Paperinika: E' questo quello che cerco quando leggo Topolino, non la storia infarcita di citazioni tanto per o di battutine. Sostanza. E la sostanza si premia, a parer mio.
Non ho mai avuto il coraggio di dirlo troppo espressamente perché non vorrei risultare troppo polemico, ma è esattamente quello che ho sempre pensato in questi anni di direzione bertaniana.
Ma guarda, la mia non è una critica alla gestione bertaniana in sé (tanto più che la "pragmaticità", se così vogliamo chiamarla, che la caratterizza, non mi dispiace). Salvo alcune operazioni smaccatamente pro-giovanissimi lettori (*coff* Young Topolino *coff*), in teoria gli annunci di questo e quello negli ultimi anni mi hanno quasi sempre incuriosita. Il problema che ho riscontrato, però, è che al momento della verità (la lettura) spesso e volentieri mi crolla buona parte del castello, vuoi per un finale moscio e affrettato, vuoi per un vuoto citazionismo, vuoi per la struttura basata sulle battute. Certo, poi ci sono anche delle volte in cui è proprio la struttura portante a non piacermi o a dirmi poco, ma il più delle volte più che la struttura forse è proprio la mescola a non soddisfarmi pienamente.
Sarà che mi manca l'età in target con il pubblico primario (visto che il settimanale è indirizzato dichiaratamente ai bambini), e chissà, forse anche un po' di quella spensieratezza che dovrebbe andare a braccetto con la lettura di Topolino e dei fumetti in generale... però trovo che anche lo stesso Topolino libretto abbia perso la sua spensieratezza, dato che praticamente quasi ogni settimana c'è la storia evento, l'occasione da ricordare, il ritorno di, il capolavoro annunciato di, e via così in un mare di meravigliosa e bellissima eccellenza lodata in lungo e in largo. Ma se l'evento è la norma, poi cosa rimane?
Ma fondamentalmente queste sono, chiaramente, tutte opinioni mie, e dato che questo è, se vogliamo, il posto giusto per "tirare le somme" dell'anno appena trascorso, ecco che queste sono anche riflessioni scritte " di cuore"; e mi duole quindi anche tanto constatare che di sostanza ne ho trattenuta davvero poca, quest'anno.
Non ci ho mai messo così poco a votare, oltretutto (in genere ci perdevo almeno due giorni).