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Topolino 3410

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di Simone Devoto

Voto del recensore:
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Topolino, Pippo e la scalata del secolo
Paperino e l'ultima voce della lista
Miao, cronache feline: Abracadabra!
Pippospot: Tecnologia alla mano
Storia Papera: L'età delle invenzioni

Topolino 3410

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Atius
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    Topolino 3410
    Mercoledì 31 Mar 2021, 12:12:36
    INDICE

    Topolino, Pippo e la scalata del secolo - Prima e seconda parte
    Soggetto e sceneggiatura di Fausto Vitaliano
    Disegni di Paolo Mottura

    Paperino e l'ultima voce della lista
    Soggetto e sceneggiatura di Francesco Vacca
    Disegni di Francesco Guerrini

    Miao, cronache feline - Abracadabra
    Soggetto, sceneggiatura e disegni di Enrico Faccini

    Pippospot - Tecnologia alla mano
    Soggetto, sceneggiatura e disegni di Alessio Coppola

    Storia papera - L'età delle invenzioni
    Soggetto e sceneggiatura di Augusto Macchetto
    Disegni di Luca Usai

    Cover
    Concept, disegno e colori di Paolo Mottura
    O Patria, mia solleva il capo affranto / Sorridi ancora, o bella tra le belle / o madre delle madri asciuga il pianto! / Il ciel per te s'accenda di fiammelle / Splendenti a rischiarar ancor la via / Sì che tu possa riveder le stelle! / Dio ti protegga Italia, così sia.

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    Samu
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    PolliceSu
      Re:Topolino 3410
      Risposta #1: Mercoledì 31 Mar 2021, 19:53:40
      Sono molto contento del ritorno della serie Pippospot.
      Non ho ancora avuto la possibilità di leggere la storia di questa settimana, ma le tre precedenti pubblicate sul settimanale sono veramente fresche, vivaci e briose.
      Mi piace il modo in cui viene utilizzato il personaggio di Pippo, rispecchiando le sue caratteristiche e la sua personalità.
      Sicuramente, uno dei personaggi più originali dell'Universo Disney, che, in questa serie, mostra tutto il suo estro creativo e la sua voglia di sperimentare.
      Il tutto incanalato nell'ambito lavorativo di un'agenzia pubblicitaria.  :)

