Ho appena finito di leggere il numero di questo settimana e voglio condividere le mie impressioni in merito.
Innanzitutto, abbiamo una copertina meravigliosa pur nella sua "semplicità", opera di un Paolo Mottura il cui tratto, per me, è sempre fonte di stupore.
Le sue matite si abbinano alla grande ai testi di Fausto Vitaliano nella storia che apre il numero
3410.
Topolino, Pippo e la Scalata del Secolo è un'ottima storia, coinvolgente e intrigante.
Mi è piaciuto molto il modo con cui Fausto ha descritto i personaggi di Pippo e soprattutto Topolino.
È sempre interessante vedere come possa nascere l'amicizia tra questi due characters in un contesto diverso dalle storie ambientate nel presente, rivelando magari delle prime incomprensioni ma che in seguito porterà allo sviluppo di un sentito rapporto umano.
Come dicevo, ho molto apprezzato la caratterizzazione di Pippo.
Si dimostra un inventore, un appassionato sognatore ma che ha anche del senso pratico dato che le sue "creazioni" assumono un ruolo determinante nella riuscita dell'impresa.
Lo accompagna l'umile Topolino, l'unico abitante del villaggio che non sembra mostrare interesse verso la "febbre della montagna" che ha coinvolto tutti i suoi compaesani.
Da qui comincerà un viaggio alla scoperta della "
Cresta del Cielo" e che si rivelerà denso di insidie e suggestioni.
Il tutto impreziosito dal tratto magistrale di Paolo Mottura, che carica le atmosfere della storia di un'intensità e di un fascino sorprendente.
Meravigliose le prime tavole che raffigurano gli alpinisti desiderosi di scalare la montagna e la scena in cui si erge quel "gigante di ghiaccio", che sembra essere custode di quelle vette inviolate e della natura.
La seconda storia è stata veramente una bella sorpresa.
Avevo già notato nella storia d'esordio di Francesco Vacca il ricorso ad un linguaggio forbito e accurato e ciò accade anche in
Paperino e l'ultima voce della lista.
Una storia davvero molto ben riuscita, che ha tutto: umorismo, gags, simpatia, buoni sentimenti...
Un'ottima prova per questo giovane esordiente che promette davvero bene per il futuro.
Visivamente, non c'è che dire.
Solo applausi per l'Arte di Francesco Guerrini, il quale riesce a farmi immedesimare dentro ogni singola vignetta delle storie da lui disegnate.
Un Maestro che ho conosciuto dai tempi di
Zio Paperone e il pirata senza vascello e che da allora mi accompagna alla scoperta di nuove storie, nuove avventure e che aprono gli spazi sterminati del mondo della fantasia e della creatività.
Graziosa la "breve" con protagonista il felino di Paperino, opera, questa volta, di Enrico Faccini autore completo.
E la sua firma si nota dal taglio onirico e fantastico che la vicenda assume, regalandoci una storia simpatica ed originale.
Con mia grande felicità, ritroviamo un nuovo episodio della serie
PippoSpot.
Io adoro l'umorismo con cui Alessio Coppola sviluppa le sue storie e questo ciclo, per me, è un'esplosione di simpatia e fantasia.
Pippo è sicuramente il personaggio più adatto, tra gli abitanti di Topolinia, per svolgere un lavoro creativo e originale come quello del grafico pubblicitario.
Spesso, come abbiamo letto nelle altre storie del ciclo, il nostro Goofy si ritrova ad aiutare dei commercianti che vivono delle situazioni complicate, magari perché non riescono a pubblicizzare i propri prodotti come vorrebbero.
Anche in questa storia, Pippo si impegna a dare una mano a chi si trova in difficoltà, mettendo insieme più suggestioni per creare un'unica idea vincente!
Visivamente poi, la storia è un gioiellino.
Di espressività, di comicità.
Di simpatia.
E veniamo all'ultima storia, firmata da Augusto Macchetto e Luca Usai.
Sono sincero,
Storia Papera è stata, per me, una serie dalla qualità altalenante.
Alcuni episodi mi sono piaciuti e mi hanno fatto divertire, altri mi hanno un po' annoiato.
Ma la storia di questa settimana è bella davvero!
Innanzitutto, è una storia scorrevole, fluida, scritta bene.
Racconta di tre personaggi storici che hanno assunto un ruolo chiave in quello che è il progresso moderno, narrando le loro caratteristiche e i loro comportamenti.
Sono personaggi diversi, è vero, ma tutti sono accomunati dalla stessa capacità.
La capacità di credere in sé stessi, in ciò che fanno, anche quando gli altri non il comprendono e pensano siano soltanto degli utopici visionari.
Secondo me, la creatività è ciò che muove il mondo ed è questo il messaggio che la storia vuole lanciare.
L'importanza di cercare nuove strade è da sempre un tratto distintivo dell'uomo e che lo ha portato a sperimentare e a creare qualcosa di nuovo.
"E allora dai, creiamo!" sembra essere il motto di Paperoga alla fine della storia e non potrebbe trovarmi più d'accordo.
Veramente una bellissima storia e che considero la mia preferita di questo ottimo numero.
Completa l'albo una simpatica intervista a Silvia Ziche sulla sua nuova storia di prossima pubblicazione e un interessante redazionale su Renzo Piano.
Avendolo studiato molto al quinto anno del liceo, mi ha fatto davvero piacere rileggere delle sue opere sul Topolino!
È stato come fare un tuffo nel passato! O0