Papersera.net

Condivido gran parte delle impressioni di Atius. Al di là degli errori che ho segnalato nel topic apposito, ho trovato stupendi i disegni di Mottura e ho apprezzato che ci si sia voluti ispirare ad un evento non conosciutissimo in Italia come la spedizione Endurance di Ernest Shackleton.
Francamente mi sarei aspettato che il ruolo di Frank Wild, braccio destro di Shackleton, sarebbe stato dato a Pippo; invece mi ha sorpreso, e non negativamente, che sia stato affidato a Basettoni (cosa evidente dal suo cognome modificato in Basettild).

Credo sia stata una gran bella idea quella di proporre la leggendaria impresa dell'Endurance in versione disneyana. Negli ultimi vent'anni sono stati pubblicati un po' di volumi sull'argomento tra cui un paio di libri fotografici. "South" il resoconto del viaggio stilato dallo stesso Sir Ernest Shackleton  è stato pubblicato in edizione italiana da diverse casi editrici, ma il testo più classico sulla spedizione è forse "Endurance" di Alfred Lansing

Recensione Topolino 3390


 Surclassato negli annali di storia da Scott e Amundsen, che il Polo Sud lo raggiunsero mentre lui fallì più volte nel tentativo, Ernest Shackleton si è comunque guadagnato un posto di prestigio nella storia della navigazione e delle esplorazioni riuscendo, dopo la sfortunata spedizione della nave Endurance, a sopravvivere in condizioni disumane, percorrendo centinaia e centinaia di miglia, anche a piedi per lunghi tratti, conducendo in salvo prima una parte dei componenti dell’equipaggio e recuperando poi tutti gli altri, senza nessuna perdita.

 A questo formidabile uomo di mare, meno conosciuto dal grande pubblico di altri più celebrati, Sergio Cabella e Paolo Mottura dedicano un’avventura in tre parti che ripercorre gli avvenimenti della sua più celebre, per quanto infausta, impresa: Sir Topleton e la sfida al Grande Bianco.

 Tra i ghiacci è una buona prima puntata che trasmette bene il senso di epicità ma anche di pericolo incombente legati a quelle avventure, grazie anche alle tavole del disegnatore torinese che sappiamo essere, non a caso, appassionato di navigazione.

 L’unico appunto da fare è che, per una migliore fruibilità, sarebbero stati utili dei riferimenti in più o all’interno dell’episodio o in forma di redazionali. Invece nulla, solo la classica e abbastanza superflua pagina di presentazione di quasi ogni storia, come consuetudine da un po’. Forse verranno pubblicati nel prossimo numero, ma la loro corretta collocazione sarebbe stata in questo.

 
La potenza della Natura

La panchina ispiratrice è la prima di una serie di storie del ciclo intitolato Pianeta Paperone ideato da Vito Stabile. È una storia leggera e divertente, che ricorda le ten-pager di Barks, e i disegni di Marco Rota accentuano questa similitudine, anche se continuo ad essere perplesso sulla qualità complessiva degli ultimi lavori del disegnatore milanese.

 Su Topolino le origini mi sono già espresso in passato e la nuova puntata ospitata in questo albo non ha nulla che possa contribuire a farmi cambiare o rivedere la mia precedente opinione. Per il lettore di vecchia data è semplicemente materiale apocrifo e non basta certo richiamare il classico Mickey’s Trailer per darsi una parvenza di credibilità. Al lettore nuovo resta invece un avventura insipida che vorrebbe focalizzarsi sui problemi del passaggio dall’adolescenza all’età adulta, sull’amicizia, sulle scelte professionali future ma… ehi! Che figata! Siamo finiti con un gommone su un albero! Non riesco ancora a capire il senso di questo progetto dopo ben sei storie…

 Per fortuna va un po’ meglio con l’episodio di Storia Papera che chiude il fascicolo, scritto da Augusto Macchetto e disegnato da Valerio Held. L’età di mezzo è meno dirompente di altri della stessa serie anche perché in questo caso i classici battibecchi tra Pico e Paperoga sono messi da parte per lasciare la scena ai protagonisti delle vicende narrate. Comunque provvede a fare un po’ di chiarezza sul Medioevo aiutando a inquadrare questo periodo storico in un’ottica più corretta e meno oscurantista. Qualche nozione, qualche curiosità, qualche timida risata e si può chiudere l’albo serenamente.

 A completare il tutto, un’intervista a Manuel Agnelli, giudice di X-Factor e un lancio in grande stile (ben sei pagine) per la nuova avventura di Paperinik che inizia nel prossimo numero firmata da Marco Gervasio e Davide Cesarello



Voto del recensore: 3/5
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http://www.papersera.net/wp/2020/11/15/topolino-3390/

Sto leggendo il primo volume panini appena uscito di Gott...ma quanta freschezza c'è nelle storie nel topolino più giovane e quanta libertà rispetto a "topolino - le origini" ? Al di là di questo, ma quanto erano belle quelle storie degli anni 30? Topolino le origini mi comunica una piattezza inaudita dei personaggi...spero che questa storia sia ancora fondo di magazzino e non sia del "nuovo corso" che diceva Bertani...

La presentazione di Sir Topleton è avvenuta nel numero precedente.

Come ogni settimana non poteva mancare l'approfondimento al numero in questione: https://youtu.be/R5rz0aSUTJA 

Buona visione 

Quoto quanto scritto da piccolobush qui :

L’unico appunto da fare è che, per una migliore fruibilità, sarebbero stati utili dei riferimenti in più o all’interno dell’episodio o in forma di redazionali. Invece nulla, solo la classica e abbastanza superflua pagina di presentazione di quasi ogni storia, come consuetudine da un po’. Forse verranno pubblicati nel prossimo numero, ma la loro corretta collocazione sarebbe stata in questo.