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      Flash X
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      PolliceSu
        Re:Topolino 3410
        Risposta #2: Giovedì 1 Apr 2021, 02:27:20
        Una stupenda cover di Paolo Mottura ci introduce le atmosfere che vedremo nella storia di apertura.
        La gag di Silvia Ziche è secondo me troppo fiacca.
        Si parte con la storia in due parti di Fausto Vitaliano e Paolo Mottura, che secondo me è un piccolo gioiello. I disegni di Mottura sono i disegni di Mottura, quindi cosa vi posso dire, se non di ammirare tutte le tavole, e soprattutto pag.13-14-15 (in cui c'è pura arte)? Poi tutte le atmosfere di montagna, nevose sono rese stupendamente. E la storia in sé non è da meno. Ambientata nel Novecento, vede un Topolino che fa l'apicoltore di mestiere e tutti, compreso Orazio, si chiedono come mai non si diverta a scalare le montagne come fa chiunque altro. Nel frattempo Gambadilegno ha intenzione di raggiungere la Cresta del Cielo, una cima a cui mai nessuno è arrivato: lo fa però con l'intento di divenire il proprietario del percorso tramite cui si arriva fin lassù, e quindi anche del villaggio. Per questo Topolino e Pippo cercheranno di arrivare prima grazie a un piccolo segreto riguardante le api, anche se a mettere loro i bastoni tra le ruote ci saranno Plottigat e Sgrinfia. Una storia veramente bella, anche profonda perché tratta anche dell'amicizia tra Topolino e Pippo. Tra storia e disegni, questa è una storia che per forza dovrà avere una ristampa definitiva. Io onestamente spero su Topolino Extra (perché il formato mi piace di più), ma è più probabile in questo caso che vada a finire in Deluxe.
        Anche la storia disegnata da Francesco Guerrini mi è piaciuta moltissimo. È un mix tra comicità e profondità nelle emozioni, situazione "bizzarra" perché di solito in una storia si ha quasi solo l'uno o quasi solo l'altro. Invece qui l'esordiente Francesco Vacca si dimostra abile a fondere questi due aspetti perché si ottenga una storia a mio parere più che geniale. La vicenda incomincia già con un'idea quasi mai utilizzata, ovvero che un giorno Paperino finalmente finisce di pagare i debiti che aveva con lo Zione (la famosa lista dei debiti si esaurisce). Questo era un po' l'incipit, ma vi assicuro che una volta che la storia la si comincia non si riesce a smettere di leggerla. C'è tutta una sequenza comica, da pag.58 a 68, che mi ha fatto ridere a crepapelle, perché abbiamo un Paperino che non ascolta e fa tutto di testa sua provocando danni enormi. E, come dicevo, c'è tutta una componente pienamente emotiva della quale non vi dirò nulla per non fare spoiler (questa storia non può essere spoilerata: va assolutamente gustata e vissuta) e sulla quale vengono messe le basi a inizio storia per poi ritornare in scene emotivamente potenti verso la fine. Un equilibrio tra comicità e emotività secondo me eccellente! Francesco Vacca continua così! Poi la cosa bella è che non solo la storia è uno spettacolo per la vicenda in sè, ma ci sono anche gli apprezzatissimi disegni di Guerrini che rendono la storia ancor più must read.
        Ah, segnalo che inoltre in questa storia, a pag.54, è presente il gatto Malachia. Presumo sia un piccolo riferimento alla serie Miao.
        Altra storia che ho adorato in questo numero quale mai potrà essere? Ovviamente quella facente parte di Miao, saga che, davvero, con le ultime storie soprattutto sta diventando a mio parere mostruosamente bella per essere una serie di brevi (ecco perché dico che se mi facessero il Topolino Extra con questa serie penso che potrei morire felice ;D tra l'altro siamo già a una decina di storie, che potrebbero tranquillamente rientrare nell'ipotetico numero uno di Miao)! Questa credo sia una delle più belle, se non la più bella storia della saga, perché mi sono divertito un sacco a scoprire questa "dimensione magica" del gatto Abracadabra, character che a quanto pare si aggiunge al cast dei personaggi principali della serie (i pets). Questa storia è veramente bella proprio per la pazzia apparente di questo strano gatto nero e bianco e per tutte le stranezze che vediamo in questo mondo, stranezze delle quali Malachia è un pò "spaventato". Anche il finale è veramente bello e originale. Enrico Faccini (e anche Roberto Gagnor in altri episodi) è un Genio, con la G maiuscola, perché riesce a tirare fuori dal cappello magico certe piccole boccate d'aria. E ci sono sempre i suoi disegni ad allietare la vista in queste storie così bizzarre che mi fanno amare questa serie ancora di più (pag.84-85 sono delle tavole davvero "spectacularis"!).
        Torna poi il ciclo Pippo-spot Pubblicità con una storia non indimenticabile ma molto gradevole, con un Pippo che ha in mano due situazioni con prodotti diversi da lanciare nel mercato e, grazie all'aiuto di sua zia (nei suoi ricordi), ci riuscirà con parecchio ingegno e originalità. Alessio Coppola molto bravo, anche ai disegni: infatti dico sempre che è uno dei miei disegnatori attuali preferiti. Unica cosa, di poca importanza: esteticamente, se non mi fosse stato detto, l'esperto tecnico non mi sarebbe sembrato giapponese. :P
        Chiude l'albo Storia Papera, ciclo che a quanto pare ha parecchie storie. Ho iniziato a leggere questa storia come ho sempre fatto con questo ciclo, ovvero con il presentimento che sarebbe stata l'ennesima storia monotona della serie. E di per sé è stato così, fino a quando non si è parlato di Nikola Tesla. Wow, Tesla su Topolino. Mi ha sempre incuriosito questo inventore perché, come ci viene mostrato nella storia (nella quale è interpretato da Paperoga) si immaginava, sognava le invenzioni per poi costruirle: una cosa incredibile! Poi aveva inventato la corrente alternata, più efficiente di quella continua di Edison. Quest'ultimo tra l'altro è anche presente nella storia, però non ci viene mostrata la rivalità che c'era tra lui e Tesla. E poi c'è anche Marconi, conosciuto come l'inventore della radio, quando invece, da quel che avevo capito, addirittura aveva usato le idee di Tesla. Insomma, il povero Tesla era secondo me il più geniale dei tre, ma non sempre riusciva ad avere fortuna e successo. Tornando alla storia in questione, giustamente ci vengono mostrati i tre personaggi separatamente, senza "conflitti" tra l'uno e l'altro. In ogni caso, a mio parere questa è stata probabilmente una delle migliori del ciclo, semplicemente perché è presente il buon Nikola Tesla. I disegni di Usai belli, molto classici e adatti al contesto.
        La one-page story finale, sempre con tema Preistoria, l'ho trovata abbastanza banalotta.
        Un numero che straconsiglio a chiunque, perché non ci sono storie realmente brutte. Sì, le due storie finali sono un po' più deboli delle altre, ma questo semplicemente perché le storie della scalata in montagna, di Paperino e di Malachia sono secondo me imperdibili.
        Il prossimo è senza dubbio atteso per il ritorno di Silvia Ziche, ma anche per Pianeta Paperone e la storia breve (teaser) di Area 15!
        Molto azzeccata la pubblicità di Soul, visto che è appena uscito in DVD finalmente! :D
        Mi rattrista invece vedere la pubblicità di PK - I giorni di Evron, in cui si dice che lo si trova anche in edicola quando io sto faticando a reperirlo. ???
        « Ultima modifica: Giovedì 1 Apr 2021, 02:30:31 da Flash X »

