceneggiatura in se, iniziata dalla Luna, mi convince poco.