Una bellissima
copertina del buon
Francesco D'Ippolito che ci mostra già alcuni personaggi che vedremo nella storia di apertura.
Torna
Area 15 con un primo episodio ricco di freschezza ed emozioni. Libero Ermetti si è sbizzarrito con i disegni, bellissimi e realistici a dir poco. E poi sulla trama abbiamo Marco Nucci: ma di che stiamo parlando?
Trama stupenda, con i nostri che scoprono che un grande fumettista ha lavorato a un'importante saga a fumetti proprio nell'area 15!
In questa storia ci sono diverse cose che mi hanno fatto esaltare.
Innanzitutto qui vediamo finalmente
Newton recarsi all'Area 15 e avere un ruolo importante nella vicenda (infatti è lui a trovare
i cabinati da gioco stile anni 80).
Sono contento che il Genietto sia entrato a far parte di questa squadra anche perché è un personaggio che adoro da quando c'è Nucci. Ed è proprio quest'ultimo a gestire il suo "figlioccio" al meglio anche in questa storia, infatti vediamo un'ampia caratterizzazione: è sempre impegnato a segnarsi cosa deve costruire/aggiustare senza preoccuparsi troppo di quello che succede attorno tra gli altri ragazzi di Area 15. E tutto questo, anche a livello di gag, funziona alla grande!
Un'altra cosa molto percepibile in questa storia sono le emozioni, in particolare quelle di
Giggs. Un personaggio che, dopo il suo kolossal nell'episodio precedente, è sempre meglio sviluppato caratterialmente. Qui a inizio storia lo vediamo esaltato per la scoperta e a un certo punto, a pag.29, addirittura è parecchio arrabbiato e deluso dai suoi amici. E questa scena, credetemi se dico che rende perfettamente una situazione verosimile. Nel senso che è un personaggio reale, una persona reale a mio parere, proprio perché c'è una caratterizzazione emotiva sorprendente.
Poi vediamo anche
Quo nella vicenda che non fa parte della solita squadra di Area 15 in cui ci però sono i suoi fratelli. Lo vediamo infatti sporadicamente e con il suo atteggiamento di "spaccone", mi verrebbe da dire. Anche qui, per quanto compaia poco perché ovviamente non facente parte dell'area 15, si può affermare che è stato fatto uno studio attento del personaggio.
Infine da notare è anche la presenza di
Pennino, il nipote di Paperoga. In realtà compare per poco e non ha ruolo importante nella trama però è comunque una bella idea inserirlo in questo contesto giovanile, soprattutto visto che c'era di mezzo anche questo festival organizzato ad Area 15.
Insomma, un ottimo primo episodio che ovviamente si chiude con un cliffangher che mette molta curiosità e che ci dà appuntamento alla settimana prossima. Comunque dopo aver letto già solo questo primo episodio, non vedo l'ora di rigodermi al massimo la prima serie su Topolino Extra 3 tra due mesi!
Si chiude il
caso Villa Ghirlanda e, devo essere sincero, a me la storia ha abbastanza annoiato. Speravo che in questo secondo episodio ci si riprendesse ma così non è stato a mio parere. Ho trovato la storia lenta e pesante e in certi momenti mi sono anche perso. Secondo me l'unica cosa veramente interessante di questa storia, in tutte e due le sue parti, è questo ispettore Irk, personaggio nuovo studiato bene, con tutta la sua "simpatia". Non faccio spoiler se dico che Manetta alla fine è tornato al commissariato di Topolinia perché si intende. Però da quel che si è capito Irk rimarrà anche, come d'altronde ci aveva in parte già anticipato Alex Bertani la settimana scorsa: quest'ultimo aveva detto che successivamente lo avrebbero usato nelle loro storie anche altri autori. I disegni non sono il massimo ma Pisapia ha il suo stile personale che tutto sommato non è neanche brutto.
La
danese di Ciccio e Nonna Papera è una storiella buona e che scuce diverse risate, soprattutto quando Nonna Papera scopre che Ciccio e il cane non si sono presentati alla gara perché hanno passato il loro tempo a mangiare. Io non ce l'ho fatta a non ridere quando ho visto che nella quarta vignetta di pag.70 la Nonna li trova a terra pieni come uova.
) I disegni di Marco Rota come al solito sono molto classici, "taliaferriani", quindi li adoro.
Quella di
X-Mickey è un'altra storiella che, come per settimana scorsa, mi fa venire delle domande. Perché? Cosa sto leggendo? :o Leggermente migliore della precedente (perché almeno qui qualche gag funziona), questa storia rimane comunque scarsa, scarsa, scarsa. E non ha motivo di esistere IMHO. I disegni di Baccinelli non sono minimamente paragonabili a quelli suoi odierni: altra conferma del fatto che sia una storia di magazzino.
Una storia in costume
a tema piratesco è la penultima storia del numero. Generalmente non è una brutta storia, però in certi punti è proprio un mortorio: ci sono delle situazioni molto lente e pesanti nella vicenda. A parte questo, ripeto, non è brutta. Non ho capito perché questa trovata del sosia di Paperino, però nella vicenda è una questione primaria quindi okay. I disegni sono accettabili anche se nulla di eccezionale.
Chiude l'albo una storia di
Zio Paperone in cui si ha a che fare con una nuova moneta virtuale creata dallo Zione stesso. Noia mortale. Se la storia dei pirati era lenta e pesante in certi punti, questa lo è praticamente ovunque. L'ho finita proprio con fatica perché non mi ha detto nulla. Poi tra l'altro verso la fine è stata fatta secondo me una confusione incredibile: a parte il fatto che questa cosa che il mondo si digitalizzi e diventi a pixel non ha alcun senso e non c'entra con la vicenda in sè, non c'è una reale risoluzione finale della narrazione! Viene tutto dato per scontato! Questa storia è probabilmente una delle più brutte lette finora del 2021. I disegni invece sono azzeccati.
La one-page story finale del ciclo di
Superpippo è imbarazzante e stavolta non mi ha fatto ridere.
In generale, un numero che da un lato ha per la maggior parte storie di scarsa qualità e dall'altro ha una fortissima storia di apertura e una breve straniera non male. Quindi valutate bene voi se acquistare o meno il numero: io onestamente ve lo consiglierei già solo per
Area 15 e in più vi ritrovereste una gradevole storiella danese di
Ciccio e Nonna Papera.
Adesivi ben fatti: ovviamente non li userò ma li conserverò, sia questi blu che quelli rossi dello scorso numero.