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        Simone McD
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          Topolino 3410
          Risposta #3: Venerdì 2 Apr 2021, 18:22:22
          Recensione Topolino 3410


           Quello del viaggio è un tema ultimamente molto ricorrente tra le pagine di Topolino. Sempre più spesso ci troviamo infatti al fianco di giornalisti in trasferta, come nella riuscita serie di Beppe Zironi Topolino giramondo, o di impavidi esploratori in affascinanti storie in costume, come in Sir Topleton e la sfida al grande bianco di Sergio Cabella e, per l’appunto, nell’avventura in due parti che apre il numero di questa settimana: Topolino, Pippo e la scalata del secolo.

           In questa storia, ambientata in un villaggio himalayano alle pendici di una montagna ancora inviolata, la “Cresta del Cielo”, seguiamo l’apicoltore Topolino e l’esploratore Pippo in una corsa alla vetta, nella speranza di precedere nella conquista il disonesto Gambadilegno. Fausto Vitaliano propone una vicenda scorrevole e interessante, valorizzata nelle sue atmosfere dalle sempre ottime illustrazioni di Paolo Mottura, in particolare nelle meravigliose pagine monocromatiche che raccontano le sorti delle precedenti spedizioni.

           La storia di per sé non è particolarmente innovativa dal momento che mette insieme tematiche e situazioni cui il fedele lettore di Topolino è abituato, dal viaggio in un’ottica ambientalista di rispetto e ammirazione per la natura fino al (riuscito) ruolo di Pippo come esploratore e inventore sui generis, che in parte ricorda il Capitano Nemo di Francesco Artibani. Ma non è questo un limite del racconto, che riesce comunque ad amalgamare questi ingredienti in maniera naturale confezionando una lettura assolutamente piacevole in grado di catturare il fascino delle montagne. È anche una bella sorpresa trovare entrambe le parti della storia nello stesso numero di Topolino, lusso che ultimamente non ci viene concesso molto spesso.

           
          La nascita di una curiosa società di gentiluomini

           Troviamo a seguire Paperino e l’ultima voce della lista. Francesco Vacca sceneggia un’avventura classica di ambientazione cittadina giocando sul canovaccio del Paperino che, troppo volenteroso, finisce per esagerare combinando solo pasticci a causa dell’eccessivo impegno. La storia è impreziosita dai disegni di Francesco Guerrini e da una buona caratterizzazione della famiglia dei paperi. In particolare, è interessante il comportamento di Zio Paperone nel finale: apparentemente sembra seguire lo stilema degli ultimi anni di uno Zione che valorizza anche i sentimenti, ma ritrova in chiusura quella venalità che maggiormente si rifà alla sua caratterizzazione classica.

           
          Gatti cubisti

          Miao, cronache feline torna anche questa settimana con l’episodio Abracadabra!, con Enrico Faccini come autore completo. Il tocco dell’autore ligure sulla sceneggiatura si fa sentire: troviamo una storia più onirica, assurda e visionaria delle altre del ciclo… e sicuramente più interessante, sia per le soluzioni grafiche che si concede sia per l’inaspettato finale.

           Chiudono l’albo due nuovi episodi di due diverse serie: Tecnologia alla mano di Alessio Coppola, che continua Pippospot, e L’età delle invenzioni che, con i testi di Augusto Macchetto e i disegni di Luca Usai, si aggiunge al ciclo di Storia Papera. Nella prima ritroviamo un Pippo pubblicitario sempre più di successo che si trova a dover rivitalizzare la vendita di guanti da lavoro e di televisori difettosi. Si tratta di un episodio forse un po’ più debole dei precedenti ma nel complesso in linea con la media della serie.

           Una piccola nota di biasimo va invece a L’età delle invenzioni. Nonostante Storia Papera sia riuscita a rivitalizzare la tipologia di brevi storie “didattiche” come le Pillole di Pico inserendo Paperoga in maniera interessante e originale, l’episodio di questa settimana presenta una morale un po’ troppo marcata che porta anche a certe cattive rappresentazioni degli eventi. Il condivisibile messaggio della storia è infatti di essere sempre pronti a osare, mostrando come il successo, nelle invenzioni come nella vita personale, sia spesso legato a una buona miscela di sogno, caparbietà e coraggio. Si sceglie però di veicolarlo tramite una descrizione di brillanti e innovative invenzioni del passato, ancor più esaltate da una loro presunta rarefazione nel presente, dal momento che le scoperte moderne vengono ridotte a semplici “reinterpretazioni” di idee preesistenti e prive dell’”effetto uao”.

