A fine lettura, posso dire che, secondo il mio parere, il numero di questa settimana presenta due ottime storie iniziali, mentre le altre storie si sono rivelate ben poco interessanti.
Ma andiamo più nel dettaglio.
La storia iniziale è davvero un gioiellino.
Topolino e la Micio-minaccia si è rivelata una storia fresca, frizzante,
bella nella sua semplicità.
Casty è il mio Autore Disney preferito tra quelli attualmente attivi sul Topo e la sua abilità nel raccontare delle vicende frizzanti e coinvolgenti è qualcosa che riesce ad appassionarmi e che trovo, sinceramente, amabile.
Mi piace il modo con cui scrive Topolino, come presenta il personaggio, nella sua umanità e nel suo essere, in fin dei conti, un ragazzo semplice ma che, spesso, si trova coinvolto all'interno di situazioni fuori dall'ordinario e davvero sorprendenti.
È quello che succede nella storia di questa settimana, dove Topolino insieme al fedele Pluto e al buon Pippo, si ritroverà ad indagare su un mistero che assume delle proporzioni davvero smisurate.
Mi è piaciuta molto la scena in cui Pluto "raccoglie" l'invito lanciato (in maniera quasi ipotetica) dal suo padrone ad "esprimersi" in qualche modo, tenendo la matita con la bocca per cercare di tracciare un
identikit del "mostro" che sta allarmando Topolinia.
Ho trovato davvero spassoso anche lo zio di Pippo, Euclippo (nome, per me, semplicemente meraviglioso) e che mi ha ricordato il "genio" dello zio Sfrizzo.
Molto simpatico il finale della storia con Topolino che, esausto, alla presenza "surreale" di Pippo e di suo zio, esclama: -
Glom! Io diventerò matto.
)
La storia è supportata, a livello grafico, dagli ottimi disegni di Enrico Faccini che, con il suo tratto espressivo e personale, riesce a trasmettere ulteriore brio e freschezza alla vicenda.
Molto buona anche la seconda puntata de
La Ventiquattrore di Paperopoli.
Devo dire che, ad una prima lettura, non avevo compreso il comportamento di Korvacci, il quale sembrava essere più interessato a sabotare i suoi diretti concorrenti che a vincere la corsa.
Ad una successiva ri-lettura, sono stato più attento ai particolari che ci vengono mostrati in precedenza...
Soprattutto riguardo allo strano comportamento del suo team manager che si dilegua in maniera furtiva, quasi disinteressandosi dello sviluppo della gara.
Come detto dall'utente Colo qualche post fa, penso anch'io che dietro alla scomparsa dei piloti ci sia il personaggio di
Amelia e posso dire che quel Korvacci, per il suo modo di esprimersi, mi ricorda fortemente Gennarino.
Pertanto, questa storia, per me, si era rivelata piacevole già nel corso della prima lettura ma, rileggendola, l'ho apprezzata ancora di più e posso dire di averla trovata molto sfiziosa e ben costruita.
Passando al resto, devo dire che le altre storie presenti all'interno dell'albo mi hanno annoiato.
La serie
Minni Prêt-à-porter la trovo poco interessante e, secondo la mia opinione, il personaggio di Minni, in questa serie non è che risulti chissà quanto "rilanciato".
Sinceramente, avrei più piacere nel trovare Minni co-protagonista in qualche bel giallo con Topolino che vederla protagonista assoluta in una serie incentrata sulla moda.
È vero, il mondo della moda non mi ha mai interessato ma tutte le storie di questa serie uscite finora le ho trovate prive di mordente e "soporifere".
Anche la storia di questa settimana,
Una nuova boutique, mi ha lasciato davvero freddo e non mi sono sentito per nulla coinvolto all'interno della vicenda narrata.
Chiudono il numero due brevi e una storia con Brigitta protagonista.
Per quanto riguarda il ciclo di brevi incentrato sul
Viaggio del dollaro d'argento, continuo a trovarlo davvero poco intrigante, tanto che a fine lettura mi rimane sinceramente poco.
Ed è la stessa sensazione che ho provato leggendo l'ultima storia,
Brigitta e l'affarone del pappamondo.
Il contrasto messo in campo da Rockerduck ai danni di Zio Paperone si esaurisce nel giro di poche tavole e le idee di Brigitta per aiutare Paperone le ho trovate ripetitive e poco interessanti (a partire dai loro nomi...).
Nel complesso, posso dire che di questo numero ho apprezzato molto le due storie iniziali, che ho trovato molto gustose, intriganti e davvero ben riuscite.
Le altre storie, invece, mi hanno sinceramente annoiato, lasciandomi davvero poco a fine lettura.