Ho letto questo numero quando fuori c'erano 20 gradi sottozero, molto in tema coi tempi, quindi...

Il primo episodio de
Il Bianco e il Nero mi lascia sensazioni ambigue. Da una parte mi piace lo stile un po' retro dei disegni di Casty, ma la storia in se stessa ancora non mi convince del tutto. Anche se questa puntata è sicuramente meglio del prologo di qualche mese fa (che non mi ha detto assolutamente nulla), la storia sembra procedere in maniera abbastanza scontata.
Soprattutto la scena con il robot-Macchianera che svela il suo piano al pubblico mi è sembrata alquanto forzata e poco naturale. Inoltre mi ha dato un po' fastidio Gambadilegno che dice come secondo lui Macchianera ultimamente sia diventato più cattivo... no, Macchia era cattivo anche prima, solo che negli ultimi anni il suo personaggio è stato snaturato e reso più docile, come d'altronde anche tutti gli altri cattivi Disney. Questo è quindi solo un ritorno alle origini, non un'evoluzione del personaggio.
Speriamo adesso che la storia riveli qualche colpo di scena che la renda davvero interessante, perchè se finisce con Topolino che viene catturato da Macchianera per poi riuscire a liberarsi e sventare i suoi piani come in mille altre storie già viste, allora ne rimarrei un po' deluso...
Newton Pitagorico in... sono solo pensieri è per me una delle due storie migliori di questo numero, educativa per i più giovani e divertente allo stesso tempo. E molto ben disegnata, direi.
PippoSpot - I giustissimi panettoni sbagliatissimi scorre bene e mi ha fatto sorridere, anche se il finale è ovviamente un po' scontato.
Mi sono piaciute meno
Paperino e la settimana stanca e
Miao Cronache Feline - Fiaba d'Inverno, anche se quest'ultima mi ricorda
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_pupazzo_di_neve classico cartone animato britannico che qui in Finlandia viene trasmesso in TV ad ogni vigilia di Natale da quasi 30 anni.
Zio Paperone, Battista e il giorno sbagliato è l'altra storia di questo numero che mi è piaciuta un sacco. Anche qui la trama si è già vista in passato, ma è una di quelle storie dal sapore dei vecchi tempi, quando non tutto doveva per forza essere una saga da rivendere poi in edizione cartonata superlusso. Molto ben riuscita la caratterizzazione di Paperone che, ormai si sa, sotto sotto (e neanche tanto) vede in Battista ben più che un semplice maggiordomo.