           
          Ok boomer

           Derubricare la programmazione moderna a un aggiornamento dei suoi albori ottocenteschi, o internet al “banale” collegamento telefonico tra due computer è però molto simile a descrivere la lampadina come una semplice reinterpretazione della candela, o l’automobile della carrozza. Questo approccio risulta un poco pretestuoso in un mondo come quello contemporaneo in cui la tecnologia procede a una velocità incredibile e sta cambiando continuamente la nostra vita. Basterebbe una rapida ricerca sugli sviluppi moderni della robotica, per esempio, per ottenere “l’effetto uao” sparito dal presente secondo Pico.

           Complessivamente Topolino 3410 rappresenta quello che sarebbe un’ottimo numero della media per il settimanale: nessuna grande storia evento (a meno che non si voglia classificare come tale l’avventura di Vitaliano e Mottura, che però non ha goduto del battage pubblicitario di tante altre), nessuna storia predestinata a diventare un moderno classico, ma tante avventure complessivamente di buona qualità, che accompagnano il lettore in una piacevole esperienza di lettura.



          Voto del recensore: 3.5/5
          Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
          http://www.papersera.net/wp/2021/04/02/topolino-3410/


          Ora è possibile votare anche le singole storie del fascicolo, non fate mancare il vostro contributo!


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          luciochef
          Cugino di Alf
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          PolliceSu
            Re:Topolino 3410
            Risposta #4: Venerdì 2 Apr 2021, 18:41:28
            Ecco il mio commento al Topolino settimanale 3410 ;)
            - La storia di Vitaliano e Mottura ha un incipit ed un racconto molto ben fatti ma, per gusto mio, avrebbe avuto bisogno di un maggiore approfondimento. Ci sono tutti i presupposti della grande storia (storytelling, disegni, ambientazione, accoppiamento adatto tra personaggi/ruoli) ma la sensazione finale resta quella di un assetato che ha bevuto, restando soddisfatto, ma non pienamente "sazio d'acqua".
            - La storia seguente "Paperino e l'ultima voce della lista" è stata per me la grossa sorpresa di questo numero ! Un ottimo esordio di Vacca che tesse un'ottima trama in cui alcune soluzioni già viste in passato vengono caratterizzate con nuovi significati. Bellissime le gag della parte centrale che vengono esaltate dai disegni "terremotanti" del grande Guerrini (l'auto che sobbalza sulla strada sconnessa trasmette realmente un senso di tremolio anche al lettore).
            - L'episodio del ciclo di Malachia (che a me non ha mai entusiasmato) è divertente e presenta delle buone soluzioni "illusionistiche".
            - L'episodio di Pippo Spot invece è molto più riuscito del solito ! Alessio Coppola riesce ad imbastire una trama breve ma a cui non manca nulla per essere divertente e piacevole da leggere (esilarante il nome del tecnico nipponico Yofo Nafijgura  :)) :))).
            - Grossi meriti all'episodio finale del ciclo "Storia Papera" che ha un grande spirito divulgativo aiutando i giovani (ed anche i meno giovani...) a conoscere le storie e gli aspetti caratteriali di tre scienziati che hanno segnato la storia dell'umanità. Complimenti vivissimi per l'intento e per la messa in atto simpatica e per nulla pedante.
            Insomma il mio giudizio finale su questo numero si ferma a tre stelle, molto vicino alle quattro.....ma non le agguanta perchè manca il classico "capolavoro".
            Io sono un cattivo... e questo è bello! Io non sarò mai un buono e questo non è brutto! Io non vorrei essere nessun altro... a parte me.

            *

            brigo
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            PolliceSu
              Re:Topolino 3410
              Risposta #5: Venerdì 2 Apr 2021, 19:01:07
              Da amante di citazioni e suggestioni, mi piace pensare che il finale de "La scalata del secolo" possa essere un sentito omaggio a
              Spoiler: mostra
              "Le ali della libertà". Il film però, non il racconto da cui è tratto.

