Pippo e l'ombra dilettevole
Soggetto e sceneggiatura di Roberto Moscato - Disegni di Giulia La Torre
8 tavole
Big nope. Piuttosto strampalata e assurda, ma non ci vedo Pippo fare quelle cose in un luogo pubblico, credo avrebbe funzionato meglio con Paperoga (forse l'ultima battuta è nel personaggio pippide, ma la storia in sé no). Prima volta che leggo i nomi di questi autori, hanno pubblicato storie interessanti?
Roberto Moscato altri non è che
RoM, utente di lunga data del Forum che sceneggia per Topolino dal 2014.
E personalmente tra le storie da lui scritte che ricordo con più piacere annovero senza dubbio
Zio Paperone e l'inspiegabile sonno e le due, tra le più recenti della sua produzione, con il bis-cugino di Pippo,
Posidippo.
Giulia La Torre invece ha esordito due anni fa e, nonostante le poche storie da lei disegnate che si sono viste finora, la reputo una autrice veramente in gamba e dotata di un tratto che mi piace molto, espressivo e aggraziato.
Per quanto riguarda la storia breve di Pippo dei due autori sopra citati devo dire che mi è piaciuta, mi ha fatto sorridere (molto azzeccato, tra l'altro, il nome del mago creatore di ombre - Mister
Siluetti ) e l'ho trovata in linea con il personaggio di Pippo, sbarazzina e guizzante come il suo protagonista.
In secondo luogo, prima di parlare delle altre storie che compongono l'albo, voglio fare i complimenti a Davide/Gladstone per i due ottimi articoli che ha redatto, interessanti, esaustivi e piacevolissimi da leggere.
Mi ha fatto molto piacere trovare quelle due paginette sui risultati dell'ultima (in ordine di tempo) edizione del TopoOscar e poi ho trovato sinceramente bellissimo il redazionale su Rodolfo Cimino, giustamente ricordato in questo numero visto che domani ricorre il decennale della scomparsa di questo Grande Artista.
Nell'articolo a lui dedicato ho trovato veramente tutto, dai tipici
topoi ciminiani (il saggio canuto, le popolazioni bizzarre, le spedizioni esotiche accompagnate dai mezzi più strani e bislacchi...), al linguaggio variegato e mai ripetitivo con cui infarciva le sue storie, dai personaggi che ha creato e con i quali ha contribuito ad ampliare il cast paperopolese alle vicende che hanno fatto sognare i lettori del Topo e che più lo hanno reso, ai loro occhi, indimenticabile (su tutte il ciclo di Reginella e i Racconti attorno al fuoco...) passando poi per alcuni tra i suoi "marchi di fabbrica" più noti, vale a dire le sue tavole disegnate sotto forma di "storyboard" e le quadruple iniziali che immergono sin da subito il lettore nelle atmosfere e nelle ambientazioni di quanto leggerà di lì a poco.
Un redazionale che, oltre ad essere esauriente e ben scritto, ho trovato anche molto "sentito" e partecipato, specie quando si è parlato dell'ultima perla che "Nonno" Rodolfo ha lasciato a noi lettori (
Zio Paperone e il veliero d'argento) e dell'amicizia che lo legava a Giorgio Cavazzano, il Maestro che ha impresso su carta quella stessa, ultima, storia [almeno tra quelle pubblicate] di un Grande del Fumetto.
Bravo, bravo Davide!!!