Affascinante, atipico, rivoluzionario, noioso e immaginifico, Dinosauri è uno dei film più controversi mai prodotti dalla Disney. Un film con una lunga storia di posticipi e riscritture dietro di sé, che hanno permesso a Don Bluth che a fine anni 80 in Disney ci lavorava, di rubare il progetto e di realizzare quell'
Alla Ricerca della Valle Incantata la cui fama avrebbe fatto produrre una decina di sequel direct-to-video. Ecco innanzitutto il motivo per cui le trame dei due film si somigliano tanto, benchè sia vero che in dodici anni la Disney avrebbe avuto tutto il tempo di modificare ancora il progetto. E invece in più di due lustri tutti gli sforzi vennero concentrati per rivoluzionare ben altro, e cioè la tecnica di animazione. Potremo dire che
Dinosauri rappresenti il primo 3d non Pixar di casa Disney, ma sarebbe falso visto che già in
Oilspot and Lipstick, cortometraggio del 1987 questa tecnica era stata utilizzata in via del tutto sperimentale. Potremo allora dire che
Dinosauri rappresenti il primo lungometraggio in 3d della storia della Disney, ma sarebbe falso anche questo dal momento che in virtù dei suoi sfondi live-action il film ha perso di recente il titolo, soffiatogli da quel
Chicken Little che avrebbe segnato l'abbandono, pur provvisorio, dell'animazione tradizionale.
Dinosauri è quindi un unicum, un prodotto assolutamente a sé, di difficilissima classificazione, forse l'unico film d'animazione 3d in scrittura mista, se si escludono i lungometraggi in cui il 3d è più che altro da considerarsi un effetto speciale..
Il 3d di
Dinosauri è stato realizzato da una sottosezione della Disney Feature Animation adibita alla realizzazione dell'animazione tridimensionale e poco tempo dopo chiusa, il cosiddetto Secret Lab. E il 3d del Secret Lab è assolutamente ottimo nel suo raffigurare le superfici ruvide delle pelli dei bestioni preistorici, rendendo il tutto visionario e intenso e alzando i toni narrativi all'inverosimile come nella bellissima scena iniziale del viaggio dell'uovo, che passando di mano in mano, fornisce il pretesto per una scena documentaristica da pelle d'oca. Il viaggio dell'uovo costituisce la spettacolare overtoure del film ed è valorizzata dalla stupenda colonna sonora di James Newton Howard, che avrebbe poi firmato altri meravigliosi brani strumentali in
Atlantis e
Treasure Planet. Uno dei registi è invece Ralph Zondag, che ha al suo attivo la regia di un altro film d'animazione sui dinosauri, il donbluttiano
Quattro Dinosauri a New York, nonchè la direzione delle animazioni di
Alla Ricerca della valle Incantata.
Dinosauri ricevette scarsissimi risultati al botteghino, che lo marchiarono come uno dei più grandi flop di sempre, in proporzione al budget impegato, uno dei più alti della storia del cinema. Purtroppo infatti nel film parecchie cose non funzionarono, a cominciare dalla storia alqanto labile che vedeva l'iguanodonte Aladar e la sua famigliola adottiva di lemuri unirsi ad un branco diretto, dopo una spaventosa catastrofe naturale, verso i nuovi territori di cova, una novella Valle Incantata che avrebbe dovuto posticipare non di poco l'inevitabile fine della specie. All'interno di questa semplice struttura in stile road-movie trovano posto alcune sottotrame necessarie ad introdurre tematiche forti, come la sopravvivenza che solo i più forti meritano e gli scontri con Kron, il capobranco sostenitore di questa nazistissima teoria. Tematiche però non sufficenti a riempire gli ottanta minuti di durata del film, che finì così per risultare secondo molti noioso, anche per colpa dell'aspetto monocolore tendente al marroncino di tutte le scene appartenenti al corpo centrale. Un altro elemento a sfavore del film sono i lemuri, piccoli compagni di viaggio e famiglia adottiva di Aladar, inseriti con lo scopo di accompagnarlo nel suo viaggio e fornire un discreto numero di scene umoristiche, fallendo però miseramente e risultando invece molto irritanti, anche a causa dello stile fotorealistico del film che nuoceva alla loro espressività. Forse con qualche canzone - il film ne è privo - si avrebbe avuta una maggior distinzione tra le scene e le fasi della storia, risultando assai più gradevole, e invece l'unica canzone realizzata per la colonna sonora del film,
Who I Am degli Orange Blue, non trova spazio neanche nei titoli di coda, bensì in un videoclip inserito tra gli extra del dvd.
Uscito nel 2000, nello stesso anno in cui la Disney con
T Come Tigro,
Toy Story 2 e
Fantasia 2000, aveva iniziato il suo percorso sperimentale verso la differenziazione dei generi, si ritrovò a contendersi col sequel di
Fantasia il titolo di trentottesimo classico Disney. Pur essendo la lista dei classici una cosa simbolica e molto arbitraria, questo fatto rende l'idea della confusione che provocò questo titolo alla sua uscita. Non era un film in animazione tradizionale, pur raccontando una storia drammatica assolutamente nello stile dei classici Disney, ma la Disney scelse di farlo uscire comunque come film di natale, anticipando
Fantasia 2000 alla fine dell'estate. Si scelse infine di non considerare
Fantasia 2000 come un semplice edit del primo film e di dargli il meritato titolo, lasciando quindi
Dinosauri nel dimenticatoio, facendogli pagare in questo modo lo scotto del suo essere in anticipo coi tempi. Pochi anni dopo Pixar, Dreamworks e Blue Sky si sarebbero contese il mercato dei lungometraggi d'animazione ma nessuna di queste case avrebbe usato questo la CGI per raccontare una storia drammatica e di respiro ampio come quella dell'iguanodonte Aladar.
da
La Tana del Sollazzo