              *

              Cornelius
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                Re:Topolino 3410
                Risposta #6: Venerdì 2 Apr 2021, 23:14:12
                Topolino, Pippo e la scalata del Secolo
                Non c'è nulla di ufficialmente specifico in questa storia (il luogo, la data, i nomi) ma potremmo essere in Asia agli inizi del '900 e i personaggi coinvolti hanno, in alcuni casi, i nomi originali relativamente cambiati per poi essere più familiarmente ripristinati. Non degli alter ego e neanche degli antenati ma fondamentalmente loro (sebbene caratterizzati con maggior particolarità, soprattutto Pippo), trasferiti in altro tempo e altro luogo. Questo stato di 'sospensione' favorisce un racconto libero da ogni vincolo temporale e geografico, concentrandosi su degli avvenimenti e delle situazioni piacevoli da seguire. Buona prova, dunque, di Fausto Vitaliano che dedica alla montagna (una catena di un generico Grande Arco del Nord) questo suo ultimo soggetto. Paolo Mottura resta super con le sue illustrazioni e l'unico 'neo' che ho trovato è stato nella corporatura di Plottigat, un personaggio che ha sempre procurato qualche difficoltà a chi l'ha disegnato: se a volte altri autori gli hanno dato erroneamente un viso tondo come quello del cugino Gamba, questa volta Mottura azzecca la spigolosità del volto ma 'cade' in una corporatura massiccia simile a quella di Pietro, quando Plotty è un po' più alto e più magro.
                Paperino e l'ultima voce della lista
                Alla fine Battista è deluso da una scelta fatta dal suo datore di lavoro che però, fra le tante che costellano il racconto, mi pare l'unica sensata. Perché, in un buonismo eccessivo, Paperino ne combina di tutti i colori (quelli delle marmellate della Nonna, per intenderci) e mi risulta piuttosto odioso in questo suo strafare (male). Potrebbe rimediare alla fine ma ciò che sarebbe più sensato fare (visto il disastro generale) viene soppresso dalla sua cocciutaggine riguardante certi oggetti simbolici e certe promesse fatte. Se per Paperone il 'ventino' fu fatale, per Paperino poteva essere la risoluzione ai mali procurati e invece, pur sapendo della sua specificità (non è un ventino qualunque - e non è un caso che sia "io" a sottolinearlo...), lo da via come niente fosse, convinto di stare dalla parte della ragione (o di un sentimento un po' enfatizzato). Mi sorprendono anche i nipotini e la Nonna, incuranti della banale fine di una monetina 'particolare' coniata nel 1818 (Bertani poteva abbinarla come gadget a questo albo, volendo). Fortuna che nel finale lo zione salva capra e cavoli. Se non ci fosse lui...!
                Miao Cronache Feline - Abracadabra
                Enrico Faccini allarga il mondo di Malachia (presente anche nella precedente storia di Vacca e Guerrini pur non essendone protagonista: questi camei sono comunque importanti per ribadire la sua esistenza anche oltre la serie che lo riguarda da vicino) con altri gatti del quartiere, alcuni dei quali molto particolari, al punto di far viaggiare il 'nostro' come una novella Alice nel Paese delle Meraviglie. Serie felina sempre più divertente e sorprendente.
                PippoSpot - Tecnologia alla mano
                I rimedi della Zia Tessy sono sempre i migliori, anche nelle tecnologie più avanzate. Simpatica serie anche per la ripresa di alcuni personaggi dimenticati: in questo caso la zia e  Bruto, il figlioccio di Gancio.
                Storia Papera - L'età delle invenzioni
                La strana coppia Pico-Paperoga (che però funziona, impedendo alla platea di addormentarsi) ci parla del mezzo secolo d'oro delle invenzioni, quello che va dal 1860 al 1910. Tutte le creazioni successive sarebbero in qualche modo 'figlie' di quel periodo fondamentale per la realizzazione della nostra età contemporanea. Sempre interessanti queste 'conferenze' di Augusto Macchetto sebbene illustrate con uno stile a tratti pesante da Luca Usai.
                « Ultima modifica: Venerdì 2 Apr 2021, 23:36:09 da Cornelius Coot »

