A fine lettura, posso dire che questo terzo numero della miniserie estiva di
Topolino in Giallo si è rivelato un albo grazioso e riuscito.
Molto piacevole la storia d'apertura,
Topolino e l'ingegnoso piano criminoso, che mostra un Topolino fallibile e che compie un errore di valutazione non da poco, finendo per essere troppo sicuro di sé stesso.
Premetto che io non l'ho mai considerato un personaggio "perfettino" o saccente ma posso dire che ho apprezzato la volontà di mostrare in modo più marcato quella che si rivela una leggerezza da lui compiuta, dettata da una eccessiva fiducia nel suo ingegno.
Sempre in questa storia, che ritengo veramente intrigante e ben scritta, mi ha divertito di gusto la battuta di Pippo nel momento in cui si ferma d'improvviso e, d'istinto, si scusa dell'urto con Topolino, dicendogli che purtroppo
non ha gli stop alle spalle! )
Per il resto, ho apprezzato particolarmente
Topolino e il robodetective, della coppia Panaro/Pastrovicchio.
Si tratta di una storia molto interessante e nella quale i malviventi di Topolinia si riuniscono per lanciare una sfida aperta non solo alla polizia ma anche e soprattutto a quel robodetective che riecheggia nel titolo e che tanto gli aveva messo i bastoni tra le ruote.
Le altre storie presenti all'interno dell'albo costituiscono, per me, delle buone letture, ben scritte e assolutamente gradevoli.
Pertanto, mi sento di consigliare l'acquisto di questo volumetto perché, secondo il mio parere, tutte le storie selezionate si rivelano interessanti e assolutamente meritevoli di una lettura.