Non avendo il numero precedente e non conoscendo la "storia vera" avrei apprezzato un approfondimento all'interno del numero.

Sto leggendo il primo volume panini appena uscito di Gott...ma quanta freschezza c'è nelle storie nel topolino più giovane e quanta libertà rispetto a "topolino - le origini" ? Al di là di questo, ma quanto erano belle quelle storie degli anni 30? Topolino le origini mi comunica una piattezza inaudita dei personaggi...spero che questa storia sia ancora fondo di magazzino e non sia del "nuovo corso" che diceva Bertani...

Dovrebbe leggerle anche il direttore le strisce degli anni 30. Comunque, Topolino le origini è un ciclo di storie della direzione di Bertani, ma non fa ancora parte del rilancio che ha annunciato poche settimane fa. Quelle nuove, con qualche cambiamento, penso che arriveranno nel 2021.

Citazione da: Filo Sganga - Lunedì 16 Nov 2020, 10:36:51

Sto leggendo il primo volume panini appena uscito di Gott...ma quanta freschezza c'è nelle storie nel topolino più giovane e quanta libertà rispetto a "topolino - le origini" ? Al di là di questo, ma quanto erano belle quelle storie degli anni 30? Topolino le origini mi comunica una piattezza inaudita dei personaggi...spero che questa storia sia ancora fondo di magazzino e non sia del "nuovo corso" che diceva Bertani...

Dovrebbe leggerle anche il direttore le strisce degli anni 30.

Penso sia ingeneroso imputare a Bertani l'ignoranza di non conoscere i capisaldi della storia di Topolino, inteso come personaggio.
Il direttore ha tentato una strada inedita, sicuramente irta di ostacoli. E personalmente parlando, completamente cannata.
Ma Bertani non è persona sprovveduta, o almeno questa è l'impressione che mi ha dato, e non credo affatto che non conosca il Topolino delle origini (che in fin dei conti è quello di Gottfredson).
Secondo me è solo concettualmente sbagliato narrare cose già narrate ma tentando un goffo aggiornamento, ecco tutto. Più onorevole sarebbe ammettere non solo la disfatta, come è già stato fatto con grande umiltà ed onestà, ma gettare totalmente la spugna. O andare a pescare lì dove né animazione, né fumetto, hanno mai messo piede. In fondo Paperino Paperotto è nato pressappoco così.

Fa impressione vedere un barbecue solo di verdure! La censuraagh!  SmShame2 SmShame2

A me questo tipo di censura non dà per niente fastidio. Non sappiamo se sia davvero una censura, una "prevenzione" nei confronti di questa da parte degli autori, oppure solo un particolare trascurato da sceneggiatore e disegnatore. E anche se la prima opzione fosse quella giusta, la lettura è stata naturale: in fondo è questo che conta. 
-ilFu

dopo  aver  letto  le  ultime pagine di    topolino  della scorsa settimana   sono andato a vedere il sito    del   museo di baltimora    e non ho  trovato l'opera   citata nella storia   Paperinik e la bella addormentata    e credo che  lo sarà citata nel   remarque  caccia  a paperinik .  qualcuno\a  ,mi sa  dire    se  il  quadro esiste realmente  o è  una artificio letterario  come  credo  visto   che  in rete  non ho trovato niente  ne gli autori   di cui  parla  Marco gervasio nell'intervista 

Teofrasto Fattapposta e Sigismonda Saltalamacchia come presunti autori del quadro... oppure l'affermazione: «L'opera è stata dipinta con acrilico su pregiata carta-moneta filigranata»...
Spero tu stia scherzando

Citazione da: Leopk! - Venerdì 13 Nov 2020, 19:53:07

Fa impressione vedere un barbecue solo di verdure! La censuraagh!  SmShame2 SmShame2

A me questo tipo di censura non dà per niente fastidio. Non sappiamo se sia davvero una censura, una "prevenzione" nei confronti di questa da parte degli autori, oppure solo un particolare trascurato da sceneggiatore e disegnatore. E anche se la prima opzione fosse quella giusta, la lettura è stata naturale: in fondo è questo che conta. 
-ilFu

Mah, forse hai ragione, dopotutto ognuno ha i suoi i gusti: a me sa un po' di censura... 

Non sto mettendo in dubbio che quella sia una censura o una limitazione auto-imposta dell'autore per evitare i rimaneggiamenti; solo credo che si debba distinguere uno stravolgimento di trama e/o dialoghi che può generare buchi di trama o altri obbrobri –a quel punto mi arrabbio anch'io  – da una semplice modifica che, seppur stupida, insensata e a volte controproducente, non inficia la godibilità della storia.
Ma siamo OT. 
-ilFu

Comunque le verdure grigliate sono un piatto che esiste 

La storia di Topleton merita almeno un commento veloce, se non altro per i sontuosi disegni di Mottura!
E poi, quello delle esplorazioni polari è un argomento che mi attira molto!
Per ora sembra anche interessante, vediamo come si svilupperà la seconda puntata; ho un po' di timore per gli accenni alla Terra Cava: mi dispiacerebbe se una storia così legata alla realtà e ad un avvenimento storico finisse per parlare di cose "strane" (per quanto, Topolino, la Terra Cava l'abbia già visitata qualche anno fa!)...

Poi, vorrei dire che l'ultima puntata di Topolino le origini è forse quella che mi è piaciuta di più!
Non so neanche dire perché: forse i personaggi mi sono sembrati più adeguati alla storia rispetto alle precedenti...