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                Samu
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                  Re:Topolino 3410
                  Risposta #7: Sabato 3 Apr 2021, 00:19:52
                  Ho appena finito di leggere il numero di questo settimana e voglio condividere le mie impressioni in merito.
                  Innanzitutto, abbiamo una copertina meravigliosa pur nella sua "semplicità", opera di un Paolo Mottura il cui tratto, per me, è sempre fonte di stupore.
                  Le sue matite si abbinano alla grande ai testi di Fausto Vitaliano nella storia che apre il numero 3410.
                  Topolino, Pippo e la Scalata del Secolo è un'ottima storia, coinvolgente e intrigante.
                  Mi è piaciuto molto il modo con cui Fausto ha descritto i personaggi di Pippo e soprattutto Topolino.
                  È sempre interessante vedere come possa nascere l'amicizia tra questi due characters in un contesto diverso dalle storie ambientate nel presente, rivelando magari delle prime incomprensioni ma che in seguito porterà allo sviluppo di un sentito rapporto umano.
                  Come dicevo, ho molto apprezzato la caratterizzazione di Pippo.
                  Si dimostra un inventore, un appassionato sognatore ma che ha anche del senso pratico dato che le sue "creazioni" assumono un ruolo determinante nella riuscita dell'impresa.
                  Lo accompagna l'umile Topolino, l'unico abitante del villaggio che non sembra mostrare interesse verso la "febbre della montagna" che ha coinvolto tutti i suoi compaesani.
                  Da qui comincerà un viaggio alla scoperta della "Cresta del Cielo" e che si rivelerà denso di insidie e suggestioni.
                  Il tutto impreziosito dal tratto magistrale di Paolo Mottura, che carica le atmosfere della storia di un'intensità e di un fascino sorprendente.
                  Meravigliose le prime tavole che raffigurano gli alpinisti desiderosi di scalare la montagna e la scena in cui si erge quel "gigante di ghiaccio", che sembra essere custode di quelle vette inviolate e della natura.  :inLove:

                  La seconda storia è stata veramente una bella sorpresa.
                  Avevo già notato nella storia d'esordio di Francesco Vacca il ricorso ad un linguaggio forbito e accurato e ciò accade anche in Paperino e l'ultima voce della lista.
                  Una storia davvero molto ben riuscita, che ha tutto: umorismo, gags, simpatia, buoni sentimenti...
                  Un'ottima prova per questo giovane esordiente che promette davvero bene per il futuro.
                  Visivamente, non c'è che dire.
                  Solo applausi per l'Arte di Francesco Guerrini, il quale riesce a farmi immedesimare dentro ogni singola vignetta delle storie da lui disegnate.
                  Un Maestro che ho conosciuto dai tempi di Zio Paperone e il pirata senza vascello e che da allora mi accompagna alla scoperta di nuove storie, nuove avventure e che aprono gli spazi sterminati del mondo della fantasia e della creatività.  :heart:

                  Graziosa la "breve" con protagonista il felino di Paperino, opera, questa volta, di Enrico Faccini autore completo.
                  E la sua firma si nota dal taglio onirico e fantastico che la vicenda assume, regalandoci una storia simpatica ed originale.

                  Con mia grande felicità, ritroviamo un nuovo episodio della serie PippoSpot.
                  Io adoro l'umorismo con cui Alessio Coppola sviluppa le sue storie e questo ciclo, per me, è un'esplosione di simpatia e fantasia.
                  Pippo è sicuramente il personaggio più adatto, tra gli abitanti di Topolinia, per svolgere un lavoro creativo e originale come quello del grafico pubblicitario.
                  Spesso, come abbiamo letto nelle altre storie del ciclo, il nostro Goofy si ritrova ad aiutare dei commercianti che vivono delle situazioni complicate, magari perché non riescono a pubblicizzare i propri prodotti come vorrebbero.
                  Anche in questa storia, Pippo si impegna a dare una mano a chi si trova in difficoltà, mettendo insieme più suggestioni per creare un'unica idea vincente!
                  Visivamente poi, la storia è un gioiellino.
                  Di espressività, di comicità.
                  Di simpatia.

                  E veniamo all'ultima storia, firmata da Augusto Macchetto e Luca Usai.
                  Sono sincero, Storia Papera è stata, per me, una serie dalla qualità altalenante.
                  Alcuni episodi mi sono piaciuti e mi hanno fatto divertire, altri mi hanno un po' annoiato.
                  Ma la storia di questa settimana è bella davvero!
                  Innanzitutto, è una storia scorrevole, fluida, scritta bene.
                  Racconta di tre personaggi storici che hanno assunto un ruolo chiave in quello che è il progresso moderno, narrando le loro caratteristiche e i loro comportamenti.
                  Sono personaggi diversi, è vero, ma tutti sono accomunati dalla stessa capacità.
                  La capacità di credere in sé stessi, in ciò che fanno, anche quando gli altri non il comprendono e pensano siano soltanto degli utopici visionari.
                  Secondo me, la creatività è ciò che muove il mondo ed è questo il messaggio che la storia vuole lanciare.
                  L'importanza di cercare nuove strade è da sempre un tratto distintivo dell'uomo e che lo ha portato a sperimentare e a creare qualcosa di nuovo.
                  "E allora dai, creiamo!" sembra essere il motto di Paperoga alla fine della storia e non potrebbe trovarmi più d'accordo.
                  Veramente una bellissima storia e che considero la mia preferita di questo ottimo numero.

