Ciao a tutti,
premetto che, purtroppo, la posta non mi ha ancora consegnato Topolino, perciò risponderò anche oggi soltanto sulla base della mia sceneggiatura.
Sono iscritto al Forum fin dai primi anni della sua nascita e l'ho sempre considerato uno spazio a disposizione dell'incontro tra i lettori, che sono la linfa di Topolino, e gli autori che propongono il loro lavoro sperando di regalare loro un po' di svago. Per questo, sono sempre stato disponibile allo scambio di idee ed ho sempre accettato le diverse opinioni, a favore o contro le mie storie.
Vengo ai dubbi di Brigo.
Il furfante dispone di conoscenze tecnologiche, altrimenti non avrebbe potuto realizzare il congegno mixante ed inoltre interferire nel dispositivo di sicurezza del museo. Difficile ipotizzare che l'abbia rubato, perché ci sarebbe stata una denuncia alla polizia, cosa di cui, invece, Basettoni è del tutto all'oscuro. I sospetti dei nostri vengono dunque logicamente indirizzati verso inventori disonesti che potrebbero avere ideato l'aggeggio ed attuato il ricatto: solo uno è attualmente libero tra i furfanti geniali che hanno adeguate capacità nel campo, ma le indagini di Topolino e Pippo portano ad un nulla di fatto.
Resta quindi in piedi l'ipotesi che si tratti di un appassionato di invenzioni la cui passione non è stata portata a conoscenza di nessuno. Ipotizziamo che il direttore del museo abbia questo hobby, magari è una passione che tiene per sé, alla quale si dedica di tanto in tanto, oppure, ancora meglio, che abbia studiato per proprio conto, sia appassionato di elettronica, ma non abbia mai messo a frutto le sue conoscenze.
Quando viene a sapere che sarà rimpiazzato, decide di utilizzare quello che ha imparato e realizza il congegno mixante, con le conseguenze che si leggono nella vicenda.
Vengo ora a quanto scritto da Axios che ringrazio di cuore per le belle parole spese nei confronti di alcune mie storie.
Le vignette dei frammenti non sono state inserite casualmente e non volevano portare a deduzioni fuorvianti, si trattava semplicemente di una piccola citazione di Topolino e l'unghia di Kalì, quando Topolino vede l'ombra del vaso di fiori e crede di trovarsi in casa Kalì. Qui ha un momento analogo, seppure legato ad una trama diversa e neppure lontanamente paragonabile al capolavoro dell'immenso Romano Scapa. Volevo soltanto mostrare, a mia volta, un Topolino umano, talmente immerso in un mistero insolubile da avere un momento di paura dalla quale Pippo lo aiuta a riprendersi con un sorriso sdrammatizzante.
Vedete, cari amici del Forum, il mio intento era quello di raccontarvi una storia che, speravo, potesse interessarvi. Purtroppo, non è stata capita o gradita... spero che lo sia maggiormente la prossima.
Vi saluto tutti e vi rinnovo il mio più che che sincero buon Topolino! SmMickey