                  Completa l'albo una simpatica intervista a Silvia Ziche sulla sua nuova storia di prossima pubblicazione e un interessante redazionale su Renzo Piano.
                  Avendolo studiato molto al quinto anno del liceo, mi ha fatto davvero piacere rileggere delle sue opere sul Topolino!
                  È stato come fare un tuffo nel passato! O0

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                    Re:Topolino 3410
                    Risposta #8: Domenica 4 Apr 2021, 23:58:23
                    La "regina " del numero è senza dubbio LA SCALATA DEL SECOLO , alla quale viene dedicata una interessante copertina.
                    Penso che la coppia Vitaliano-Mottura sia azzeccatissima in questo tipo di storie, i disegni rappresentano appieno la maestosità dei panorami in cui si trovano i nostri personaggi,i cambiamenti climatici e l'ottima trama narrante.
                    Curioso ed interessante che siano usciti due episodi nello stesso numero,come da tempo non si vedeva.
                    Un passaggio dove non ho trovato risposta ai miei dubbi riguarda il momento del furto ai danni di Topolino e Pippo..derubati di tutto, dichiarando di esser rimasti in pantofole e pigiama (ma veramente quando si affrontano escursioni ci si porta il pigiama? :P   :)) ) riescono a liberarsi da una corda che li imprigionava grazie agli arpioni degli stivali.Il termine pantofole era un eufemismo?
                    Comunque la storia per me è stupenda e coinvolgente ,e quando sono così belle apprezzarei anche qualche tavola di approfondimento in più (chissà cos'era " quel coso"  come detto da Sgrinfia :)) a pagina 41 )
                    Mi auguro di rivedere presto questa coppia di autori/artisti, i loro lavori sono appassionanti e coinvolgenti.

                    Abracadabra è la storia artistica dell'albo,un mix di arte e ed illusionismo, umorismo ed interpretazione.Un'ottima prova da parte di Faccini autore completo che più completo di cosi non si può  :D

                    Surreale un zio Paperone che che sfoltisce la lista dei debiti di Paperino,con un Paperino noncurante delle emozioni e dei bisogni reali dei nipotini, preso da irresistibile bisogno (forse l'euforia della fine dei conti in rosso?) di aiutare e rendersi (in)utile?
                    Storia simpatica ma con un Paperino stranamente fastidioso.

                    Pippospot riesce dove gli altri falliscono,la stravaganza di Pippo non ha limiti,come non li hanno gli oggetti sponsorizzati da Pippo ;D

                    Interessante ed istruttiva storia papera, una lezione che ho seguito con molto piacere!!Una botta di ottimismo ed invito a non abbandonare mai i sogni.

                    Sempre simpatiche e divertenti le one page dei primi-tonti

                    Per me Un'altro ottimo numero!
                    « Ultima modifica: Lunedì 5 Apr 2021, 00:16:20 da anapisa »

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                      Re:Topolino 3410
                      Risposta #9: Lunedì 5 Apr 2021, 00:15:40
                      La "regina " del numero è senza dubbio LA SCALATA DEL SECOLO , alla quale viene dedicata una interessante copertina.[...]
                      la storia per me è stupenda e coinvolgente ,e quando sono così belle apprezzarei anche qualche tavola di approfondimento in più (chissà cos'era " quel coso"  come detto da Sgrinfia :)) a pagina 41 )
                      Il "coso" cui si riferisce Sgrinfia a pagina 41 è il Gigante di Ghiaccio che comincia a prendere forma nella gelida tormenta.  ;)
                      Comunque, di questa storia mi ha davvero divertito quando Sgrinfia fa notare a Plottigat che sono stati loro ad essersi messi sulle tracce di Topolino e Pippo e "Plotty" risponde - Fai un'altra volta il sofista e ti lego ad una rupe!  ;D  ;D

                      Surreale un zio Paperone che che sfoltisce la lista dei debiti di Paperino,con un Paperino noncurante delle emozioni e dei bisogni reali dei nipotini, preso da irresistibile bisogno (forse l'euforia della fine dei conti in rosso?) di aiutare e rendersi (in)utile?
                      Storia simpatica ma con un Paperino stranamente fastidioso.
                      M-ma perché...Un Paperino "fastidioso"? 😅
                      Io l'ho trovato così tenero nel mettere da parte le sue priorità personali e mettersi a disposizione delle "piume delle sue piume".
                      E poi rifiuta una grossa somma di denaro per consentire ai nipotini di consegnare il progetto in tempo e fare bella figura con le altre Giovani Marmotte!  :inLove:

                      La "regina " del numero è senza dubbio LA SCALATA DEL SECOLO , alla quale viene dedicata una interessante copertina.
                      Penso che la coppia Vitaliano-Mottura sia azzeccatissima in questo tipo di storie, i disegni rappresentano appieno la maestosità dei panorami in cui si trovano i nostri personaggi,i cambiamenti climatici e l'ottima trama narrante.
                      Mi auguro di rivedere presto questa coppia di autori/artisti, i loro lavori sono appassionanti e coinvolgenti.

                      Interessante ed istruttiva storia papera, una lezione che ho seguito con molto piacere!!Una botta di ottimismo ed invito a non abbandonare mai i sogni.

                      Qui concordo assolutamente con te!!!  O0
                      « Ultima modifica: Lunedì 5 Apr 2021, 10:38:10 da Samu »

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                        Re:Topolino 3410
                        Risposta #10: Lunedì 5 Apr 2021, 00:26:32
                        Samu, ho trovato Paperino fastidioso nei confronti dei nipotini quando non si è reso conto che il voler troppo proteggerli non ha giovato alla loro missione..loro sarebbero riusciti da soli nell'intento, lui ha voluto aiutarli a tutti i costi, non rendendosi conto che quello di cui avevano più bisogno era poter fare da soli..
                        Il Paperino fastidioso era rivolto alla situazione creatasi..Non so se sono riuscita a spiegarmi   :D

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                          Re:Topolino 3410
                          Risposta #11: Lunedì 5 Apr 2021, 00:43:25
                          Samu, ho trovato Paperino fastidioso nei confronti dei nipotini quando non si è reso conto che il voler troppo proteggerli non ha giovato alla loro missione..loro sarebbero riusciti da soli nell'intento, lui ha voluto aiutarli a tutti i costi, non rendendosi conto che quello di cui avevano più bisogno era poter fare da soli..
                          Il Paperino fastidioso era rivolto alla situazione creatasi..Non so se sono riuscita a spiegarmi   :D
                          Capisco il tuo ragionamento, Anapisa.  :D
                          Ma Paperino è fatto così: quando si mette una cosa in testa, va fino in fondo.
                          E si è scelto pure le strade più impraticabili per raggiungere Quack Town, determinato a dare tutto sé stesso per aiutare i nipotini.
                          Proprio questa sua volontà, unita al finale sentimentale e assolutamente adatto al contesto, mi ha ispirato una certa tenerezza nei confronti di Paperino.  :inLove:
                          Davvero una storia degna di nota e molto ben riuscita!  O0

                          *

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                            Re:Topolino 3410
                            Risposta #12: Lunedì 5 Apr 2021, 09:21:04
                            Ciao a tutti,
                            avete notato anche voi una vignetta strana nella storia disegnata da Mottura. Abbiamo un Pippo versione "Polifemo"  :o
                            Allego foto.
                            Buona Pasquetta a tutti (sarebbe meglio dire buon Lunedì dell'Angelo) 😬

                            *

                            Cornelius
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                              Re:Topolino 3410
                              Risposta #13: Lunedì 5 Apr 2021, 11:22:02
                              Storia simpatica ma con un Paperino stranamente fastidioso.
                              L'ho trovato anch'io fastidioso sebbene non sia così strana la cosa visto che, soprattutto agli inizi, lo era ancora di più, quasi come Paperoga che, con il suo arrivo, lo ha portato ad essere più 'equilibrato' (per compensazione). Non solo ha mandato al macero il 50% delle marmellate della Nonna (che un tempo si sarebbe arrabbiata ma in questo periodo buonista fa buon viso) ma, insistendo a voler cedere il suo storico ventino ai nipotini, ha rischiato di far saltare la costruzione del "Cornelius Coot Historical Museum" (progetto evidentemente a me caro...) :crazy: quando altri venti cent in paese li avrebbe comunque recuperati.

                              Mi sembra che un museo simile, almeno nelle storie di Don Rosa, ci sia già a Paperopoli, proprio sotto la statua più grande del fondatore. Una sua succursale 'campagnola' non sarebbe male, caratterizzata dalla vicina presenza della nipote che potrebbe contribuire con della memorabilia storica (tra cui il ventino recuperato da Zio Paperone). Spero che il museo cittadino faccia capolino anche nelle storie italiane e che quello campagnolo non venga del tutto dimenticato nei prossimi soggetti che si svolgeranno a Quack Town.

                              *

                              Andy392
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                                Re:Topolino 3410
                                Risposta #14: Lunedì 5 Apr 2021, 12:10:48
                                L'idea della storia è buona ma l'ho trovata forzata e con poco pathos. Le vignette dove gli affetti vengono prima del denaro non mi hanno colpito e pure io ho trovato Paperino fastidioso con quella scelta paperoghesca di andare nele strade più impervie.
                                E poi Nonna Papera ha appena venduto un cesto di marmellate e ha in tasca solo 4,80 dollari?

                                 

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